Cosa vuol dire "interpretare un personaggio?".
Non ho mai trovato una definizione semplice ed univoca che mi soddisfacesse, ma nella specifica attività chiamasta "role-playing" per me si può dire che è un qualcosa composto da due cose: il RISPETTO del personaggio (non considerarlo solo numeri su carta, insomma) e L'ESPRESSIONE del personaggio. Cioè, non basta immaginarsi un bel personaggio nella propria testa. Bisogna anche farlo "vedere" agli altri giocatori, quando lo interpreti.
Come tanti altri, ho creduto anch'io per anni che il "bel role-playing" fosse nell'interpretare il più possibile in character, anche se non sono mai stato un "talebano" che lo imponeva a tutti: però consideravo con un certo compatimento quelli che non ne erano capaci...
Poi, il tempo, l'esperienza con giochi diversi e la lettura di un sacco di osservazioni sull'argomento mi hanno fatto cambiare completamente idea. E ora vedo quella "mania dell'interpretazione in prima persona" come, nel caso migliore, una toppa sgangherata sopra la mancanza di vera partecipazione, e nel caso peggiore, una forma di dominio sociale da parte di alcuni giocatori su altri ("tutto quello cje dici lo dice il tuo personaggio".
Fact: non siamo attori. Parlare in character spesso va contro la chiarezza espositiva. Il gioco con giochi dove la chiarezza è più importante dello sfoggio mi ha fatto vedere come spesso dire "mi volto verso di lui, addolorato, e gli dico di stare a suo posto" è molto meglio che non il provare a "recitarlo" (con l'interlocutore che magari capisce che lo dici da arrabbiato, non da addolorato)
Fact: come antidoto al "giocatore che considera il suo personaggio una somma di numeri", il dire "interpreta il personaggio" fa cagare. Non serve a nulla e anzi peggiora le cose. E se considera invece il suo personaggio come tale.. perchè mai dovrebbe dimostrarlo a te? Se non hai chiaro qualcosa chiedi, ma quello che puoi pretendere è una risposta, non un saggio teatrale...
Fact: se il gruppo arriva ad una CA comune, i problemi di "immedesimazione" spariscono. E nessuno, davvero, fa più caso a chi parla in prima persona e chi no. Sono pippe che ti fai quando ti annoi e stai a giudicare come giocano gli altri.
Fact: la partecipazione emotiva batte la recitazione, ogni singola volta, come intensità e sincerità.
Esempio: un viscido e laido NPC mette la mano sul culo della protagonista, in una taverna malfamata dove gli avventurieri sono in incognito.
Giocatrice A: (guarda con disprezzo il GM, in character) "altolà, messere! Mi ha forse scambiata per una comune servetta da taverna? Io sono la Duchessa Von Rotterbach, e nessun uomo può permettersi di mancarmi di rispetto! Se mi porgerà le sue più deferenti scuse, le risparmierò la vita, in caso contrario sarò costretta a sfidarla e assaggerà il filo della mia spada, Ernoth la Tenebrosa: a lei la scelta!"
Giocatrice B (guardando il GM sbalordita) "ha fatto COSA??? MA IO GLI SPACCO IL CULO!!! Gli volo addosso e gli spezzo tutte le ossa, e poi lo faccio volare fuori dalla finestra a pedate!"
Ecco, io preferisco la reazione B, anche se è più anacronistica e meno "recitata". E' più "vera" :-)
E questa è una cosa generale: più si "recita", meno la giocata e' "vera". C'é' distanza dal personaggio, meno passione nel gioco.
Non voglio quindi discorsi in prima persona? Ovvio che no! Non ho detto che interpretare "bene" è anche "comunicare bene"? Spesso il discorso diretto, in prima persona, è la maniera più chiara e diretta di comunicare. Spesso dire dritto sul naso "fatti da parte o muori" è meglio (più comunicativo...) del dire "lo minaccio di farlo fuori se non mi fa passare", e poi, quando c'è partecipazione, immedesimazione, etc, il discorso diretto ti scappa fuori, ti viene naturale, non dici "lo prende per il bavero" ma "lo prendO per il bavero". Ma si deve fare in ogni momento di gioco quello che ti viene naturale, spontaneo, divertente. Che può ANCHE essere composto da recitazione. Ma anche no. E andare a cercare più "recitazione" di quanta ti viene naturale per adeguarti ad un idea esterna di "come si gioca bene" è solo una distrazione inutile, se non dannosa.
Recita quanto ti piace e non di più. E' ben altro quello che conta, in un gdr.
Su queste cose c'è un vecchio thread, dedicato all"immedesimazione (immersion) che però è utile anche quando si parla di recitazione:
Beating a Dead Horse?