Autore Topic: Sons of Liberty e la Fiction - split da "Giochi per CA Gamista e fiction: nemici inconciliabili?"  (Letto 3167 volte)

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Riprendo da qui

Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite][p]Ok, quello a cui volevo arrivare con le domande che ti ho fatto a inizio topic (a colpi di charitable reading) era proprio: probabilmente hai giocato soltanto a giochi per CA Gamista in cui le regole rinforzano poco l'interazione con la fiction, come Agon, o come determinati modi di giocare a D&D. Cosa che effettivamente, in quei giochi, potrebbe essere considerato un difetto di game design (ed è anche il motivo per cui Harper sta riscrivendo Agon).[/p][p]Direi (se ho capito bene) che è quello che intende Moreno con "IIEE con i denti " (devo ancora leggere i link, ma credo di aver colto il concetto; poi comunque li leggerò ;-)[/p][p]Per "smentirti" (nel senso più buono del termine, cioè per "stupirti":-) ), ti rimando a 1001 Notte, e in parte anche Sons of Liberty (seppure quest'ultimo sul fronte "fiction" non sia perfetto, anche se comunque meglio di Agon).[/p][p]...altri giochi per CA Gamista in cui la fiction ha un ruolo dominante? A parte Sexy Deadly, che DEVO provare :-D[/p]


Perché mi interessa parlare in particolare di SoL

Il problema di SoS con "la fiction" è radicalmente diverso da quello di Agon.

In SoS si giocano carte in scale e set per fare punti. C'è un rapporto biunivoco tra i semi delle carte giocate e le azioni del personaggio: si racconta quello che si gioca e si gioca quello che si racconta. Picche per azioni Non Ortodosse, Cuori per azioni Patriottiche e così via.
Allo stesso modo c'è il passaggio dalla fiction alle meccaniche in senso univoco: posso raccontare che il mio personaggio si pone in una situazione particolare (i.e. Ben Franklin che fa volare un'aquilone) per ottenere uno specifico vantaggio (una mano di 5 carte anziché 4). Se poi il mio avversario riesce a raccontare come annulla tale situazione perderò il mio vantaggio.

In questo senso c'è un continuo ricorso tra fiction e meccaniche, in entrambi i sensi. Non c'è alcun momento in cui le meccaniche si riferiscono a sé stesse, come durante le Battaglie di Agon, in cui la fiction viene, il più delle volte, abbandonata, nonostante l'occasionale sprazzo dovuto alle Abilità Creative.

Il problema di SoL è che i racconti dei vari giocatori partono facilmente per la tangente l'uno rispetto all'altro.
È capitato che un giocatore, quando era compito suo farlo, dichiarasse che si giocava una "missione stealth" per sabotare i piani degli Inglesi, e che questa si riducesse ad un "picchiamo in testa gli inglesi", con tutti che avevano perso del tutto di vista l'obbiettivo stabilito.
Oppure che un giocatore raccontasse di far saltare in aria una fabbrica mentre un altro stava cercando di sgattaiolarci dento... cose così. Racconti perfettamente collegati alle meccaniche, ma non tra di loro. Il collegarli è lasciato alla buona volontà dei giocatori, e non è rinforzato da alcuna meccanica.

Mi dicono che questo è il singolo problema con SoL, comunque.
Faccio un'altra partita poi chiedo consiglio all'autore (per inciso... Josh Robyn frequenta Story Games o sbaglio?)
« Ultima modifica: 2010-02-17 14:13:14 da Aetius »
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Il problema di SoL è che i racconti dei vari giocatori partono facilmente per la tangente l'uno rispetto all'altro.
È capitato che un giocatore, quando era compito suo farlo, dichiarasse che si giocava una "missione stealth" per sabotare i piani degli Inglesi, e che questa si riducesse ad un "picchiamo in testa gli inglesi", con tutti che avevano perso del tutto di vista l'obbiettivo stabilito.
Oppure che un giocatore raccontasse di far saltare in aria una fabbrica mentre un altro stava cercando di sgattaiolarci dento... cose così. Racconti perfettamente collegati alle meccaniche, ma non tra di loro. Il collegarli è lasciato alla buona volontà dei giocatori, e non è rinforzato da alcuna meccanica.[/p][p]Mi dicono che questo è il singolo problema con SoL, comunque.
Faccio un'altra partita poi chiedo consiglio all'autore (per inciso... Josh Robyn frequenta Story Games o sbaglio?)[/p]

Esatto. Il "problema di fiction" a cui accennavo io, è che le azioni dei singoli personaggi tendono ad andare un po' "ognuno per se"; non nel senso di "wave play" (cioè non come in NCaS o in TQB, dove ogni personaggio tende ad avere il proprio filo narrativo), ma proprio nel senso che, pur essendo che gli eroi sono in gruppo e tutti cercano di perseguire lo stesso obiettivo (quindi, pur essendoci un unico filo narrativo per tutti i personaggi)... Può finire che ognuno va per conto proprio. Come una partita di calcio in cui ogni giocatore di una certa squadra fa come se fosse da solo, senza nemmeno guardare i propri compagni.

Probabilmente non mi sto spiegando bene... In effetti sono stato un po' confuso... Riproviamo:

c'è un obiettivo. Un giocatore fa il Tory (lui tiene i cattivi) ed è "quello che rema contro", ed ha anche un suo obiettivo. Tutti gli altri fanno i Patrioti, e hanno un loro obiettivo da raggiungere.
Solo che le meccaniche sono fatte in modo che ogni Patriota può tranquillamente "fregarsene" di quello che stanno facendo i suoi compagni (mentre ci sono meccaniche che spingono i Patrioti a NON fregarsene di quello che sta facendo il Tory nella fiction -> cioè prendere le carte giocate dal Tory, ribaltandogli contro le sue stesse azioni).

Interessa anche a me sapere "dove abita" in Internet Josh Roby, così ne parliamo meglio in pubblico.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Un'idea che mi era venuta potrebbe servire...

La maggior parte dei giochi di carte, ho visto, che si fa su set e scale degli altri giocatori.
Potrebbe bastare che ciascun giocatore si tenga davanti a sé i propri set e scale, e chiunque ci giochi sopra sarà obbligato a raccontare come le proprie azioni vanno ad aiutare il proprietario della scala...

Comunque sono ancora pippe mentali. Prima di ragionarci sul serio o chiedere consiglio a Roby ci gioco un altro po'.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Lavinia

  • Visitatore
Non è malvagia, però si rischia di avere problemi logistici... Se ad esempio nel primo giro (supponendo si usi il giro regolato) due giocatori mettono giù delle carte e come effetto si ritrovano ad essere divisi fisicamente, potrebbe diventare difficile riuscire e narrare l'aiuto in certi casi, risultando in svantaggio  per i patrioti.

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Ti sbagli.
Presupponi che si possa narrare soltanto mettendo giù carte. Puoi però fare azioni "di colore" semplicemente descrivendole. Nel caso che dici tu Hamilton potrebbe tranquillamente dire che smette di duellare col Capitano Stuart e corre in aiuto di Washington, impegnato in un braccio di ferro (eheheh) con Gauge e poi giocare la sua carta in aggiunta al tris di Washington.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Francesco Berni

  • Membro
  • ma chiamatemi Fra
    • Mostra profilo
si mi trovo daccordo ezio mi sembra una buona idea, ma il fatto è forse che noi siamo un pò troppo cazzoni(io in primis se mi dai un artigiano/inventore o qualsiasi tecnocosa in mano io mi metto a fare i peggio viaggi), probabilmente dobbiamo concentrarci un pò di più sulle premesse degli obbiettivi che vanno a farsi benedire spesso(o almeno l'altra volta è successo così).
Nearby Gamersfan mail 34

Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Un'idea che mi era venuta potrebbe servire...[/p][p]La maggior parte dei giochi di carte, ho visto, che si fa su set e scale degli altri giocatori.
Potrebbe bastare che ciascun giocatore si tenga davanti a sé i propri set e scale, e chiunque ci giochi sopra sarà obbligato a raccontare come le proprie azioni vanno ad aiutare il proprietario della scala...[/p][p]Comunque sono ancora pippe mentali. Prima di ragionarci sul serio o chiedere consiglio a Roby ci gioco un altro po'.[/p]

Sai che pensavo la STESSA IDENTICA cosa? Cosa che in realtà non mi stupisce troppo...
A dire il vero però mi stupisce che non sia già così. Sicuro che non ci siamo persi un pezzo del manuale?

E sugli obiettivi: sì Fra, hai ragione, e d'ora in poi sarò fiscalissimo su questo. Ogni azione deve poter rispondere alla domanda "Come questa cosa che sto facendo ci porta più vicini alla riuscita dell'obiettivo?", similmente al modo in cui CnV lega i rilanci alle poste.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Rafu

  • Membro
  • Raffaele Manzo - clicca le icone per e-mail o blog
    • Mostra profilo
    • Orgasmo Cerebrale
Confermo che Josh Roby frequenta Story Games.

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite]Sicuro che non ci siamo persi un pezzo del manuale?


Sicuro al 99%, ovviamente ad andare a giovedì prossimo ricontrollo tutto.

Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite]Confermo che Josh Roby frequenta Story Games.


Ottimo!
Twitterare queste cose diventa lunga, e scocciarlo sempre via mail mi rompe ^^
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Tags: