"in assoluto" chiaramente non si può dire... ogni volta che si tratta di CA si sta parlando di "cosa sta facendo il gruppo X al tavolo".
Parlando per esperienza, anche quando giocavo a OD&D (prima di conoscere tutto il resto), io trovavo... "povero"... quel gioco con l'approccio da video-game-su-carta, dove ti interessa solo tirare i dadi, fare più alto possibile, "uccidere tutti" e tirare su tutti i tesori.
All'epoca, per me "non era gdr". Era... boh... skirmish con una miniatura sola.
Questo tipo di gioco è diventato poi "d'uso" nei tornei e ha raggiunto l'apice con la 3.5. A me personalmente, di sapere quanti dadi di danno facevo con la mossa del talento A, a seguito del talento B, dopo che il nemico aveva usato la skill C, non me ne fregava una ceppa di niente.
Mi interessava che l'esercito di Fistandantilus aveva brasato il mio villaggio nella palude, mi interessava che "se l'ordine di Solamnia era tornato in guerra, allora c'era un motivo", mi interessava che "sono un Drow fuggito dall'Underdark e devo guardarmi le spalle due volte", mi interessava la storia.
Ok, poi c'erano quelle regole lì, e pace. Ma io sceglievo l'equipaggiamento in base alle figure, non ai dadi.
Ora, in alcune situazioni, ancora oggi vedo tavoli di giochi Gamisti, approcciare il gioco in modo prettamente meccanico; con quelle scelte da "faccio il nano perché così ho +4 in forza", senza poi andare a "giocare" il nano, gamista o non gamista; ho visto Barbari Berserker fermarsi e calcolare la traiettoria migliore possibile per colpire il drago nell'occhio con una catapulta... cioè... sei un "barbaro" + "berserker"... dovresti prendere la catapulta in mano e usarla come mazza contro la zampa del drago... allora ha senso tutto il discorso del non sentire dolore, del combattere fino alla morte, perché sei uno che si deve fiondare di testa nelle situazioni più sfavorevoli e più suicide.
Vedendo però che giocate gamiste "di fiction" non ce ne sono, sono giunto alla conclusione che sono io a essere poco gamista.
Mi ricordo ancora la faccia attonita del master del torneo nel quale stavo usando un halfling ladro... quando ci ha messo di fronte l'Orco, io gli ho detto "scappo nella tana del tasso". Secondo lui era fuori dal mondo, mi fa "ma non attacchi?"... eh, no.... sai... sono un ladro di città, abituato a vittime che si spostano a velocità da post-infartuato e di specialità borseggio... mi hai messo davanti una cosa bavosa e inferocita che è alto sei volte me... io avrei paura...
Per lui era inconcepibile.