Autore Topic: Narratologia  (Letto 4570 volte)

Mattia Bulgarelli

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Narratologia
« Risposta #15 il: 2010-02-14 11:18:35 »
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[cite]Autore: Ashrat[/cite]Poi, certo, ci sono meccanismi che sono inevitabilmente presenti in ogni buona storia, ma la padronanza del mezzo di cui parla Korin deriva più da una lunga familiarità con la struttura delle buone storie che da uno schemino con la ricetta su cosa inserire in ogni determinato momento.

Rispondo a te ed anche ad un whisper ricevuto.

Domenico/Ashrat, hai colto il senso del mio discorso. Conoscere le strutture non vuol dire essere SEMPRE 100% coscienti del loro uso, né intendevo l'uso "con lo stampino". Per quanto, di stampini nell'arte commerciale ce ne sono, e oh quanto vengono usati: editor che dicono al romanziere in che capitolo ci va la scena di sesso, nel film d'azione i primi botti avvengono ad un'ora dall'inizio del film, caro disegnatore fammi le facce meno manga per questo fumetto, ecc. ecc.
Manzoni ci ha pensato mille volte se la Monaca di Monza "ci stesse bene", Dante ha inserito intenzionalmente una quantità di riferimenti e Easter Eggs della Commedia, e il Partenone ha delle proporzioni misurate per filo e per segno... Le opere "fatte bene" (al di là della mia avversione personalissima per il Manzoni) non escono mai per caso. Che poi A POSTERIORI altri studiosi abbiano rielaborato quelle regole con altri metri ed altri termini, anche secoli dopo, è un altro discorso (cioè, non quello che volevo fare ^_- ).

Più chiaro o ho incasinato ancora di più? ?___?
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Matteo Suppo

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« Risposta #16 il: 2010-02-14 11:23:21 »
In sintesi, le regole ci sono e vengono usate, ma non bastano?
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Marco Costantini

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« Risposta #17 il: 2010-02-14 18:10:49 »
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]In sintesi, le regole ci sono e vengono usate, ma non bastano?


La mia sintesi è questa: ci sonomodelli semiotici che nel loro essere "modelli" rendono possibile analizzare prodotti culturali diversi.
Ma nell'analisi di semiotica testuale c'è un'altra parte, un po' guascona, che dice più o meno "i modelli ci sono, ma serve anche l'intelligenza e la creatività per applicarli".
Questo è un discorso di necessità: sia i mezzi che le forme con cui i messaggi sono veicolati non solo sono diversissimi tra l'oro, ma proprio nell'ambito della produzione culturale tendono a cambiare e ad evolvere ad una velocità impressionante (per dire: mi viene in mente che la propria pagina di facebook potrebbe essere un prodotto a se stante, da analizzare di per se stesso e non come semplice "pagina internet"). Questo rende necessaria una certa "elasticità" ed una certa capacità (anche creativa) nell'adattare i modelli.
Modelli che, però, esistono.
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Fabio Trebbi

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« Risposta #18 il: 2010-02-27 14:07:56 »
Voi cosa ne pensate? C'è qualche esperto o appassionato di narratologia nel forum?

Io studio sceneggiatura per passione.

Propp l'ho letto, Greimas non lo conosco in modo molto superficiale; in compenso conosco motli altri autori come per esempio John Truby, Dara Marks, Robert McKee (IMHO eccezionale), giusto per fare alcuni nomi.

Ultimanete mi sto interessando alle "36 situazioni narrative" di Polti ed a breve acquisterò qualcosa in merito.

Se ti va possiamo scambiarci qualche mail a riguardo, oppure proseguire su questo thread (chiaramente tempo permettendo)

Byez

P.Jeffries

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« Risposta #19 il: 2010-02-27 14:10:49 »
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[cite]Autore: Fabio Trebbi[/cite]Se ti va possiamo scambiarci qualche mail a riguardo, oppure proseguire su questo thread (chiaramente tempo permettendo)

Volentieri. Com'è evidente, l'argomento mi interessa molto; al momento sto setacciando la biblioteca del mio paese cercando libri sull'argomento... sono profano ma molto interessato
« Ultima modifica: 2010-02-27 14:11:19 da P.Jeffries »

Fabio Trebbi

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« Risposta #20 il: 2010-02-27 14:16:37 »
Citazione
[cite]Autore: P.Jeffries[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Fabio Trebbi[/cite][p]Se ti va possiamo scambiarci qualche mail a riguardo, oppure proseguire su questo thread (chiaramente tempo permettendo)[/p]
[p]Volentieri. Com'è evidente, l'argomento mi interessa molto; al momento sto setacciando la biblioteca del mio paese cercando libri sull'argomento... sono profano ma molto interessato[/p]


Ti consiglio i libri della Dino Audino Editore

rgrassi

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« Risposta #21 il: 2010-02-27 16:23:48 »
Ritengo che siano concetti che chi si vuole accostare alla teoria del gioco di ruolo debba padroneggiare.
Il problema dell'applicabilità di queste concetti al gdr sta nel fatto che le premise sono praticamente sempre multiple ed il problema non sarebbe fare in modo che ognuna si sviluppi secondo i canoni ma che tutte le premise riescano ad intersecarsi in qualcosa di interessante.
Rob
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

P.Jeffries

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« Risposta #22 il: 2010-02-27 16:52:12 »
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[cite]Autore: Fabio Trebbi[/cite]
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[cite]Autore: P.Jeffries[/cite]
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[cite]Autore: Fabio Trebbi[/cite][p]Se ti va possiamo scambiarci qualche mail a riguardo, oppure proseguire su questo thread (chiaramente tempo permettendo)[/p]
[p]Volentieri. Com'è evidente, l'argomento mi interessa molto; al momento sto setacciando la biblioteca del mio paese cercando libri sull'argomento... sono profano ma molto interessato[/p]
[p]Ti consiglio i libri della Dino Audino Editore[/p]

Ho trovato questi dai titoli interessanti:
[ulist]
  • Archetipi mitici e generi cinematografici
  • Chris Marker / a cura di Bernard Eisenschitz
  • Detective thriller e noir : teoria e tecnica della narrazione
  • [/ulist]
« Ultima modifica: 2010-02-27 16:52:51 da P.Jeffries »

Moreno Roncucci

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« Risposta #23 il: 2010-02-27 17:33:22 »
..
« Ultima modifica: 2010-02-27 17:33:58 da Moreno Roncucci »
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Fabio Trebbi

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« Risposta #24 il: 2010-02-27 21:00:45 »
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[cite]Autore: khana[/cite][p]
"Elar,Racconti di ruoloin un mondo steam-fantasy"[/p]


Questo progetto mi sembra sembra molto interessante......ma esattamente di cosa si tratta?

Fabio Trebbi

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« Risposta #25 il: 2010-02-27 21:08:09 »
@ P. Jeffries

Uhm...ti consiglierei per iniziare il Bandirali - Terrone "Il Sistema Sceneggiatura" della Lindau Editore

Io lo trovo ottimo; poi partendo da lì potrai sviluppare i diversi percorsi che ti propone.

Cyaz

Narratologia
« Risposta #26 il: 2010-02-27 21:12:04 »
Citazione
[cite]Autore: Fabio Trebbi[/cite]
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite][p]"Elar,Racconti di ruoloin un mondo steam-fantasy"[/p]
[p]Questo progetto mi sembra sembra molto interessante......ma esattamente di cosa si tratta?[/p]

Si tratta di questo
http://coyotepress.blogspot.com/2009/10/lucca-2009-elar-preview-del-manuale.html
Puoi trovare i link nel thread di raccolta fatto da Moreno http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1646&page=1#Item_7

Citazione

Elar di Davide "Khana" Losito
http://nuke.goblins.net/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=379812#379812 (link esterno) (il link è all'inizio della parte interessante del thread)
http://www.gdrplayers.it/elar-nuovo-gdr-steam-fantasy/ (link esterno)
http://www.dndworld.it/_dndworld/index.php?option=com_smf&Itemid=37&topic=3329.0 (link esterno)
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

P.Jeffries

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« Risposta #27 il: 2010-03-04 23:05:06 »
Il viaggio dell'Eroe, Chris Vogler (Dino Audino Editore)
In questo libro Chris Vogler espone le sue applicazioni, soprattutto per il cinema, delle teorie di Joseph Campbell sulla struttura comune delle storie a partire dei miti. Praticamente, il libro è "L'eroe dai mille volti" di Campbell centrato sulle sceneggiature dei film (non mancano riferimenti però anche ai libri e alla mitologia greca).
Il libro lo si può dividere in due parti:
[ulist]
  • la prima parla degli archetipi principali dei personaggi in una storia:
  • la seconda, più ampia, delle dodici fasi del viaggio dell'eroe.
  • [/ulist]
    Gli archetipi principali in una storia:
    [ulist]
  • eroe
  • mentore
  • guardiano della soglia
  • messaggero
  • mutaforme
  • ombra
  • imbroglione
  • [/ulist]
    Le fasi della storia
    [ulist]
  • il mondo ordinario
  • il richiamo all'avventura
  • il rifiuto del richiamo
  • l'incontro con il mentore
  • varcare la prima soglia
  • prove, alleati e nemici
  • avvicinamento alla caverna più recondita
  • la prova centrale
  • la ricompensa
  • la via del ritorno
  • la resurrezione
  • il ritorno con l'elisir
  • [/ulist]
    Tutte queste fasi sono ampiamente commentate con le varie possibili narrative per svilupparle in modo originale. Percorso parallelo, nell'ultimo capitolo, il viaggio dello scrittore. Molti qui staranno già pensando al viaggio del railroader... ma cosa possiamo dire del viaggio dei nostri eroi?
    Questo è un buon libro, ve lo consiglio. Il viaggio dell'eroe e le varie possibilità di sviluppare ogni sua tappa possono venire utili - tra le tante - per creare un personaggio veramente interessante, per creare bang,...
« Ultima modifica: 2010-03-04 23:06:31 da P.Jeffries »

Niccolò

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« Risposta #28 il: 2010-03-05 00:11:05 »
sono abbastanza contento perchè una mia relativamente innocua provocazione, dopo i primi mezzi litigi, sta producendo discorsi utili. that's the way!

Fabio Trebbi

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« Risposta #29 il: 2010-03-05 13:56:04 »
Come ho avuto modo di dire in un altro post, Vogler è per molti versi una pietra miliare ma il suo lavoro va inserito in un contesto più ampio.

L'idea di base del lavoro di Vogler (e prima ancora di Campbell, che ricordo essere uno psicologo Junghiano - vedi tutto il discorso sugli archetipi - che studiò un numero esagerato di miti provenienti da tutto il mondo) verte sulla possibilità di identificare quelle strutture e quegli elementi che ricorrono in una storia "che funziona".

Va detto che indagini simili si possono ritrovare in altri lavori appartenenti ad ambiti differenti; per esempio "le 36 situazioni di Polti" (teoria del teatro), oppure i "mitemi" di Levi-Strauss o la "morfologia della fiaba" di Propp (c.d. strutturalsimo).

In ogni caso, Campbell (e quindi Vogler in seconda battuta) identifica quello che viene definito "il monomito"; cioè una struttura di storia universalmente valida (per lo meno in astratto).

Se la cosa interessa potrei aggiungere altre conclusioni derivate da studi fati su altri testi.

Byez

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