Partita a Sporchi Segreti di un paio di giorni fa.
L'investigatore è un commerciante al quale la ragazza ha chiesto di aiutare una sua amica, sospettata di aver rubato in casa di una ricca famiglia. La sospettata è fuggita e ricercata dalla polizia, quando l'Investigatore va a controllare in casa della fuggiasca la trova completamente sfasciata, evidenti segni di colluttazione, e i genitori di lei morti (solo la madre in realtà, il padre è in fin di vita e comatoso). Poco dopo 4 tizi armati di mazze lo sorprendono in casa e decidono di dargli una lezione...
CONFLITTO
lui vuole scappare, i tizi vogliono bloccarlo.
Il conflitto funziona abbastanza bene, non ci sono problemi, distribuire la violenza alla fine è stato abbastanza semplice.
qualche scena dopo l'investigatore va a casa della ricca signora derubata, in quanto ha scoperto che alcune attività della vittima coprono dei traffici di droga, nella quale rischia di essere implicata anche la sua ragazza.
L'investigatore vorrebbe che la signora confessasse, mentre lei vuole che si allontani... domanda... è un conflitto accettabile?
Il conflitto è andato avanti per un pò e quando è terminato ci siamo trovati a dover distribuire due livelli di violenza...e ci sentivamo in qualche modo forzati. Alla fine l'Investigatore (vittorioso) ha stabilito che la donna, offesa da qualche domanda scomoda alla quale non ha saputo rispondere, ha colpito l'investigatore, che nel tentativo di allontanarla l'ha fatta inciampare battendo violentemente la testa sul tavolo...
a me personalmente la cosa è sembrata strana e fiacca...al tavolo c'è stata un pò d'interdizione, ma abbiamo proseguito ripromettendoci di chiedere delucidazioni.
Altre domande:
uno dei due crimini (racconto breve) deve essere un omicidio. Questo significa che bisognerà far capitare in fiction un evento illegale (morte di qualcuno) e dichiarlo omicidio, nel caso questo non sia uscito casualmente come crimine iniziale? (noi abbiamo fatto così).
al termine del conflitto i livelli di violenza possono essere dati ad un personaggio presente nella scena...anche se non partecipante al conflitto... immagino in un inseguimento un passante che viene accidentalmente investito. O un proiettile volante in una sparatoria...giusto?
Durante il colloquio tra la ricca signora e l'investigatore eravamo nel dubbio su come distribuire la violenza ed una prima proposta (al limite dell'ilarità) è stata "una cassetta di attrezzi cade in testa ad uno dei tecnici che sta riparando l'antifurto" (erano stati precedentemente descritti durante il framing della scena). Io personalmente ho obiettato, sostenendo che era poco interessante, poiché non scaturito direttamente dal conflitto, ma come evento casuale in se......ho detto bene? O davvero la violenza può essere distribuita in modo così libero?
Grazie in anticipo.