Autore Topic: Associazionismo in Italia (splittato da Richiesta di aiuto! come spiegare certi argomenti)  (Letto 10051 volte)

Matteo Suppo

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E poi cosa facciamo? ò_O Il senso di una associazione locale è di poter giocare senza farsi 200 km
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Emanuele Borio

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Montiamo portali extradimensionali che collegano tutte le località in cui c'è un'associazione no?

Ma dove vivi dico io...
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Ezio

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Esistono realtà in cui i giocatori ci sono ma non c'è la forza per sfondare un'apparente "muro di gomma" amministrativo o Reggio è l'unica realtà del genere?
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Emanuele Borio

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Oh, fidati che è una realtà nazionale Ò_Ò

Quando provammo a fondare un club di gioco di ruolo ad Alba non ti dico i casini.
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Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Ragazzi, probabilmente sto allucinando, ma... tutti i posti dove non è presente associazionismo non potrebbero unire le forze? Una sorta di associazione pan-comunale, una rete che si supporta a vicenda...[/p][p]Delirio?[/p]

Una cosa tipo la Tana dei Goblin, con tutti i vari distaccamenti locali?

Ezio

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Citazione
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Quando provammo a fondare un club di gioco di ruolo ad Alba non ti dico i casini.


Ecco, anche a Reggio.
E avere dietro una rete di associazioni già create che si estende sul territorio nazionale... non aumenterebbe la tua forza contrattuale? Non ti aiuterebbe?
"Guarda, assessore alle politiche giovanili X, noi non siamo (soltanto) un gruppo di sfigati. Ci sono gruppi come quello che vorremmo fondare a Milano, Genova, Alba e Assisi, e ci fornirebbero il know-how, i contatti e l'aiuto per creare iniziative varie. La maggior parte del lavoro burocratico è già stato sbrigato"
Non è meglio?

Presente come funziona lo scautismo o camomilla camarilla italia? Vari capitoli locali e semi-indipendenti di un'unica associazione nazionale.

Anche se mi sa che, adesso, sto veramente sognando.

EDIT

Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]Una cosa tipo la Tana dei Goblin, con tutti i vari distaccamenti locali?


Non ho idea di come funzioni la tana dei goblin ma... si. Così.
« Ultima modifica: 2010-02-11 14:15:17 da Aetius »
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Nemmeno io, era giusto per avere un riferimento. Camarilla Italia (che pure non conosco) sarebbe stato altrettanto utile.

A parte questo, l'idea sembra buona; è sicuramente più facile fondare un gruppo locale associato ad uno nazionale già strutturato, piuttosto che creare il tutto da zero, sia in termini di "pubblicità" che di forza contrattuale che, ovviamente, di strutture organizzative e "know-how".

Ezio

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Esatto, Matteo, ci siamo capiti perfettamente.

Hmmm... ragazzi, così, visto che già sto delirando... secondo voi una cosa del genere... sarebbe teoricamente fattibile?
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ne sono già state fatte in passato e sono tutte esplose. io intento non riesco a mettere d'accordo tre associazioni vicine per sincronizzare gli eventi e partecipare a turno a quelle delle altre. il livello di celolunghismo in queste cose è allucinante.
E ora dirò una cosa assolutamente impopolare: la scarsa voglia di collaborazione è stata dimostrata anche da alcuni membri di questa comunità quando si è trattato di miniconvention che capitavano lo stesso fine settimana.

edit: oggi mi son trovato a discutere animatamente con il sindaco del comune che ci ospita e ho il dente piuttosto avvelenato sull'argomento associazionismo.
« Ultima modifica: 2010-02-11 14:36:26 da vertigo »

Ezio

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Capisco.
La community indie potrebbe essere diversa?
Creando una cosa che faccia questo già da subito, piuttosto che fondere realtà consolidate, potrebbe essere diverso?
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TartaRosso

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Un suggerimento.
I circoli arci in ampie parti del paese (diciamo centro-nord....non so quanto siano attivi al sud) sono diventati ricettacoli di giovani fascisti tamarri che vanno lì a sbronzarsi e vecchietti che giocano a briscola.
Ma incredibilmente a volte sono ancora utili.
Ebbene perchè non associarsi ad un circolo arci? Sicuramente esiste la sezione dell'arci che si occupa di giochi da tavolo. Sfruttare la struttura dei burocratica dell'arci (per qunto non sana come ai tempi del centralismo democratico) sarebbe un grosso vantaggio.

Se invece avete la sfortuna ( :) ) d frequentare l'associazionismo cattolico bè c'è l'acli che fa le stesse cose.

O perchè non provare a sfruttare la stessa TdG se proprio vi fanno schifo le associazioni con un qualche orientamento?

Insomma prima di inventare la ruota guardate fuori se hanno inventato il motore a reazione e sfruttatelo.

Non dico che sia ultra semplice facendo così però più semplice sì.

Poi potremmo sempre dire: "Ma io faccio così da anni senza nessuna associazione e senza aver mai codificato nulla. Non vedo proprio a che serva una cosa del genere".

Poi sostituite nella frase "associazione" con "manuale di gdr" e capirete cosa voglio dire :)
Simone Lombardo

Ezio

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Tutte cose belle quelle che dici, Tarta, ma...

A) Circoli Arci? Quello che abbiamo a reggio è un circolo arci. Una stanza sopra una bocciofila, appunto. E poi vedi sotto.
B) Acli? Sono allergico e non credo che una qualunque posizione politica possa favorire.+
C)Se apri un capitolo della TdG apri un posto in cui giocare a boardgame e in cui il gioco indie è visto come il fumo negli occhi :-/

Già che siamo sul delirio vediamo quanto sarebbe possibile creare qualcosa di ritagliato appositamente sulle esigenze di questa community ;-)
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Citazione
[cite]Autore: TartaRosso[/cite]Ebbene perchè non associarsi ad un circolo arci?

perchè è politicizzato

sempre a proposito di reti a settembre ricordo di aver invitato il forum a un meeting di associazioni ludiche con l'intenzione di mettere le varie realtà in contatto e a sistema.
il post è qui http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1376
con tutte le sue ben otto risposte ^^

TartaRosso

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Guardate questa è una cosa che progetto di fare anche io da un pò.
Non l'ho fatta per i miei soliti cronici rpoblemi di salute.

Conosco i problemi che ci sono.

Anche se politicizzato non mi piace come espressione. Per il semplice fatto che vuol dire tutto e niente. Mi sa tanto di demagogico.
Non è rivolto a te Vertigo. L'avrai sicuramente usato con il senso che gli dai te. Ma è una parola simile a "interpretazione" e "buon senso" nel gdr.

Allora elncherò alcuni problemi che conosco per esperienza diretta e che per qulacuno potrebbero ricadere sotto la definizione di "politicizzato" così parliamo di cose concrete con un bel actual play :) .

Di solito

- Chi gestisce i circoli arci (ma anche acli e altro...parlo di quello che conosco) che conosco ha una mentalità chiusa. I fattori per cui è così spesso sono che sono persone di una certa età che hanno sempre fatto in una certa maniera. Se sono giovani le cose raramente vanno meglio perchè la selezione interna avviene ovviamente per cooptazione.
- Anche facendo parte di un circolo arci avere a che fare con certi amministratori locali è una tortura.
- Le persone che gestiscono il circolo non solo tendono ad essere chuse sulle innovazioni ma anche a far partecipare gente nuova. Bene se ti iscrivi. Ma poi fai il bravo.

In verità a questo ci sono lodevolissime eccezioni. Che portano avanti lodevolissime attività culturali, ludiche, sportive, sociali e ovviamente anche politiche.

Però detto questo i vantaggi ci sono. O almeno ci possono essere.

Certo ci si deve sbattere parecchio e dipende dalle persone. Però la struttura burocratica dietro aiuta. A volte va un pò pungolata. Ma poi funziona. Avrei racconti esilaranti a tal proposito.

Uno è il seguente. Non è riferito al circolo arci ma ad un'altra associazione simile presente u tutto il territorio nazionale.
Dovevamo mandare una lettera agli iscritti. Solo che doveva essere conforme a livello nazionale. Ci chiedono di scirverla. Ovviamente era piuttosto cpomplicato capire come scrivere un quaclosa conforme a direttive che non avevamo. Allora telefono alla sede provinciale dell'associazione. Gli chiedo informazioni e cominciano a darmele (cerle prima via mail no vero?). Dopo un pò gli dico. Scusate ma voi avete un fac simile? La risposta è stata: ovviamente che ce l'abbiamo!
A quel punto illustro alla signora il mio concetto rivoluzionario. Perchè non la mandate via maila tutti i circoli?
Dopo 5 minuti tutti i circoli avevano il fac simile in cui si capiva anche cosa poteva essere modificato e cosa no. E non è che io sia un genio ovviamente........
« Ultima modifica: 2010-02-11 16:00:42 da TartaRosso »
Simone Lombardo

Matteo Suppo

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In fattori organizzativi fondare una associazione non è che sia quella gran difficoltà. Io l'ho fatto a 16 anni. Basta scrivere lo statuto e mandarlo al comune per pubblicità.

Certo, magari è meglio essere in 4 o 5, invece che 2 come avevamo fatto noi, ma comunque avevamo raggiunto risultati interessanti (e finanziamenti dal comune a fondo perduto) nonostante il numero scarso. Era una associazione cultural-sportiva.

Ora le cose sono un po' differenti: c'è da tenere un bilancio per esempio. Ma nulla di assurdamente complicato, almeno per quanto riguarda la realtà locale.

Certo, se si vuole essere una associazione "riconosciuta" occorre pagare il notaio. Ma è qualcosa che si può ottenere anche in seguito.

Insomma, se vogliamo fare una associazione, chessò Gentechegioca, dobbiamo solo scrivere lo statuto e far iscrivere la gente.
« Ultima modifica: 2010-02-11 15:47:48 da triex »
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

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