Parlavo di giochi di ruolo con un mio amico.
A un certo punto mi fa "Ma perchè non rifacciamo D&D 3.5?" E rispondo "perchè non ha senso farlo. Inoltre neanche ho voglia".
Va a finire che ci impelaghiamo sulla Teoria del Gioco, e si va a parlare di Regola Zero.
Questo mio amico è stato toccato solo per poche settimane da D&D. Sono spezzoni di dialogo, quindi potrebbe essere difficile stare dietro al discorso.
"questo sarebbe giusto se cercassi di creare le storie o le scene o quello che vuoi, ma nn lo voglio fare, voglio giocare in un gioco strutturato dove si le nostre scelte personali nn varranno tanto quanto in altri giochi, ma contano le nostre azioni e ogni cosa ha un valore e da un crescita in termini di esperienza livello equipaggiamento
d&d, nn tramonta perchè da delle soddisfazioni che altri giochi nn possono dare.
per quanto mi riguarda io voglio trovarmi come in un oblivion per farti capire, nn importa che le cose sono strutturate perchè è normale che siano cosi in un gioco del genere lo si fa apposta, si gioca a d&d sapendo come è e si gioca perchè piace, quindi in tuo discorso nn poi essere contro d&d perchè è inattaccabile, piace per quello che è, è piace, nn si può dire niente, poi dire che altri giochi hanno altre cosa che d&d nn puo dare, ok, ma è da veder se le preferiamo a quelle che d&d puo dare e gli altri no.
è questo è difficile, una bella campagna di d&d, un bravo master che fa seguire le regole, e usa sta regola 0 quando è ne necessario al gruppo o alla storia, quindi in brevi e sporodici casi, va benissimo ed è apprezzato
e nn è eguagliabile da altro"
Come è possibile che D&D sia in grado di "manipolare" le menti in questo modo?
Ho cercato di dire che se il Master già ha tutto in mente, si perde la concezione di GIOCO perchè tu non puoi vincere nulla, non puoi influire su nulla.
Inutile, niente da fare.
D&D ti rende la "capa de coccio"