Io avevo in mente un concept per il personaggio. Mi sarebbe piaciuto giocare un monaco errante, di una certa età (sulla cinquantina, diciamo), ospite di volta in volta dei vari monasteri sparsi per l'Italia, evidentemenmte in fuga da qualche cosa.
L'idea era che, in passato, peccando forse di "gioventù", avesse scatenato un qualche cosa più grande di sé e, quando questo gli si fosse rivoltato contro, i danni causati lo avessero costretto a fuggire da se stesso, per farsi monaco.
Pensavo a qualche cosa tipo: figlio di un valvassore, ai limiti inferiori della nobiltà, comunque benestante; diventa cavaliere, svolge la classica vita di corte che ci si aspetta da un piccolo nobile (baldoria nell'adolescenza, corteggiamenti nell'età adulta) fino a che si innamora veramente: l'accompagnatrice di una dama.
Dopo non ho ancora chiaro come potrebbe andare, fatto sta che l'accompagnatrice viene fatta allontanare (magari dalla dama gelosa), l'uomo per seguirla perde i suoi privilegi, decadendo dal proprio status di cavaliere, ma riesce comunque a rimanere assieme alla donna.
Nel pieno della passione, però, la donna - per la quale aveva rinunciato a tutto - muore (peste o incidente). Il personaggio si ribella a Dio, appellandosi a qualsiasi entità possa, anche solo per un momento, fargli riabbracciare la propria amata.
Qualche cosa risponde.
L'entità, poi, viene a richiedere il prezzo per il proprio servigio, ma l'uomo riesce a bandirla (o fuggire), evitando di pagarlo. La rabbia del demone si rivolge varso qualcun altro, o magari fa sì che il personaggio sia ricercato per qualche cosa (per stregoneria o magari dal padre stesso, ad esempio).
Pentito del proprio atto contro la divinità (o forse in cuor suo no), e per fuggire dalla realtà, si fa monaco. Sempre in viaggio, sempre in fuga, si sposta per tutta l'Italia, trovando rifugio nei monasteri e, a volte, nella carità di qualche anima gentile.