[cite]Autore: Domon[/cite][p]tutti gli esempi di diction ambientati in italia, o quasi, che abbiamo... FANNO SCHIFO.[/p][p]di contro, quelli ambientati in america sono spesso fighi. it's simple like that.[/p]
Domon: basta voler provare, con la consapevolezza che tu NON fai quella fiction.
Una delle demo migliori che abbia mai fatto in una con fu BESM, Minimod 2001. Per la Cronaca, BESM -- Big Eyes Small Mouth -- era un gdr (parpuziesco) che si proponeva di essere un gdr generico per anime. Idee carine dal punto di vista di creazione del personaggio, meccanica mediocre... anzi, quasi bacata.
Bene, la demo era un "pilot" di una serie di Anime ambientata nella Bologna del 2024 al limite della rivolta, dove l'università è confinata in una gigantesco ghetto/cupola geodesica che sovrasta, visto dai colli, le due torri e dove i mech bianchi e blu dei carabinieri reprimono nel sangue le manifestazioni in Piazza Maggiore.
Poi, col mio vecchio gruppo, feci una campagna di UA sempre ambientata a Bologna, dove i protagonisti erano dei videomaker d'assalto per la fantomatica Telepetronio, e il loro programma -- un notiziario montato un po' come Blob in acido -- era un programma di culto.
Poi, sul perché la fiction in italia è quella che è, vi copincollo questo, che raccoglie i più beceri stereotipi del cinema italico (e anche della fikscion). E' un poco datato, ma gli stereotipi biechi ci sono tutti
-----
IL DOGMA ITALICO
1) sono vietati i carrelli circolari
2) sono vietate rappresentazioni di donne isteriche e di uomini che non vogliono crescere
3) sono vietate le inquadrature di libri, locandine, quadri se non per fini esplicitamente commerciali o per ragioni narrative fondamentali. Il cinema deve far pensare e non suggerire il modo di pensare giusto o, peggio, suggerire un gusto.
4) è vietato l'uso della voce over per più di trenta secondi per ora di pellicola
5) sono vietate le rappresentazioni di minoranze di ogni genere secondo cliché: basta gitani vitali e furbetti e danzerecci , bravi senegalesi sfortunati, gay autoironici, ecc. Queste caratteristiche ci possono essere ma devono essere mixate ad altri tratti che emergono. Altrimenti è razzismo
6) sono vietate sequenze in casolari ristrutturati, specie se con le ante pitturate in celeste
7) sono vietati gli interni dipinti in giallo arancio/giallo/celeste tenue e dipinti in spugnato o consimili

gli esordienti registi, per passare ai lungometraggi, oltre a innovativi corti devono dimostrare di aver girato almeno 3 filmini di matrimonio/battesimo/cresima e di essere stati pagati dalle zie per questo
9) i provini degli attori devono essere eseguiti con accanto un paracarro per la prova di espressività
10) la psicanalisi, se presente, deve essere seria e motivata
11) è vietato il viraggio in seppia (Soderbergh maledetto)
12) sono vietate rappresentazioni di simpatici gaglioffi che negli anni 60/70 volevano cambiare il mondo ma poi sono i traumi, il sesso, le violenze, gli eventi a modificare loro (almeno questo non deve essere il messaggio principale)
13) le attrici non possono indossare gonnelloni lunghi a fiori
14) i trentenni in crisi hanno decine di pessime pellicole sull'argomento in cui ritrovarsi: moratoria di dieci anni su questo tema
15) in un film non possono comparire più di tre canne, non ci possono essere epifanie dovute alla THC. Si può superare questo limite solo se sono presenti altre sostanze stupefacenti.
16) tutti i registi che vogliano cimentarsi in una scena di sesso devono fare un anno di formazione: non ne posso più di gente che non sa girare il sesso, anche quando deve essere squallido la povertà di mezzi non riesce nemmeno a farlo sembrare squallido.
17) le canzoni pop di dieci anni anteriori all’uscita del film devono apparire una sola volta e non devono essere invasive
18) è vietato raccontare la vita degli studenti fuorisede a Bologna
19) a ognuno il suo mestiere: multimedialità non vuol dire che ogni cialtrone può fare qualsiasi cosa. Per scontare Pasolini abbiamo avuto Sepulveda, la Tamaro, Ligabue, Battiato, Paul Auster ecc. Il cinema non è solo un modo di esprimersi, è anche un linguaggio, ed è complesso da utilizzare. Se voglio esprimermi non scrivo liriche in lituano - lingua a me ignota - né organizzo un concerto per chitarra quando so eseguire solo “La canzone del sole” e pure male
20) è vietato il genere "elogio del cazzone" (es. Santa Maradona) - (definizione di A. Pezzotta, per onestà)
21) i personaggi non possono avere rendite petrolifere nascoste. Niente più sottoproletari che abitano in Piazza Navona, niente più traduttori (che vengono pagati un tanto al kilo come le aringhe) che vivono in lussuosi loft, niente disoccupati che hanno case disegnate da architetti di grido.
22) vietata l’apologia del ritorno alla natura. Sono vietate quindi le opposizioni semantiche civiltà cattiva /natura buona, che si manifestino, ad esempio, con "telefonino=cattivo/suono del corno di capra dei Monti Sibillini=buono". Vietati altresì, per le stesse ragioni, i remake di Laguna blu ambientati in Salento
23) vengono istituite delle scuole di dizione e di lingua italiana in sette località del territorio nazionale, lontane dai centri di produzione del cinema. Si propongono: Tarvisio, Cuneo, Gela, Correggio, Empoli, Isernia, Olbia. Gli aspiranti attori dovranno trascorrere in ciascuno di essi un periodo di almeno tre mesi in una sorta di Via Crucis della Crusca
24) i personaggi dei film italiani non possono pretendere di essere più interessanti dei loro spettatori, a meno che non lo dimostrino in modo convincente.
25) i bambini, a meno che non siano diretti da registi tipo De Sica (Vittorio), dovranno essere interpretati da adulti dotati di apposite maschere.
-----------
Per finire, se proprio devo trovare un piccolo, minimo esempio positivo: ALMOST BLUE, dal romanzo di Lucarelli, regia Alex Infascelli. Quasi passabile, imho