Autore Topic: l'Italia e il dibattito sulla teoria forgita  (Letto 10759 volte)

Arioch

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l'Italia e il dibattito sulla teoria forgita
« il: 2010-02-02 13:30:47 »
Da un po' di tempo ho questa questione che mi ronza in testa. Premetto che bazzico qua e la in alcuni forum anglofoni sui gdr, come rpg.net, enworld, storygames e un paio di altri. Ora, a parte qualche discussione sporadica, mi pare che all'estero la teoria forgita in quanto tale non venga tirata fuori più di tanto.
Sì, su rpg.net di tanto in tanto salta fuori qualche poll sul GNS, oppure si vedono individui tipo rpgpundit che partono con le loro crociate. In generale, però, mi pare si parli molto più di giochi, e si facciano molti meno discorsi sul master e compagnia bella. Inoltre, mi sembra che sia molto più diffuso un atteggiamento alla "quei buffi giochi indie", piuttosto che "i giochi partoriti dalle blasfeme teorie anti-GM".

E' solo una mia impressione o qua in Italia si discute sulla teoria molto più che all'estero? E se non è solo una mia impressione, come mai secondo voi?
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Fabio Succi Cimentini

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l'Italia e il dibattito sulla teoria forgita
« Risposta #1 il: 2010-02-02 13:35:50 »
Credo che sia un buona parte per il fatto che rispetto agli USA siamo a 5-6 anni di differita, giusto? Non sono molto esperto dei dibattiti, lurko e basta, ma credo che siamo ancora alle fasi iniziali-medie di un processo.
nel dungeon nessuno può sentirti belare  |  emo gamer, sense of wonder gamer, pucci-un-cazzo gamer, vive la varieté.

Emanuele Borio

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l'Italia e il dibattito sulla teoria forgita
« Risposta #2 il: 2010-02-02 13:36:39 »
Secondo me è perchè siamo ancora agli albori di discussioni che là si fanno già da tempo.
In pratica siamo molto più indietro di loro.

EDIT: crosspost Telempatico ancora una volta.
« Ultima modifica: 2010-02-02 13:37:25 da Meme ò_ò »
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Arioch

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« Risposta #3 il: 2010-02-02 13:44:15 »
Ho pensato anch'io a una cosa del genere, ma ormai anche qui è un po' che se ne parla, la fase di shock culturale dovrebbe essere passata, eppure...
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Emanuele Borio

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« Risposta #4 il: 2010-02-02 13:46:17 »
Noi siamo teste 'De coccio, molto più che loro. Da noi uno shock culturale può durare secoli, e non siamo sempre stati così tolleranti delle nuove idee e così rivoluzionari nei concetti...
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Antonio Caciolli

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l'Italia e il dibattito sulla teoria forgita
« Risposta #5 il: 2010-02-02 13:53:12 »
secondo me un po' manca il metabolizzarsi di certe cose. i discorsi sono nuovi quasi dappertutto e vengono affrontati con poca voglia da molti

inoltre mi pare che la diffusione di giochi diversi dal solito sia ancora agli albori a soprattutto GcG abbia fagocitato quasi tutti quelli che ci giocano

è abbastanza chiaro che se voglio parlare chiedere provare informarmi su tutto ciò che ruota intorno alla comunità NW, indie, forgita devo venire qua

che sia un bene o un male non lo so, ma mi pare che sia un po' questo.

anche su forum dove sono accese le discussioni alla fine si discute poco dei giochi in quanto tali.

anche perché non è ben chiaro se si otterrebbe una grande risposta visto che pochi sono gli AP che hanno riscosso più di un tiepido commento nei forum che non siano questo e anche sul fronte recensioni non mi pare siamo messi meglio

io poi non frequento i forum stranieri e non so i loro numeri


inoltre il panorama dei giochi NW (perdonate ma non so come chiamarli) è molto vasto e solo una parte è stata tradotta in italiano e solo una parte è conosciuta e quindi si riduce anche molto la discussione

ad esempio un gioco che a me piacerebbe conoscere meglio è burning empires ma non penso che lo leggerò mai perché ha troppe pagine e quidni non ne parlerò mai.. boh così per fare un esempio

Ezio

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l'Italia e il dibattito sulla teoria forgita
« Risposta #6 il: 2010-02-02 14:05:46 »
Citazione
[cite]Autore: Antonio[/cite]inoltre mi pare che la diffusione di giochi diversi dal solito sia ancora agli albori a soprattutto GcG abbia fagocitato quasi tutti quelli che ci giocano


Non entro nel merito, ma almeno questa frase mi sento di smentirla.
Una cosa che i "naysayer" locali hanno azzeccato è che esiste una maggioranza silenziosa di giocatori che non è interessata a scrivere sui forum.
Peccato che negli ultimi tempi si stia scoprendo come questa maggioranza silenziosa... non si faccia problemi a giocare giochi indie e moderni, anzi.

A Lucca in particolare era bello vedere l'affollamento intorno allo stand Narrattiva/Janus. Un sacco di facce da forum che bivaccavano, è vero, ma anche un costante afflusso di gente mai vista né conosciuta che veniva, faceva demo, domandava ed era informatissima sulle nuove uscite. Vedevi Claudia partire in quarta per spiegare cos'è Sporchi Segreti ad un ragazzino vestito da manga, che la fermava e si scopriva che conosceva già il gioco, ne era informato ed era curioso di provarlo.

Purtroppo è impossibile provarlo, ma a sentimento inizio a pensare che questa contrapposizione violenta tra giocatori si esprima soprattutto sulla comunità internet, senza avere un riscontro preciso nella realtà non telematica.
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Emanuele Borio

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« Risposta #7 il: 2010-02-02 14:09:26 »
Citazione
Purtroppo è impossibile provarlo, ma a sentimento inizio a pensare che questa contrapposizione violenta tra giocatori si esprima soprattutto sulla comunità internet, senza avere un riscontro preciso nella realtà non telematica.


È possibilissimo provarlo, visto che solo io conosco 11 giocatori di NW, che non hanno interesse per le discussioni online, e ben 4 di questi non vengono dai tradizionali.
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Ezio

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« Risposta #8 il: 2010-02-02 14:14:16 »
Altrettanto, ma sono comunque percezioni locali e parziali, senza un reale valore statistico.
Chiunque potrebbe dirti esattamente la stessa cosa su gente che "si trova benissimo coi tradizionali, ha provato gli indie e non gli sono piaciuti".

Rimangono sensazioni forti, comprovate da quanto vedo in giro, ma solo sensazioni :-/
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« Risposta #9 il: 2010-02-02 14:20:40 »
Io non volevo dire che hanno vinto i NW, anzi. Conosco 11 NWavers, ma una cosa come una trentina di parpuziani, che ti credi? -_-

La cosa che volevo precisare, è che è dimostrabile tranquillamente che ci siano una fraccata di giocatori(molto anche nuovi ai GdR), che giocano a CnV, Sporchi Segreti, Annalise e NCaS ma non sono interessati alle crociate telematiche ecc...
E le battaglie Parpuzio Vs: Resto esistono concretamente solo su internet, anche perchè il GdR esiste come attività di gruppo, e quindi i singoli gruppi se ne fottono bellamente di quello che fanno gli altri.
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l'Italia e il dibattito sulla teoria forgita
« Risposta #10 il: 2010-02-02 14:42:43 »
Citazione
[cite]Autore: Arioch[/cite]E' solo una mia impressione o qua in Italia si discute sulla teoria molto più che all'estero?

Più che di teoria, mi sembra che si discuta molto in teoria. Nel senso che chi pontifica sui giochi spesso è un ex-giocatore che non tocca dadi da anni o, in alternativa, uno che ha letto/provato sì e no due giochi non tradizionali e pretende di conoscerli tutti (con il loro sistema...).
In questo la teoria dei gdr entra molto poco (e del resto, di persone che scrivono sui forum realmente sapendo di che cosa stiano parlando, in questo senso, ad occhio non credo che ce ne siano più di una quindicina).

Ezio

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« Risposta #11 il: 2010-02-02 14:49:39 »
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]Più che[span style=text-decoration: underline;]di[/span]teoria, mi sembra che si discuta molto[span style=text-decoration: underline;]in[/span]teoria


Fanmail.
Per la frase citata in particolare, ma anche per il resto del post.
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Antonio Caciolli

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« Risposta #12 il: 2010-02-02 15:03:17 »
precisazione: quando dico che gcg ha fagocitato quelli che giocano NW sott'intendo ovviamente "fra quelli che vanno su internet".
non ha molto senso parlare di gente che scrive sui forum (come da tema della discussione) se si parla della maggioranza silenziosa che non scrive sui forum

riguardo a quello che dice Ezio su Lucca. boh, lo spero.
io credo che a livello di marketing lo stand di narrattiva-janus fosse molto più accogliente degli altri.
sicuramente è andato bene anche grazie al richiamo di titoli attesi (primo fra tutti polaris) io credo.

detto questo preferisco avere i dati perché altrimenti non se ne esce da un discorso del genere

cmq per la frase citata il mio senso era: in italia si discute poco di giochi perché esiste solo un forum dove la gente chiede e si informa ed è questo. inoltre non ci sono abbastanza gruppi per avere una richiesta così ampia (contando che non tutti postano sui forum)

quoto quello detto da Matteo e anche questa è una grossa problematica. leggendo in giro c'è molta voglia di confutare più che di comprendere

del resto c'è anche molta voglia di insegnare con il verbo della profezia e forse dovremmo ragionarci su

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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« Risposta #13 il: 2010-02-02 15:45:04 »
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]Più che di teoria, mi sembra che si discuta molto in teoria.

fanmail XD
« Ultima modifica: 2010-02-02 15:46:51 da Hasimir »
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Renato Ramonda

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« Risposta #14 il: 2010-02-02 16:01:06 »
E' piuttosto semplice la situazione USA: i forum non specifici (essenzialmente The Forge ed almeno in parte Story Games) sono molto piu' ostili di quelli medi italiani. E in compenso c'e' molto piu' rumore di fondo.

Nessuno parla di teoria su rpg.net perche' rpg.net e' un wretched hive of scum and villany e qualunque discorso serio verrebbe sommerso entro 4 post con centinaia di post offtopic e di flame di persone offese dall'idea stessa della teoria (di solito basandosi su conoscenze vaghe, vecchie e sbagliate... ricorda qualcosa?).

Nessuno parla di teoria su ENWorld... peche' e' il forum di DnD. Di che teoria dovrebbero parlare? (seriamente, non sono ironico, e' proprio visto come un argomento alieno)

Nessuno parla di teoria sul forum del pundit... perche' se no lo bannano: e' il campo giochi di quel babbeo del pundit.

...e cosi' via.

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