Autore Topic: [Recupero] T sta per Tarocchi  (Letto 1539 volte)

Mauro

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[Recupero] T sta per Tarocchi
« il: 2010-01-15 19:55:31 »
T sta per Tarocchi
dove il futuro puoi trovare.
Una meta ricercata
o un pericolo da evitare.

Sei uno Zingaro, e per questo sei sempre stato evitato. Quando andava bene, ti davano del ladro; quando andava male, ti riempivano di botte senza motivo. Di solito, ti ignoravano e non ti permettevano di partecipare ai loro giochi.
Sei uno Zingaro, figlio di Zingari, da parte di madre e di padre. Questo spesso ti isola da chi non è tale, ma in fondo non ti è mai pesato: nel campo hai un posto sicuro, conosci il tuo valore e la loro piccolezza, sai di essere retaggio di un patrimonio culturale che loro non apprezzeranno mai, cui non avranno mai accesso. Tutte le tradizioni, i riti, le piccolezze di cui è impregnata la tua vita ti hanno sempre ripagato di quello che non avevi della loro.
E ci hai sempre creduto, non importa quanto scherno questo ti causasse: tutti nel campo ti hanno sempre detto che è vero, e il campo è dove c'è chi ti vuole bene e ti protegge. Sei cresciuto tra amuleti e filtri, tra sfere e carte, li conosci meglio di quanto loro non conoscano i computer. Il futuro, ne sei certo, è un libro aperto. Basta saperlo leggere.
Poi tua nonna si è ammalata: quante notti hai passato insonne, piangendo al suo capezzale, girando senza meta nel campo, sperando, pregando, pretendendo che guarisse, sapendo che nulla l'avrebbe potuta sostituire.
Poi tua nonna è morta: è stato un dolore che non sai spiegare, è impossibile trovare le parole, descrivere la perdita di chi ti amava e accudiva, istruiva e capiva. Ma, prima di morire, ha voluto chiamarti a sé e darti il suo mazzo di Tarocchi, quello che da sempre portava con sé, che la sua famiglia ha da non sai nemmeno quanti secoli, o millenni. TI ha detto di usarli con cautela e averne cura, perché loro avrebbero avuto cura di te: in un mazzo di Tarocchi c'è piú del futuro, se sai dove guardare.
Sei uscito dal carro col cuore gonfio e le guance rigate di lacrime, l'ultimo ricordo di tua nonna stretto in pugno, non sapendo cosa fare. Sei uscito dal campo senza nemmeno accorgertene, hai vagato per le strade in cerca di una risposta, di qualcosa che potesse spiegarti cosa volesse dirti la nonna, perché sia dovuta morire.
E poi l'hai vista. Inizialmente non volevi nemmeno crederci. In un angolo, come se fosse disegnata, in mano una bilancia e nell'altra una spada, guardava l'angolo opposto a te. La Giustizia. Inconsapevolmente ne hai seguito lo sguardo, e hai visto i tuoi tormentatori avvicinarsi; non hai fatto in tempo a reagire, non hai dovuto: la bilancia pendeva in tuo favore, e la spada si è fatta avanti per ripristinare l'equilibrio.
Ti sei girato, finalmente senza lacrime, conscio che tua nonna ti aveva lasciato in buone mani. Prima di andartene, hai raccolto l'Arcano, scivolato fuori dal mazzo.

COSA POSSO FARE?

(1-2 dadi) Estrai una carta e parte del suo potere è tuo per piccole cose, qui e ora: la Giustizia ti avverte di un pericolo, il Sole illumina una strada buia; non importa dove tu sia, troverai sempre qualcuno disposto a darti un piccolo aiuto.
(3-4 dadi) Un Tarocco diventa bianco, come se nessuno l'avesse mai disegnato, e l'estensione del suo potere è maggiore: appare il Carro e ti porta in salvo, il Diavolo fa fallire un nemico, l'Eremita ti indica la giusta strada.
Serve qualche ora, ma il Tarocco è di nuovo nel mazzo, intonso.
(5-6 dadi) Scegli una carta, o anche piú di una. Il loro potere ti permette di avere vasti effetti, temporalmente e localmente: cancella il ricordo di qualcuno, mentre l'Eremita lo rimuove dalla società; come la Torre, un grattacielo viene abbattuto. I Tarocchi sembrano bruciare nella tua mano, e mentre la cenere cade a terra la Ruota gira, il Sole splende la notte, e con la Morte che arriva sta a te scatenare il Giudizio di Dio.
Passa il tempo, alla fine ogni carta è al suo posto, e a te rimane un vago senso di inquietudine.

COME REAGISCO?

Lotta: Hai sempre sopportato, sapendo che chi ti maltrattava non avrebbe mai capito cosa c'è veramente dietro quello che stupidamente chiamano "Superstizione"; con tutto quello che avevi, ignorarli non ti costava nulla.
Ma da quando tua nonna è morta non è cosí facile: ogni pugno che ti danno, ogni presa in giro, ogni offesa è un insulto alla sua memoria, e questo non riesci a sopportarlo.
Ancora una volta, i Tarocchi che stringi in mano vengono sminuti. Questa volta, saranno loro ad affrontarli.

Fuggi: Gli vuoi dare contro, a chiunque osi ridicolizzare una cultura talmente antica e profonda che non riescono nemmeno a toccarne la superficie. Li uccideresti tutti, e i Tarocchi te ne danno il potere. Ma qualche volta qualcosa ti spaventa, e gli Arcani sembrano sapere meglio di te quando è ora di fuggire: appare il Carro, e in poco tempo non sai piú dove sei.

COME CAMBIO?

Non capisci perché tua nonna tenesse nascosti quei Tarocchi, tirandoli fuori cosí raramente, o perché ti abbia detto di usarli con cautela; ma capisci perché te li ha dati: eravate cosí' legati, e solo qualcuno che conoscesse il mondo degli Zingari meglio di lei avrebbe potuto sostituirla.
Usarli diventa sempre piú facile: sono i tuoi amici, i tuoi confidenti, i tuoi insegnanti e amanti. Sono tutto quello che tua nonna era per te, e tanto di piú. Il tempo che passi con loro è sempre interessante, cosí interessante che ormai non ti interessa piú stare con gli altri; ti isoli anche dagli Zingari, i tuoi compagni di sempre: per quanto possano sapere, un Arcano saprà sempre dirti qualcosa di piú.

COSA DIVENTERÒ?

Gli Arcani ti capiscono, meglio di chiunque altro; quando nemmeno tra chi ti ha sempre accolto e accudito trovi comprensione, in mezzo ai Tarocchi non sarai mai solo.
A un certo punto, la loro compagnia diventa preferibile a qualunque altra: se vuoi compagnia chiami l'Amante, se vuoi consiglio il Papa è sempre disponibile; un giorno, chiami a te tutti gli Arcani insieme, desideroso solo della loro compagnia. Il mazzo si incenerisce, e attorno a te venti figure ti accolgono sorridenti. Perdi i tratti umani in cui ormai non ti riconosci piú, e nel disegno che ora ti rappresenta trovi piú familiarità di quanta tu ne abbia mai provata nel guardarti allo specchio.
Vi aggirate per le strade di Mad City e della Città Dormiente, ma questa volta sei tu a farti beffe degli altri, a farne ciò che vuoi e a punire chi decidi sta ingiustamente maltrattando gli altri.
E, finalmente, noti una cosa. Non ci avevi mai fatto caso prima, non ti era neppure venuto in mente di estrarre la sua carta, eppure conosci i Tarocchi a memoria; ma ormai non è un problema, perché gli Arcani hanno finalmente ritrovato Il Matto.

Emanuele Borio

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[Recupero] T sta per Tarocchi
« Risposta #1 il: 2010-01-15 20:09:00 »
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