[Lapinia playtest] Gioco - PbF

[Michael Tangherlini]

"Va bene. Noi torneremo a controllare i vostri lavoratori, signore. Tu, contadino, puoi tornare al tuo lavoro."

[Fate altro o tagliamo?]

-MikeT

[Carlo Antonioli]

[Io vorrei parlare al signore lontano dalle guardie]

[P.Jeffries]

"Prima di farlo tornare al lavoro, gradirei scambiare due parole con il giovinotto" chiedo coneducazione e autorità alle guardie

[Carlo Antonioli]

Mi giro verso il signore, stupito e contento per l'opportunità.

[Grazie ]

[Michael Tangherlini]

"D'accordo," dice il gendarme, quindi entrambe fanno un piccolo inchino ed escono dal nascondiglio.

-MikeT

[P.Jeffries]

"Dunque, giovine, mi sembra ben chiaro che tu abbia qualcosa da dirmi..."

prego

[Carlo Antonioli]

"Signore, con rispetto, questi soldati non caveranno una carota dal buco. Non conoscono queste terre, non conoscono chi ci lavora e non conoscono Cosette. Voi ed io la conosciamo e teniamo veramente a ritrovarla. Se per un attimo deponessimo le questioni meno urgenti e unissimo le nostre forze... ognuno di noi conosce un aspetto di Cosette, forse mettendo insieme quello che sappiamo sarà più facile ritrovarla."

"Ah, c'è dell'altro. Questa mattina, mentre aravo un campo, ho rinvenuto due scheletri. Non so se c'entri qualcosa, ma è un fatto piuttosto singolare."

[P.Jeffries]

"Scheletri? Per la miseria! E cos'hai esitato a dirlo? Lo sanno i gandarmi?"
"Mmmmhh pensoso"
"Parli in maniera coraggiosa, giovinotto... ma tu non sai quanto io tenga a Cosette. Tu non sai niente di cosa possa significare una figlia..."
"Così bella, così Cosette..."
Si gira quando una lagrima può sgorgare.
"Cosa significa per te Cosette?"

[Carlo Antonioli]

"E' vero, non so cosa significa. Io ho un grande affetto per vostra figlia, so che è inopportuno, ma non posso farci niente. Anche i miei genitori sono contrari, ma non posso comandarmela fuori dalla mente. Ora però ritroviamola. Io terrò gli occhi aperti e il naso sempre pronto, qui tra i contadini, fin dove mi sarà consentito arrivare. Ma al palazzo dovrete pensarci voi."

[Io non ho idee precise su come proseguire, fate pure voi]

[P.Jeffries]

"Che cosa intendi con 'ho un grande affaetto per mia figlia?'" chiedo con uno sguardo indagatore.

[Carlo Antonioli]

"Io, la amo, signore." rispondo abbassando lo sguardo.

[P.Jeffries]

"Questo è palesemente impossibile, giovinotto, e ... e non è di certo di queste infatuazioni che mia figlia abbia gran bisogno. Per lei posso trovare ottimi partiti pressoché ovunque! Ma ti va bene, sai, ti va bene, perchè in questa società vedo solo rammolliti, scioperati e effemminati. Mi fanno schifo, e io che li vorrei finalmente in guerra, una guerra, per la miseria! Ma non come generali: in prima fila!"
"Tu non mi sembri niente di particolare: sei insignificante come tanti altri, e forse anche peggio, ma chi lo sa... trovami mia figlia e soddisferò un tuo desiderio. Ma bada: questo non varrà solo per te! Bisogna agire in fretta!"

[Carlo Antonioli]

[Per me si può fare cut, e passare a un'altra scena.]

[Michael Tangherlini]

[Ok, tagliamo.]

SCENA 4

Tornando entrambi alla villa, scorgete una ripresa nelle attività, sebbene complessivamente ancora un po' "in sordina:" ci sono meno conigli del solito in giro, e forse alcuni sono ancora sotto interrogatorio.
Uno dei mandar corre verso di voi, non appena vi vede. Si ferma e si inchina di fronte a Bertran. "Signore, non vorrei disturbarvi, ma sono accadute cose strane in vostra assenza. Cose che a quanto pare riguarderebbero anche questo contadino."

-MikeT

[P.Jeffries]

"Mmmh... strane? Cosa significa strane? Parlate, dunque!"