Riguardo alle azioni del mio pg ho evidentemente esagerato ma in quel contesto storico una storia come quella narrata finora probabilmente finirebbe In un modo poco dissimile. Pur essendo un cane parliamo sempre di un ragazzotto ignorante, instabile, bigotto, imbevuto di pregiudizi e mosso dal fondamentalismo religioso, come erano tanti predicatori all'epoca. Fino a pochi anni prima bruciavano le donne avvenenti al rogo solo perché la bellezza induceva in tentazione...
Non stare a guardare il contesto storico. Il gioco è fatto apposta per portare a galla la tua mkorale. Per questo i giocatori gestiscono persone con tanto potere morale, così che nessuno possa giudicarli, e così che ogni personaggio abbia una sua differente credenza su ogni cosa, e questo faciliti enormemente l'esplorazione degli obbiettivi di gioco. Senza contare che sul fare i personaggi bigotti, senza pensieri propri, fanatici e strapieni di pregiudizi si finisce per giocare Safe, e quindi perdersi tutto il divertimento che sta alla base di questo gioco.
Hai un credo? Vediamo quanto è incrollabile. Hai un'idea su cosa è giusto o cosa è sbagliato? Vediamo fino a quanto saprai spingerti nel giudicare, e se in ogni situazione è applicabile un tuo ragionamento.
Se un libro i dicesse "Coloro che uccidono vanno uccisi", uccideresti un tizio che muore di fame e che quindi ha ucciso un uomo per sbaglio dopo averlo derubato del cibo che poi lo ha sostentato? S? E allora uccideresti anche una donna tenuta in casa praticamente schiavizzata e privata di ogni possibilità di libero arbitrio, che per disperazione uccide il suo carceriere? Anche in questa situazione lo faresti? Sì? No? Perchè?
Questo è il bello di Cani nella Vigna. Se giochi un PG che vede tutto o bianco o nero, che prende decisioni in base a quello che sa o quello che gli hanno detto sia giusto, e non in base a quello che prova o che pensa è di una noia mortale, fidati.
Poi lo farei anche perché altrimenti si finisce con l'essere un po' piatti negli atteggiamenti, anacronisticamente prudenti, oltremodo riflessivi, buoni con i buoni e cattivi con i cattivi... sa un po' di stereotipo.
Lo stereotipo sarebbe davvero catalogare il bene e il male. Qui si parla di valutare cosa è giusto e cosa è sbagliato, e uscire da situazioni a volte senza uscita. E in situazioni così gravose e importanti, dove non si può tornare indietro, dove non si può sbagliare. Essere prudenti e riflessivi è il minimo.
Non giocare per fare in modo di non rendere piatta la storia. Perchè tanto quando entrano in gioco sentimenti, morale, drammi enormi, e grande dolore, difficilmente la storia sarà piatta.