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Il veto di cani nella vigna!
Dr. Zero:
Ok, posso connettermi poco causa internet key e quindi maledico tutti uelli che sono andati OT con quella cosa del fallout.
Apritevi i vostri topici di chiarimenti, brutti zozzi (Per quelli che hanno un basso senso dell'umorismo: questa è una battuta.)
Detto questo, mi pare abbastanza chiaro.
Però c'è una differenza tra "il GM ha il compito di ricondurre i dettagli degli altri giocatori alla "realtà consensuale" di gioco"e il veto che parla del conflitto.
Certo, non migliora il gioco saperlo, ma è una differenza che secondo me conta, nel momento in cui l'estetica del mondo che viene escritto al di fuori del conflitto è in qualche modo modulata dal GM.
Le descrizioni fuori dal conflitto sono anche loro appannaggio del senso critico del giocatore più critico?
In altre parole: la descrizione X non piace a Gino. Gino lo dice. Il GM deve cambiarla per forza oppure può dire che a lui piace così?
LA questione è un pochino ariosa, però credo che ci sia spazio per creare un piccolo caso. Tuttavia, spero proprio di non avere un AP per dimostrarlo pur continuando a giocarci!
Ezio:
No, aspetta!
Il GM ha il compito "speciale" di sorvegliare sui "sopraccigli", ma non è, formalmente, lui ad imporre i vari veti. E' lui che deve starci più attento, ma non è l'unico a doverlo fare.
Mario: "Entro in città cavalcando all'indietro, sparando ai tordi a 200m per far vedere quanto sono figo."
Luigi spalanca gli occhi e scuote la testa, sbuffa.
GM: "Mario, occhio che Luigi sembra non approvare questa mossa, da regolamento dovresti cambiarla".
Io personalmente, dopo la prima sessione, ho imparato ad osservare chi gioca con me, non ho bisogno che sia il master a farmelo notare.
Allo stesso identico modo se è IL MASTER a provocare l'alzata di sopracciglio, anche lui deve adeguarsi...
--- Citazione ---[cite]Autore: Dr. Zero[/cite]In altre parole: la descrizione X non piace a Gino. Gino lo dice. Il GM deve cambiarla per forza oppure può dire che a lui piace così?
--- Termina citazione ---
CHIUNQUE l'abbia fatta ha l'obbligo di cambiarla. Cani ti dice di cercare l'equilibrio attraverso il minimo comun denominatore del gruppo. Luigi alza il sopracciglio, Mario cambia la sua descrizione in modo da accontetare _entrambi_ Non è l'unico modo possibile, ma Cani funziona così.
Mauro:
Il dubbio credo dipenda dal fatto che la famosa regola di pagina 64 è nel capitolo dei Conflitti e parla esplicitamente solo di cose relative ai conflitti; certo, c'è un "ecc." che potrebbe comprendere tutto, ma potrebbe anche significare semplicemente "Tutto il resto che c'è nel conflitto, non sto a fare l'elenco completo", che forse sarebbe pure l'ipotesi piú logica.
Da quanto sopra, il dubbio: quella regola vale solo per il conflitto? In effetti, non so se nel manuale ci sia qualcosa che esplicitamente la riferisca a tutto.
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]CHIUNQUE l'abbia fatta ha l'obbligo di cambiarla. Cani ti dice di cercare l'equilibrio attraverso il minimo comun denominatore del gruppo. Luigi alza il sopracciglio, Mario cambia la sua descrizione in modo da accontetare _entrambi_ Non è l'unico modo possibile, ma Cani funziona così.
--- Termina citazione ---
Attenzione che questa formulazione potrebbe far pensare che il veto/sopracciglio etc sia parte del gioco "normale" a CnV.
Non è così. Mentre in giochi come Annalise o Sporchi Segreti è previsto che i giocatori obiettino per motivi estetici come parte del gioco regolare (mentre in Spione l'autorità non è vetabile da nessuno, chi "ha la mela in mano" decide, punto), in Cani questa è una fase transitoria iniziale. Se dopo le prime volte che si gioca insieme si continuano a porre veti c'è un problema nel gruppo.
Questo perché in Cani il veto serve a decidere/affinare/tarare l'ambientazione e il sistema di gioco (che dichiarazioni sono accettabili o meno), mentre in Annalise fanno parte del sistema di gioco (a rigore ne fanno parte anche in Cani, ma sono un sistema di autoadattamento al gruppo, non so se rendo la differenza). Se si continuano a porre veti in Cani, significa che il gruppo non riesce a sintonizzarsi su un sistema di gioco condiviso.
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]in Spione l'autorità non è vetabile da nessuno, chi "ha la mela in mano" decide, punto
--- Termina citazione ---
Salvo che chi ha la guida di una spia può mettere il veto su cosa viene fatto fare alla spia; o ricordo male?
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