Nel sonno, come sempre, Landis'astrea vede le stelle: non una novità, per una che ha il firmamento impresso anche nel nome. Però quando si sveglia è come se lo stesso firmamento precipitasse nel vuoto, con un rumore di risucchio; poi sono occhi che si aprono e mal di testa.
"Che cos..?" Ricorda qualcosa: la taverna di Avamposto, il villaggio imperiale dove si trovano - pare che gli edifici si siano sviluppati da un vecchio castello crollato, o così spiegava l'oste distrattamente - poi luce, una sagoma umana indistinta, sonno. Si alzerebbe di scatto, se non vedesse quella stessa figura puntare qualcosa contro di lei.
Alza piano la testa, tanto quella l'avrà già notata: una donna in uniforme da cavaliere, giacca e braghe maschili blu con bordi bianchi e dorati. La chioma bionda scompigliata e ancora a terra, ma sembrerebbe elegante anche così: forse lo sembrerebbe anche dopo essere passata per la pece e le piume. Ma ora fissa l'arma. Un moschetto..?, pensa mentre lo sguardo passa dall'arma alla sua detentrice: giovane, forse della sua stessa età, nonostante la strana armatura che indossa e la fisionomia del viso (le orecchie.. sono orecchie, quelle?), cerca prima di sottecchi il resto dei compagni - poi è il veterano ad anticiparla.
"Una contro quattro..." dice Lan all'indirizzo della misteriosa ragazza, con voce roca. "Non mi sembra una posizione vantaggiosa, contando che hai davanti due soldati svegli." Non nota ancora il movimento fuori, cerca solo di mascherare la propria incertezza davanti alla situazione. "Ti conviene dare una spiegazione, ora." Cerca Cyan con lo sguardo, per avere un'occhiata d'intesa. Per agire all'unisono e avere sotto controllo la situazione.
Ma è preoccupata. Gli altri..? Dara?