"...non c'entra nulla, questo. Non si può perchè noi due abbiamo due destini e due doveri diversi." Lan si gira di nuovo verso il principe; l'autocommiserazione nella voce di lui la spinge compiere due passi nella sua direzione, ritrovando una certa forza nella voce - quando lui la raggiunge. "Io ti voglio bene da quando eri nella culla, ti ho visto crescere e so quanto puoi fare bene alle persone. Per questo voglio vederti alla guida del nostro regno. E se c'è un potere più grande di te nelle tue mani... non sei un mostro, al contrario una benedizione." Quella che era irritazione prima, alimentata dalla confusione, ora è tenerezza. Ora può guardarlo di nuovo negli occhi.
"Io sono qui per accompagnarti alla grandezza, come tua guardia e come tua amica, sapendo che ad un certo punto dovrò ritrarmi e lasciarti fare i tuoi passi verso la luce." Anche quando lo aiutava a rialzarsi da terra e gli strofinava un fazzoletto sulle ginocchia sbucciate, poteva vedere nel piccolo Dara il principe glorioso che attendeva nel futuro. Sa che nonostante tutto, fra loro due, era lui il predestinato; e l'ha sempre accettato con forza. "Per questo... dobbiamo sacrificare qualcosa. Perchè c'è una persona che ti attende... che ti aiuterà a camminare su quella strada. Che, sono sicura, sarà una principessa degna di te."
Senza pensarci gli bacia una guancia, quasivolendolo fare fraternamente - ma con troppa rapidità, quasi fosse un rischio. Sapendo che non sa quale parte di lei la guida - se quella che ha parlato o quella che cerca di nascondere.