Autore Topic: [NCaS] - P sta per Prospettiva  (Letto 3031 volte)

[NCaS] - P sta per Prospettiva
« il: 2010-01-08 15:50:30 »
P sta per PROSPETTIVA.

P sta per prospettiva,
utile mezzo di comprensione.
Falla ruotare intorno a qualcosa
e avrai anche una nuova visione.


E’ curioso come tutto ruoti intorno alla prospettiva. Gli elementi scenici di una figura possono apparire radicalmente diversi, così come una vicenda assume toni anche opposti, in funzione della prospettiva. Un po’ come dire: chi, nella vicenda del figliol prodigo, ha ragione? Il padre che ammazza il vitello grasso per festeggiare il ritorno del figlio lazzarone? Oppure il fratello ubbidiente che vuole il sacrificio tutto per se? Sotto una certa prospettiva, l’unico ad aver ragione è proprio il vitello grasso.

COSA POSSO FARE?
Giocare con la prospettiva è davvero divertente. Basta aguzzare l’occhio, allungare la mano ed ecco che puoi schiacciare un’automobile, solamente perché, secondo la tua prospettiva, pollice e indice sono più grandi dell’autovettura. In effetti puoi spingerti anche oltre. Praticamente ogni cosa può apparire radicalmente piccola o grande, così come le opinioni, le intenzioni o i risultati.

(1-2 dadi) Interagisci con oggetti fisici in modo limitato. Piega un lampione come se avessi in mano uno stuzzicadenti. Ingigantisci un block notes, facendolo diventare grande come un’enciclopedia. Unisci indice e pollice davanti al tuo naso, chiudi un occhio e scaraventa lontano il tizio che ti sta davanti, come fosse una biglia.
(3-4 dadi) Interagisci con oggetti fisici in modo considerevole. Solleva un’auto lontana e poi accartocciala. Trasforma una formica in un mostro gigante, semplicemente avvicinandola al tuo sguardo. Uccidi un cattivo strizzandolo nel tuo pugno.
(5-6 dadi) Interagisci con la prospettiva come ti pare e piace. Cambia la prospettiva di discorsi o avvenimenti. Afferra il sole nel cielo e scaglialo in una pozzanghera per far calar la notte.

COME REAGISCO?
Lotta – Altera la prospettiva. La prospettiva è tutto. Ed è nelle tue mani. Letteralmente. In effetti è così facile far capire gli altri il tuo punto di vista, la tua giusta prospettiva di ogni cosa. Perché, diciamolo: sotto una diversa prospettiva chiunque sta sbagliando e, giustamente, sei tu che hai ragione. Quindi è meglio far capire subito chi è dalla parte del torto e chi no.

Fuggi – Non sempre la prospettiva funziona come vorresti. Basta un attimo e il pugno che ti arriva in faccia pare tremendamente grande. E fa anche fottutamente male. Cerchi di colpire l’avversario ma è un gigante. Oppure è così piccolo che non riesci a centrarlo. Forse è meglio considerare la faccenda sotto un’altra prospettiva.

COME CAMBIO?
Proprio come un pittore che dipinge un quadro, tu puoi giocare con gli elementi scenici di ciò che vedi. La tua mente inizia a considerare la realtà come la tela su cui sperimentare. Ma non è così semplice. Dopo un po’ vuoi spingerti oltre. Vuoi vedere le cose sotto ogni prospettiva possibile. Perché limitarsi a sperimentare un ruolo, un’azione, un discorso sotto un’unica prospettiva? Eri chi credevi di essere, oppure era solo la tua prospettiva ad ingannarti? Quindi inizi a cambiare aspetto, modi di fare, di vestire, di comportartento. Non solo: devi esplorare la prospettiva delle espressioni parlate e delle idee, capire come possono essere vissute o interpretate in funzione di cose, ruoli e persone. Così come l'assassino dovrebbe sperimentare, prima o poi, la prospettiva della vittima, un abitante dovrà sicuramente sperimentare la prospettiva dell'abitazione (il come è a tua totale discrezione).

COSA DIVENTERO’?
Ogni giorno non è degno di essere vissuto sotto la stessa prospettiva. Devi cambiare. Provare. Alterare. Rovesciare i ruoli (di QULASIASI tipo essi siano). Non solo incarni il concetto di "prospettiva variabile", senza possedere ormai qualcosa che ti reappresenti in modo definitivo, ma non puoi più vivere senza alterare ogni cosa in funzione della prospettiva. Il giorno prima sei un cittadino modello che sperimenta la prospettiva di un serial killer chiamato a svolgere un intervento di riparazione di una cabina telefonica. In un altro vuoi sperimentare la prospettiva di un mondo "diverso", un mondo dove le persone hanno solo una gamba, gli idranti sono enormi e gli uccelli stanno sotto terra. Potresti semplicemente voler sperimentare la prospettiva di "divino" dal punto di vista della divinità. Certo non è facile realizzare tutto questo ma in fondo tu sei il Compositore Cangiante.

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Spero possa piacervi.

EDIT:
Grazie a Mauro per le modifiche apportate.
« Ultima modifica: 2010-01-08 17:37:17 da Lantheros »

Mauro

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« Risposta #1 il: 2010-01-08 16:12:38 »
Commenti analoghi a R sta per Riflesso: mi pare troppo vaga la conclusione, il "Come cambio?" e il "Cosa diventerò?"; in questo caso proverei a chiedermi se ha cambiato sé stesso; se il suo aspetto fisico è sempre in cambiamento, oppure è fisso, oppure ogni tanto cambia; se ha ancora il senso della prospettiva, oppure se per lui è tutto uguale ("Ma una formica è piú piccola di un camion, o è solo piú lontana?").

Marco Costantini

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« Risposta #2 il: 2010-01-08 16:19:02 »
Alberto, i due poteri sono fantastici, questo in particolare è geniale!
Concordo con Mauro sullo sviluppare il "Come cambio" e il "Cosa diventerò".

Però, in sostanza, sono due figate pazzesche! :)
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

[NCaS] - P sta per Prospettiva
« Risposta #3 il: 2010-01-08 16:57:55 »
E allora ritocchiamo anche qui!

COME CAMBIO?
Proprio come un pittore che dipinge un quadro, tu puoi giocare con gli elementi scenici di ciò che vedi. La tua mente inizia a considerare la realtà come la tela su cui sperimentare. Ma non è così semplice. Dopo un po’ vuoi spingerti oltre. Vuoi vedere le cose sotto ogni prospettiva possibile. Perché limitarsi a sperimentare un ruolo, un’azione, un discorso sotto un’unica prospettiva? Eri chi credevi di essere, oppure era solo la tua prospettiva ad ingannarti? Quindi inizi a cambiare aspetto, modi di fare, di vestire, di comportartento. Non solo: devi esplorare la prospettiva delle espressioni parlate e delle idee, capire come possono essere vissute o interpretate in funzione di cose, ruoli e persone. Così come l'assassino dovrebbe sperimentare, prima o poi, la prospettiva della vittima, un abitante dovrà sicuramente sperimentare la prospettiva dell'abitazione (il come è a tua totale discrezione).

COSA DIVENTERO’?
Ogni giorno non è degno di essere vissuto sotto la stessa prospettiva. Devi cambiare. Provare. Alterare. Rovesciare i ruoli (di QULASIASI tipo essi siano). Non solo incarni il concetto di "prospettiva variabile", senza possedere ormai qualcosa che ti reappresenti in modo definitivo, ma non puoi più vivere senza alterare ogni cosa in funzione della prospettiva. Il giorno prima sei un cittadino modello che sperimenta la prospettiva di un serial killer chiamato a svolgere un intervento di riparazione di una cabina telefonica. In un altro vuoi sperimentare la prospettiva di un mondo "diverso", un mondo dove le persone hanno solo una gamba, gli idranti sono enormi e gli uccelli stanno sotto terra. Potresti semplicemente voler sperimentare la prospettiva di "divino" dal punto di vista della divinità. Certo non è facile realizzare tutto questo ma in fondo tu sei il Compositore Cangiante.

Ditemi se vanno meglio.

Attendo pure consigli per la rima, se va riadattata.

@Marco
Grazie!
« Ultima modifica: 2010-01-08 16:58:20 da Lantheros »

Mauro

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[NCaS] - P sta per Prospettiva
« Risposta #4 il: 2010-01-08 17:08:17 »
Meglio, sí; nel caso tu voglia farlo potresti dire se cambia anche aspetto o solo apparenze, ma direi che anche cosí va bene.

Per la poesiola... vedo se mi viene in mente qualcosa, al momento non sono prolifico come per l'altra.
L'unica che mi è venuta in mente per ora è questa, ma non mi convince:

P sta per prospettiva
che di tutto cambia il significato.
La meta era lontana,
eppure sei già arrivato.

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« Risposta #5 il: 2010-01-08 17:20:48 »
P sta per prospettiva,
un utile mezzo di comprensione.
Falla ruotare intorno a qualcosa
e avrai anche una nuova visione.

?_?

Mauro

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« Risposta #6 il: 2010-01-08 17:24:30 »
Migliore della mia; toglierei "un" per questioni di ritmo, ma in generale mi piace.

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« Risposta #7 il: 2010-01-08 17:26:01 »
Citazione
toglierei "un" per questioni di ritmo

Ecciaiproprioragione.

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