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Archipelago II
Daniele "fenna" Fenaroli:
@Kagura
Secondo me è uno di quei giochi che vale la pena.
Noi ci siamo trovati bene immediatamente anche le meccaniche filano veramente lisce, però ecco, basarsi su un unico e solo confronto potrebbe essere fuorviante.
In linea di massima però don't worry be happy :-)
Rev.Hyperclit:
Domanda.
C'è mica un gruppo di volenterosi volontari che vorrebbero tradurlo?
Lupo:
Salve a tutti.
Vi seguo silenziosamente da tempo con estremo interesse.
Sono un giocatore di vecchia data, ma contemporaneamente un neofita dei GdR dal nuovo design, ma sinceramente interessato alle potenzialità dei GdR NW; trovo pertanto questo forum una miniera di utilissime informazioni.
Oggi posto per la prima volta con l'intento di porre alcune domande sull'affascinante gioco segnalato da Tartarosso (ed abilmente riassunto da Fenna).
1) Innanzitutto vorrei sapere se consigliereste questo GdR a chi voglia introdurre vecchi giocatori (di GdR tradizionali) o persone nuove all'hobby.
Lo chiedo perché giocatori più esperti solitamente sconsigliano di utilizzare come gioco di "rottura" (tra il vecchio ed il nuovo modo di giocare) GdR Free (a parte il Solar System, Anima Prime e pochi altri) o in versione beta o, insomma,"non approfonditi" a dovere.
Purtuttavia, nella mia ignoranza, ho trovato questo giochino davvero interessante ed adatto alle mie esigenze: breve, a preparazione zero, a suo modo semplice come piace a me (ed intrigante... fa venir davvero voglia di provarlo) .
Potrebbe dunque essere un'eccezione che conferma la regola?
Ad esempio: nel gruppo di Fenna, dove il gioco ha “girato bene”, erano tutti veterani, incalliti lupi di mare...o c'erano anche nuove & innocenti leve del NW?
2) Pensate sia possibile ambientare il gioco in un singolo luogo, come una città?
Stando a quanto vorrei proporre al tavolo da gioco, la mappa si concentrerebbe fondamentalmente sui vari punti importanti di una singola città, attraverso la quale giocatori si muoverebbero ed agirebbero, determinando la storia di loro personaggi.
Credete sia una cosa fattibile? Qualcuno ha già ambientato una partita all'interno di un contesto cittadino? (Mi pareva che lo stesso Fenna accennasse ad un possibile utilizzo di Archipelago II per il cyberpunk)
3) Ho incontrato alcune difficoltà nella comprensione degli effetti di alcune Resolution Cards; in particolare, quando l'autore parla di effetti "unrelated" agli scopi del personaggio (o al personaggio stesso).
In particolare vorrei capire, con esempi concreti, come voi interpretereste alcuni effetti descritti.
Diciamo che il risultato ottenuto dalla Resolution Card è il seguente:
"No, but… The character fails, but
another positive thing happens instead,
unrelated to what she was aiming for."
Sareste così gentili da farmi un esempio (magari preso da una delle vostre partite reali) di come l'azione è stata descritta? (che posta era in gioco, come è fallita e cosa di positivo ed "unrelated" è stato fatto accadere).
Grazie in anticipo a tutti coloro i quali vorranno rispondere.
Lupo
Daniele "fenna" Fenaroli:
Vediamo di risponderti
1) Non esiste una risposta assoluta. Il fatto che siano vecchi giocatori non preclude loro l'apertura mentale :-), buona parte di quelli che scrivono qui sono vecchi giocatori, forgiati da anni di battaglie in varie edizioni di D&D, Rolemaster, Vampiri ecc ecc
In realtà sei tui che conosci i tuoi amici e puoi sapere quanto siano aperti al provare nuovi giochi.
L'importante è non caricare troppo di aspettative l'evento, sopratutto per te che proponi il gioco, non dire nulla in merito al fatto che non ha R0, che c'è una distribuzione delle autorità: di solo che è un gioco che è stato concepito per essere giocato con l'ambientazione di EarthSea e per riprodurre quel tipo di storie lì.
Poi una cosa importante: non coinvolgere tutti il tuo gruppo di gioco a tutti i costi. Vedi i ragazzi che possono essere interessati e invitali a giocare. Se c'è qualcuno che fa smorfie, inizia a mettere paletti o rompe le scatole non coinvolgerlo, non sarà positivo.
So che può apparire un po' rude, ma è inutile costringere qualcuno che non ha voglia, gli si fa un torto maggiore che escluderlo.
Nel nostro gruppo siamo navigati da molto tempo e siamo anche parecchio appassionati, abbiamo iniziato ad approcciarci con AiPS per poi sperimentare parecchi giochi, con fortune alterne, ma spessissimo con grandissima soddisfazione.
Comunque vai con dios. Hai la mia completa benedizione.
2)La risposta è si.
Il problema non è la geografia, di se e per se ma le grandi cose che accadono e che devono essere di larghissima portata.
3) Per l'esemio di risoluzione non me lo ricordo sinceramente, non mi pare nemmeno che quella carta sia stata estratta, quindi non saprei proprio.
Comunque, il come viene interpretata la risoluzione della carta è cosa che deve fare il giocatore scelto per pescare la carta.
Ti va se facciamo un esperimento.
Inventati una situazione di conflitto, qualsiasi: il PG del tuo amico vuole qualcosa; un'altro tuo amico pronuncia la frase rituale "non sarà così facile"; tu vieni scelto per estrarre la carta e ti esce quella.
Cosa narri?
Vediamo se riusciamo comunque a venirne fuori così.
Aloa!
Lupo:
Quello che volevo capire era se fosse possibile proporre il gioco non soltanto a persone conosciute (dunque vecchi giocatori abituati al GdR tradizionale), ma anche da giocatori occasionali (che dalle mie parti, purtroppo, sono abituati quasi certamente solo al gdr NON NW) nonchè a persone che di ruolo non abbiano mai giocato.
Per questo mi chiedevo quanto questo gioco potesse accompagnare per mano neofiti del GdR NW e neofiti IN ASSOLUTO del GdR in generale.
Cerco poi di rispondere alla tua domanda circa l'effetto della Resolution Card.
Esempione:
Partita ambientata nella londra del 1800 (mi spiace, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente!):
Il grande S.Holmes (interpretato da Tizio) affronta Jack lo squartatore (interpretato da Caio) in un vicolo.
Il giocatore che muove Holmes, dichiara: "Holmes para con il suo bastone da passeggio la veloce coltellata di Jack. Con un repentino gesto, fa poi volare il cappello dell'assassino, per rivelarne l'identità.
Sempronio dice: "non sarà così facile".
Posta fissata: riuscirà Sherlock Holmes a smascherare Jack lo squartatore?
Io estraggo la carta e leggo:
"No, but… The character fails, but
another positive thing happens instead,
unrelated to what she was aiming for."
Hmmmm...e mo', che m'invento?
Holmes riesce a parare il colpo di Jack. Con un repentino gesto, cerca di far volare il cappello dell'assassino per rivelarne l'identità, ma questi è più veloce e, con un lesto movimento, schiva il colpo.
In lontananza, senti le grida di Watson che sta per accorrere in tuo aiuto. In due, sarà difficile che vi sfugga...
Ma se avessi detto:
Con un repentino gesto, cerca di far volare il cappello dell'assassino per rivelarne l'identità, ma Holmes calcola male il suo corpo, facendo vibrare pesantemente il suo bastone sul petto di Jack.
Il cappello non cade e l'assassino conserva il suo segreto.
Tuttavia, ora Jack è ferito e a corto di respiro.
Sarebbe stato lo stesso giusto?
Francamente è l'utilizzo di quell' "unrelated" che mi crea confusione.
Sarà un mio limite, ma non riesco a pensare ad un effetto positivo che non abbia un qualche legame con l'obbiettivo che si è posto il personaggio... mi sembra una procedura di risoluzione troppo "slegata" dal focus della narrazione.
Suggerimenti? Correzioni? Esempi migliori?
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