Ok, vado con la seconda scena, chiamata da Fabio alias Harlock.
Presenti in scena: Harlock, Erika, dott. Low. Setting: davanti alla casa del dott. Low che sta facendo saltare per aria il condominio coi suoi esperimenti. Scopo: avanzamento della trama.
Oltre alla scena esilarante del fumo dell'esplosione che travolge i due malcapitati, e la litigata che ne consegue con Erika che sbandiera il suo "essere specie protetta", c'è stato di interessante che Erika ha proposto di voler ricordare quel posto come la casa in cui era cresciuta. Christian (dott. Low) non era d'accordo in quanto sosteneva che il suo pg aveva da sempre vissuto in quella casa. Siamo arrivati al compromesso che la casa della famiglia di Erika era la porta accanto, ma era da qualche anno che nessuno ci abitava.
In ogni caso, Erika voleva a tutti i costi entrare nella casa ad accertarsi che fosse effettivamente il posto in cui era cresciuta, Harlock voleva il pagamento dei danni da parte di Low, e Low vuole sguinzagliare loro contro il cane-mostro da lui creato.
Il conflitto è stato vinto da Erika con l'uso del vantaggio "specie protetta" e narrato da me. Alla fine il cane non ha attaccato Erika perché, appunto, lei ha sventagliato il suo attestato di "specie protetta" e minacciato di chiamare la polizia: Low, che non vuole la polizia tra i piedi dato che già i vicini lo denunciano un giorno sì ed uno no, decide di richiamare il suo cagnolino.