[cite]Autore: Leonardo[/cite]Con una conoscenza pregressa della teoria l'articolo mi sembra chiaro (a parte qualche considerazione sul Narrativismo che sembra implicare la necessità per i giocatori di essere liberi di generare la premise per giocare Story Now. Questa richiesta è decisamente eccessiva; esistono molti giochi Narrativisti nei quali la premessa è stabilita dall'autore a priori. Story Now richiede semplicemente che i giocatori siano liberi di produrre un tema a partire dalla premessa, ma non è importante sapere chi stabilisce la premessa).
Intendi questo brano?
"Premise alone, however, does not guarantee that play is Narrativist. It is possible for there to be a
strong thematic element to a campaign or session, which has been determined by one participant,
usually the game master. The others take part in playing out the ramifications of the struggles over
this issue, but they have no authorial input over what issues are present, or how the questions they
raise are answered. This does not fulfil the definition of Narrativism, player empowerment to create
and address premise is required."
In realtà, fatico anch'io ad immaginare un gioco narrativista in cui la Premise sia prefissata dal GM, indipendentemente dai giocatori. Il GM fa la sua parte, creando una situazione iniziale, e in certi giochi è una situazione con caratteristiche prefissate. Ma senza togliere voce ai giocatori.
Esempi: vediamo i giochi narrativisti (che conosco) pubblicati in Italia:
- Spione, Annalise, Sporchi Segreti, Polaris: questi sono addirittura GM-full...
- Avventure in Prima Serata, La Mia Vita Col Padrone, Non cedere al sonno: la premise viene in gran parte modellata prima del gioco dalle scelte dei giocatori, in gruppo e singolarmente (le domande di NCAS...)
- Cani nella Vigna: il GM crea la situazione, che non è proprio la premise: Cani diversi genereranno premise diverse nella stessa città. Inoltre, dalla seconda città in poi il GM agisce "in reazione" alle scelte dei giocatori nelle città precedenti...