[cite] Korin Duval:[/cite]Nel mio caso (Cani che si mettono contro uno scagnozzo, pure posseduto, dello Stregone, il quale non sa nulla ma che certamente aveva degli interessi nel conflitto in corso a favorire lo scagnozzo), quei dadi li dovevo mettere nella mano dello scagnozzo o no?
Quelli di Influenza Demoniaca, no. Li utilizzi solamente in tre casi:
- conflitti per guarire
- se non c'è un avversario definito
- quando lo Stregone chiama i demoni.
Nel tuo caso, l'avversario c'è; lo Stregone non ha chiamato i demoni. Puoi tirare solamente i dadi della possessione (quindi la relazione con il demone), in questi casi:
- il demone è la posta del conflitto (ad esempio, un conflitto per esorcizzare la persona)
- il demone è l'avversario stesso, per cui il posseduto è solo un mezzo attraverso il quale esso agisce [la differenza con la situazione precedente è, sostanzialmente, a livello di narrazione]
- se il conflitto va in sociale e il posseduto ha il demone Astuzia
- se il conflitto va in fisico e il posseduto ha il demone Ferocia.
Torna?
PS: (avevo dimenticato di rispondere a questa)
Però facendo la Città lo scrivi "cosa vogliono i demoni".
E' vero, ma ciò non significa che tirino i dadi. Agiscono più subdolamente: fanno sì che le persone siano più restie a credere ai Cani, fanno sì che tutti i cavalli della locanda si azzoppino, fanno sì che le tracce dell'assassino si confondano nella polvere della strada.
Tutto ciò a livello narrativo (possono anche essere rilanci), ma ciò non significa che conferiscano dadi in casi che non siano quelli sopra elencati.