[cite] paolo.albini:[/cite]E' chiaro che questa e' la situazione ideale, e che nessuno arriva veramente a dimenticare se' stesso (se non magari per attimi molto piccoli, o, dice qualcuno, periodi un po' piu' consistenti su live di settimane)
L'Immedesimazione sensu Process Model per molti giocatori di live "arthaus" nordici (soprattutto per i finlandesi) è un po' come la pietra filosofale per gli alchimisti o l'illuminazione per i buddisti: tutti la vogliono, ma ben pochi riescono a ottenerla. Come dice giustamente Jiituomas, l'Immedesimazione è un fenomeno di massa soprattutto a livello di "dichiarazioni del giocatore" (se si intervista un campione di giocatori di live finlandesi, non solo arthaus ma anche mainstream, quasi tutti ti diranno che la cosa più importante che cercano in in live è l'Immedesimazione), ma quanto poi questi riescano effettivamente a ottenerla (oppure si limitino a un'Empatia molto forte) è tutto da studiare (ed è appunto una delle cose che sta cercando di studiare Jiituomas, utilizzando una serie di domande molto più sottili rispetto alla banale "Cosa cerchi in un live?").
Tra l'altro, questo è uno dei motivi per cui mi piacerebbe moltissimo che i finlandesi giocassero più spesso live in inglese, in modo da poter andare ai loro live e studiarli "sul campo". Purtroppo il fatto di giocare in inglese spesso si rivela un fattore che ostacola l'ottenimento dell'Immedesimazione (in alcuni casi no, per esempio se il giocatore è perfettamente bilingue finnico-inglese, oppure se sta già parlando sempre e solo in inglese da giorni e ha già smesso di pensare in finnico per pensare solo in inglese, oppure se il problema di codice linguistico è trasferito a livello di SIS come hanno provato a fare a Dragonbane), perciò i nordici, e soprattutto i finlandesi, non lo fanno volentieri.
L'impressione che ho avuto le poche volte che ho giocato live con finlandesi e con altri nordici, per quello che vale vista l'esiguità del campione, è che raggiungano un livello di Immedesimazione ben diverso da quello della media dei (pochi) giocatori di live italiani che si autodefiniscono immedesimativi (anche perché in genere questi ultimi quando dicono "immedesimazione" in realtà pensano all'Empatia oppure ad altre cose strane e incoerenti).
essere bene immersi e' spessissimo sufficiente (e non lo diciamo solo io e andrea, lo dicono anche scuole di recitazione illustri, che anzi talvolta sostengono che sia l'*unico* modo per essere davvero credibili, e che ogni aggiunta "esteriore" non possa che peggiorare il risultato) a dare una buona rappresentazione di un personaggio che ti assomigli fisicamente: il corpo, senza che tu stia a pensarci, tradisce il tuo stato interiore.
Esatto, proprio per questo la soluzione che al momento preferisco per risolvere il problema delle "belle statuine" nei live è proprio far lavorare i giocatori sull'Immedesimazione; soprattutto sul lungo termine, perché è un risultato che, nella situazione italiana, in ben pochi casi si riesce a ottenere con mezz'ora di esercizi. Va anche detto che più il giocatore è "inesperto" più è facile farlo lavorare sull'Immedesimazione, perché ho notato che i giocatori di live italiani più "esperti" si formano una sorta di "pregiudizio anti-immedesimativo" ("E' un gioco, quindi non potrò mai immedesimarmi") che è molto difficile da rimuovere. Mi dicono che coi giocatori di live "esperti" britannici e americani è molto peggio: magra consolazione. ^_^