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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction

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Matteo Suppo:

--- Citazione ---Ecco, si potrebbe dire che per giocarlo in modo completamente parpuziante, si deve fare almeno lo stesso sforzo che stiamo facendo qui per mostrare come si può giocarlo non parpuziante.
--- Termina citazione ---

Purtroppo è vero. Stasera faccio il master di d&d4 a persone di gentechegioca e mi sto facendo un sacco di problemi per cercare di non fare venire fuori una esperienza parpuziante. E non è facile.

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]Il mio master attuale, purtroppo, la pensa in maniera molto diversa da me:http://succubushall.wordpress.com/2009/08/28/so-far-so-good/
--- Termina citazione ---


Ma non era il blog del master di Hasimir? Giocate assieme o prendo cantonate?

Dai, su, un uccellino mi dice che le cose stanno per cambiare, almeno potenzialmente :-P

Kagura:
Sicuramente in mancanza di regole precise si finisce nel classico "buon senso" e "sperare nel master", a meno che non mi siano sfuggite delle regole più precise (il che é possibile, i manuali base li ho letti solo una volta :P).
La filosofia generale lo permetterebbe e incoraggerebbe (mi sembra di ricordare l'esistenza di un trafiletto, sulla DMG, sul master che può accettare suggerimenti sull'ambiente) ma finché si resta nei consigli si ha anche piena facoltà di cassarli in pieno...

[chiedo scusa a tutti, mi sono accorto ora che sono indietro di due pagine, con la discussione]

Niccolò:

--- Citazione ---[cite]Autore: triex[/cite]Purtroppo è vero. Stasera faccio il master di d&d4 a persone di gentechegioca e mi sto facendo un sacco di problemi per cercare di non fare venire fuori una esperienza parpuziante. E non è facile.
--- Termina citazione ---


allora attento: stai per giocare a dnd4, non a cani nella vigna. non temere il "railroading" come male assoluto, la cura potrebbe essere peggiore del male :)

i contributi di colore migliorano di brutto l'esperienza di gioco. quelli di "contenuto" devono essere mirati allo step-on-up.

Paolo "Ermy" Davolio:
L'esempio dell'aracnofobia mi piace. Proviamo a seguire questa linea di pensiero:

in Agon puoi fare eroi aracnofobi? ...mettiamo di sì, come colore. Quando ne hai fatto uno, esiste una meccanica che lo codifica? ...semplicemente, no. E perchè? Perchè sei li per giocare degli eroi della mitologia greca, con tutte le loro pomposità e le loro invincibilità... Essere o meno aracnofobi, non è rilevante all'interno del gioco, perchè non è funzionale ai fini di ciò che il gioco vuole fare.

E in D&D 4a? Cosa vuole fare quel gioco? I giocatori manovrano un gruppo di eroi nel più classico stile high-fantasy che vanno a far vedere al signore dell'oscurità di turno quanto sono capaci di fare male, e vincere. L'aracnofobia, o simili difetti del personaggio, qui c'entrano poco.

Morale della storia?
L'aracnofobia, anche se fa parte della fiction come color, non ha nessuna meccanica che la supporta, perchè non è parte dei modi che i designer vogliono incoraggiare per influenzare la fiction in questo gioco.

Noi fin adesso abbiamo preso in considerazione alcuni punti di contatto fiction-meccaniche, come le SkCh, il danno improvvisato e il modificare il campo di battaglia, che riguardano direttamente ciò per cui il gioco è fatto per fare: affrontare sfide in gruppo. L'aracnofobia come difetto dei personaggi, in D&D 4a, non c'entrerebbe proprio una mazza.

Anzi ringrazio i primi che hanno fatto quest'esempio e che ne hanno discusso più sopra, è uno spunto di riflessione interessante.

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