Eccomi qua con qualche commento.
[cite]Autore: triex[/cite]A detta di tutti i coinvolti si è trattato di una istanza piuttosto leggera del gioco. Io mi fido, non avendo altre esperienze, ma se non avessi sentito prima le loro opinioni non sarei stato dello stesso parere.
Eravate evidentemente tutti molto concentrati nel familiarizzarvi con le peculiari tecniche del gioco. Io me ne rendevo conto proprio perchè le conoscevo già e vedevo che dovevate "pensarci" prima di introdurre un flashback o un flashforward o usare un’altra feature del sistema.
Sono straconvinta che, giocandolo una seconda volta, sareste tutti più disinvolti e risultereste più brillanti dal punto di vista creativo, proprio perchè tecniche e regole sarebbero già interiorizzate e potreste concentrarvi su altro.
Non è un gioco difficile ma nemmeno banale: offre ampio margine per impratichirsi e giocarlo meglio. Magari provateci

E sì, confermo che si può fare una roba anche più intensa di così. La sessione della INC menzionata da Korin (era Upgrade, Mattia, non Dubbio

) secondo me lo è stata. E scommeto quello che vuoi che si può spingere ancora di più sull'approfondimento.
[cite]Autore: triex[/cite]Due parole sulla gelosia: Non conoscevo e non posso dire di conoscere Alexandra, che interpretava mia moglie, e la gelosia non era ovviamente legata a nessun sentimento reale. Tuttavia c'era, credo che si chiami "transfer" in psicologia ma non è questo il punto.
[cite]Autore: triex[/cite]E soprattutto l'ultima cosa mi ha davvero colpito come un pugno. Lo stesso pugno che ho quasi tirato al maledetto bagnino che si è pure avvicinato a sfottere. Non è stata una cosa premeditata.
Tutto questo discorso di Matteo mi fa tornare in mente di prepotenza una replica di The Upgrade! che ho giocato circa una settimano dopo quella della GnoccoCon. Abbiamo giocato durante una riunione informale di “improvvisatori” (persone che frequentano/tengono corsi di improvvisazione a vari levelli di espertitudine).
Eravamo in spiaggia con persone appena incontrate o che conoscevamo non benissimo (nel senso che avevamo condiviso al massimo delle lezioni. La persona che conoscevamo meglio era Valerio (il tuo amico bagnino della Gnocco) che è stato uno dei più fomentati nel convincere i presenti a dedicare una parte del pomeriggio al gioco (e anzi, se passa di qui e dice la sua mi fa contenta).
Sorprendentemente, è stata una sessione molto deludente.
Dico sorprendentemente perché, sulla carta, io mi aspettavo scintille dal mettere Upgrade in mano a gente abituata a stare sul palco, a esprimere emozioni, a essere spiritosa e a mandare avanti storie.
Invece, complice forse l’atmosfera complessiva un po’ svaccata del pomeriggio riminese, quasi tutti hanno preso la cosa non troppo sul serio. Il risultato è stato che i giocatori si sono appoggiati a tecniche consolidate da palcoscenico, hanno creato gag e situazioni assurde ma non ci hanno messo nemmeno un briciolo di cuore.
Ciò ha reso il gioco di una pallosità insostenibile.
Dico davvero, mi sono stupita io stessa. Vedere quella successione di gag, anche se strappavano la momentanea risata era infinitamente più noioso che seguire la storia che avete creato voi alla Gnocco, perchè, come evidenziano anche i vostri Actual Play, voi ci avete messo il cuore. Magari non eravate tutti animali da palcoscenico, ma la vostra partecipazione era appassionante per chi assisteva alle scene che rappresentavate.
E’ vero i personaggi di Upgrade non sono persone favolose. Probabilmente, se li incontrassimo nella realtà, non diventerebbero i nostri migliori amici. Sono persone normali, perfino un po’ mediocri, una credibile fauna da reality.
Però sono persone che possiamo capire. Possiamo davvero “metterci nei loro panni” per qualche ora e, nel momento in cui capiamo le loro ragioni, vediamo dal loro punto di vista, non possiamo evitare una certa partecipazione. Evidentemente chi assiste al gioco percepisce e risponde partecipando a sua volta.
Di contro se un personaggio viene rappresentato con ottima “tecnica” ma senza partecipazione la cosa è percepibile e genera indifferenza. Ok, ci faremo una risata, ma a spese del personaggio, non certo "con" lui.
Situazioni simili a quella riminese mi sono capitate un paio di volte quando ho fatto giocare giochi Jeep a giocatori di live navigatissimi. Certo, erano istrionici, disinvolti, espressivi ma, mentre li dirigevo in Dubbio, non mi importava nulla dei loro personaggi... E ci metto la mano sul fuoco che queste persone non si sono divertite più di tanto giocando.
A questo punto mi chiedo, è la troppa padronanza tecnica a essere un ostacolo? Il fatto di sentirsi “già imparati” come i leggendari bravi master che devono scornarsi per un po’ con i giochi dirty hippie indie prima di venirne a capo?
E comunque, ancora una volta, vedo che il signor Johnstone aveva proprio capito tutto e questa esperienza mi fa comprendere meglio il suo discorso...
[cite]Autore: triex[/cite]E mi spaventa la cosa che Dubbio sia molto peggio di The Upgrade. Ne sono terrorizzato. Un gioco che ti abbassa la guardia e poi ti colpisce duro... personalmente ho paura di quello che potrei provare.
E’ un effetto che fa a molti. Credo che bisogni essere nella giusta disposizione d'animo per giocarlo divertendosi. Non tutti ci si trovano.
[cite]Autore: adam[/cite]caro, ti piace il mio nuovo completino sexy? - Cos... Cosa? Questo pigiama?).
Mitico XD
[cite]Autore: adam[/cite]
Claudia innanzi tutto per aver avuto il coraggio di interpretare una ragazza il cui scopo era sedurre il mio pg. Davvero °L° altro che affrontare i propri demoni.
Lol! E’ stato facile. Mentre mi immaginavo il personaggio di Roberta, mi è stato chiaro che voleva ASSOLUTAMENTE vivere una storia romantica davanti alle telecamere e, nello speed dating, le sei apparso subito il candidato perfetto. Apparentemente così remissivo e manipolabile!

[cite]Autore: adam[/cite]
Valerio e Alexandra mi hanno fatto morire dalle risate
ma soprattutto, mi ha interessato didatticamente la naturalezza con la quale giocavano i loro personaggi, come una seconda pelle.
Anche secondo me sono stati molto bravi ma in particolare con Valerio secondo me abbiamo avuto il meglio dei due mondi: una persona con una certa padronanza delle tecniche che gli consentiva di essere molto espressivo e, giocando con partecipazione, aveva qualcosa da esprimere (malgrado il personaggio molto sopra le righe).
E questo non fa che rendere più frustrante la sensazione di occasione mancata della replica riminese -___-
[cite]Autore: adam[/cite]
Questa giocata mi ha fatto innamorare di questa roba. Io avevo assistito solo ad una demo di dubbio a lucca l'anno scorso (claudia forse si ricorda °L° c'era hasimir che faceva Satana il tentatore XD), ma ora che ho anche partecipato, "ho capito". E me ne sono innamorato.
Con l'inverno, le donne giocatrici tornano al nido, e le irretirò con astuzia per giocare jeepform fino alla prossima stagione degli amori, quando partiranno nuovamente per accoppiarsi...
Ma LOOOL XD
Comunque chiedo scusa se non ti avevo riconosciuto e... sì, a Lucca giocatrici e registe erano concordi nel ritenere le tentazioni di Hasimir molto “tentatrici”

[cite]Autore: Aetius[/cite]Non saranno MAI il totale della nostra personalità, ma qualcosa di noi ci sarà sempre e comunque. Sono giochi fatti così.
Sottoscrivo totalmente questo commento di Ezio sui personaggi di Upgrade e Dubbio.
Come pure il suo commento sull'interpretazione di Triex/Mauro.
[cite]Autore: Aetius[/cite]Di mio posso assicurarti che noioso non lo eri di sicuro. Passivo, si, quasi certamente, ma noioso... oh signore, no. Senza di te la storia sarebbe stata tutta diversa, sarebbe stata sicuramente peggiore. In quei giochi i personaggi vengono definiti (anche) da come si relazionano agli altri, e tu non hai fatto altro che portare in gioco un "tipo caratteriale" valido come ogni altro, che offriva "sponde" per giocare tanto quanto gli altri, se non di più.
L'esuberanza del bagnino romagnolo sarebbe stata nulla senza il contraltare nel nostro timido Mauro ;-) .
Tutto verissimo.