Ultimamente è entrata in atto nelle discussioni da forum una nuova tecnica piuttosto efficace per rispondere ad alcune critiche, su regola zero e sul fatto che regola zero significhi giochi tutti uguali. La negazione. Ora tutti negano di usarla e di averla mai usata e tutti affermano che dunque niente parpuzio e niente sistema zero.
Allora ho preso un forum a caso che fosse aperto nel 2005 ,me lo sono spulciato e ho trovato in tempi non sospetti un sacco di dichiarazioni che affermavano quanto sopra, ma non erano negate subito dopo, in quanto sono dette come esperienza personale e condivise da molti.
Ecco a voi la carrellata di quote, dove tutto quello che oggi viene negato, prima veniva espresso.
Buona lettura!
cominciamo con l'apoteosi del sistemza zero!
Guarda sono daccordotranne sul fatto che sia obbligatorio conoscere amenadito le meccaniche del gioco. Se le conosci sei solo più avvantaggiato perchè hai un sistema pronto per sbrogliare le situazioni che si creano appigliandoti al regolamento. se in quel momento non ti ricordi il regolamento precisamnete e non vuoi interrempore per cercare te la puoi sbrigare lo stesso se hai un minimo di elasticità e capacità di masterizzare (non ho detto di masterizzare a caso bada bene) e spesso risolvi le situazioni anche meglio che avendo seguido pedissequamente il manuale. Saper masterizzare è saper sopratutto narrare la storia e far "vivere" le azioni che i pg vogliono farle coordinandole in modo coerente. I regolamenti ripeto sono dei grossi aiuti per il DM tutto li... come ogni manuale riporta... le regole sono fatte per aiutare il DM che è libero di usarle come vuole per il divertimento dei suoi amici suo e la riuscita del gioco.
esiste sempre la sana regola "posso fare questo?" "tira un dado e dimmi il risultato" e poi decido io non guardando le regole
Io credo che più che conoscere le meccaniche a memoria devi capirle ad un certo livello... ....una volta che sei "entrato" bene in un sistema spesso sei nella contindizione di improvvisare HR per coprire situazioni non previste dal manuale, che funzionano anche meglio delle "regole base"....
Ora...di quelle giovani leve...quanti pensate raggiungano una "maturità" a lvl di gdr, intendendo anche il fatto di applicare la regola d'oro: "L'unica regola è che non ci sono regole"?
Anche perché io sono convinto che, oltre ai "veterani dell'interpretazione" che pare aiutino poco i neofiti, il problema principale stia nei neofiti che inglobano gli altri. Puoi giocare d'interpretazione in un gruppo dove tutti stroncano i tuoi tentativi dicendo "Zitto e tira" ogni volta? No. Colpa del giocatore che é PP perché ci sono i manuali che gli controllano la mente e gioca a Pokémon nel tempo libero? Diamine, no.
Nel manuale[vampiri masquerade ndZero] è espressamente citata la regola d'oro: il master ha sempre ragione su tutto anche sul tiro dei dadi. Se leggi tutti i manuali sono ricchissimi di regole eppure queste non appesantiscono minimanente se si ha un narratore all'altezza.
Volendo proprio scriverne 3...[di regole per giocare ndZero]
1) Non prenderti sul serio
2) Divertiti (e fai divertire gli altri)
3) il Master ha sempre ragione
E nel 2005 troviamo una Definizione antisignana di tradizionale?
Solitamente c'è un master e dei giocatori. Il master inventa o
s'ispira ad un mondo e racconterà come il mondo agisce e reagisce sia
autonomamente che per reazione alle azioni che compieranno i personaggi
dei giocatori.
La prima richiesta di actual play a riguardo di una buona storia
Ok tutte belle parole, ma qualcuno ha un esempio pratico e concreto, insomma una esperienza personale ?
la risposta ovviamente non cambia...
non credo si possa fare più di tanto...
prime rivolte contro il railroading
posso fare un esempio al contrario? una campagna che per me è diventata noiosa: quando il master ha deciso il mio destino, lasciandomi da seguire una strada segnata, con la consapevoleza che se anche avessi inventato l'azione più assurda non avrebbe influito sul futuro del mio personaggio.
ilusionismo o partecipazionsimo? Sembra piacere, lo ammetto
o ho un master che sa già cosa dovrebbe accadere in un certo punto, ma non lascia filtrare la benchè minima informazione e sa adattarsi alle nostre scelte. Anzi spesso ci stupisce perchè sembra che le nostre sclete, volte ad evitare proprio un certo evento, in realtà abbiano fatto precipitare la situazione verso quel punto critico
ma di master poco bravi ce ne sono parecchi...
L' errore più comune fra i DM è rendere più forte degli altri un giocatore rompiscatole e gasato, che arriva a schiavizzare gli altri e a umiliarli, facendogli perdere la voglia di giocare.
e se lasci libertà ai giocatori di farsi i pg come gli pare..
TUTTAVIA... la conseguenza qual é? che se ne approfittano.
Devi educare i GIOCATORI!
ma le cose le riprende in mano facilmente il bravo master
: Siete di fronte a un fiume e davanti a voi c'é un ponte pericolante con sopra 10 orchi di guardia che non vi hanno ancora visti. Cosa fate?
G: Allora, io mi muovo silenziosamente e cerco un guado più a valle...
M: Non ne trovi.
G: Allora torno indietro e ne cerco uno più a monte...
M: Nemmeno a monte ce ne sono.
G: Neanche che ne so... se vado avanti per 2 Km?
M: No.
G: E per 20 (il suo sguardo é sospettoso)
M: No.
G: O.K., allora prendo l'anello del volo dalla borsa da cintura e lo uso per passare dall'altra parte.
M: No, allora, quando provi a volare ti rendi conto che c'é troppo vento perché tu riesca a controllare il volo e DECIDI che non é il caso.
G: (incredulo) IO decido? (indicandosi)
M: Si, cioé, il tuo personaggio CAPISCE che non é il caso.
G: (sbuffa) Allora risalgo il fiume per diciamo un oretta e cerco un posto in cui la corrente é meno forte. Poi mi butto in acqua e cerco di raggiungere il bordo opposto.
M: Cammini per due ore, ma non c'é nessun punto in cui la corrente é meno forte. Cosa fai, torni indietro?
G: (rassegnato) Guarda...non so perché, ma mi sa che provo ad attraversare il ponte...

questa fa paccare!
altre regole da seguire!
quando il master, in un gesto di infinità bontà, fa cessare l'esistenza inutile del tuo povero personaggio, non dirgli "guarda che il mio pg non è morto, da dove l'hai presa sta regola?"
anche sotto forma di comandamenti
1)Non contraddire il tuo Master.
e di bugiardino dei farmaci
Discutere con il master è altamente nocivo: "Non gioca contro di voi"
Mi fermo qua e siamo solo al 2005 e a sei discussioni lette frettolosamente
Concludo con questa frase, scritta da uno degli utenti che all'epoca era considerato nella community che sto analizzando un esperto, uno "che ne sapeva", un utente per il quale io stesso lurkavo quel forum per sapere il suo parere sui vari argomenti.
Ed ecco cosa scrisse
la vera soluzione è AVERE LE PALLE: avere le palle di dire "no, ti attacchi, se vuoi fare il mezzo troll monaco psion cercati un altro DM", avere le palle di dire "io sono un arbitro e un narratore, IO LO SONO, non i manuali".
questo, applicato a qualunque gdR, ci farà scoprire che alla fine tutto è uguale, cambia solo il tipo di dado che lanci, e il fatto che lanci palle di fuoco o spari con un fucile a pompa.
Immaginate strali di critiche, gente che si straccia per negare? Sbagliato. Tutti d'accordo perchè è così. All'epoca non c'era niente da negare, non c'era nessuno che la usasse come scalpello per smontare e analizzare i giochi. Quindi, nel 2005 era normale cpensarla così.
Questo per dire una semplice cosa
Prima di tutto è ovvio che ognuno è libero di cambiare idea quando vuole e sono sicuro che molti magari non si riconosceranno più in certe frasi, come succede a me con miei vecchi post. Tuttavia non è un mistero che è sempre stato considerato naturale, normale usare la regola zero, considerare sbagliato un modo di giocare diverso dal proprio e soprattutto che il modo di giocare giusto era uno perchè alla fine è tutto uguale, cambia solo il dado che lanci.
Qualcuno lo pensava, almeno allora
Ora questo è oggetto di forte critica che qualcuno può non condividere. Ma non ditemi che NON l'avete mai fatto, che nessuno lo ha mai fatto perchè lì, sepolti ma non cancellati dal tempo e dalla cache di google, ci sono i quote che dimostrano che almeno una volta qualcuno l'ha fatto.
Grazie.