[cite]Autore: Eishiro[/cite][p]in pratica il conflitto esiste se qualcuno o qualcosa vuole che il personaggio non riesca nel suo interesse, nel caso non esista questo qualcuno o qualcosa si procede senza nessun tiro[/p][p]nel task invece indipendentemente dal fatto che qualcuno voglio o meno opporsi si tira per la risoluzione dell'azione[/p]
Ma visto che per la definizione, come tu stesso dici, a opporsi può essere un qualcosa, questo qualcosa può essere la cinta muraria; ora, perché la CD non può essere l'opposizione della cinta muraria, in D&D? Se in D&D si tira per ogni tentativo a prescindere dagli interessi, per quello? Se non si tira per ogni tentativo (dovrei controllare sui manuali...), per cosa?
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Sto cercando di capire da diversi post dov'è il problema
Semplice: scalare una cinta muraria in D&D è azione e non conflitto; per i motivi detti, non capisco perché.
Combattere in D&D è conflitto e non azione; per i motivi detti, non capisco perché.
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Prima consideri la stessa situazione nella fiction, e la vedi identica, poi vedi che viene trattata diversamente nei due giochi, ma non capisci perchè, anche se la risposta è ovvia: sono giochi diversi
Non mi chiedo perché viene trattata diversamente, mi chiedo perché un trattamento è conflitto e l'altro no.
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]assolutamente no, quando mai una cinta muraria ha una volontà sua?
Per quello ho usato le virgolette; ma, prendendo dalla definizione che tu hai riportato,
When using this Technique, inanimate objects are conceived to have "interests" at odds with the character, if necessary. Il "non vuole" era riferito a quel
inanimate objects are conceived to have "interests".
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Prima di tutto, "scalare la cinta muraria" non è un conflitto nè in AiPS nè in D&D. Siamo nel piano della fiction. Una scala non ti combatte. Rileggi con attenzione il post numero 23 in questo thread, c'è già la risposta: il conflitto non è con la cinta muraria
A leggere la definizione, il conflitto di interessi può essere tra un personaggio e tra un oggetto, e a quello io mi rifacevo; se non può, allora non capisco perché la definizione parli di oggetti che hanno "interessi" in contrasto con quelli dei personaggi.
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]No. In D&D, essendo un sistema a task resolution, si tira qualcosa per determinare se scala la parete. In AiPS la scala e basta, senza tirare niente
Dipende: se c'è un conflitto di interessi, si "tirerebbe" per scalarla anche in AiPS; quindi si torna alla mia domanda: se in D&D non si tira per ogni scalata, ma solo per quelle rilevanti, è a conflitti?
Inoltre, mi resta il dubbio su come mai il combattimento sia un conflitto: come detto nel mio scorso messaggio, mi sembra decisamente focalizzarsi sulle capacità del personaggio (destrezza, forza, capacità con le armi, ecc.), sul tempo lineare (iniziativa), ecc., cose che, definizione alla mano, caratterizzano una risoluzione ad azioni (
A Technique in which the Resolution mechanisms of play focus on within-game cause, in linear in-game time, in terms of whether the acting character is competent to perform a task).
Altro dubbio (mi riferisco sempre al mio scorso messaggio): ipotizzando che in D&D sia risoluzione ad azioni perché si deve tirare per ogni tentativo (ipotesi anche questa), nei singoli casi in cui il tiro corrisponde effettivamente a un contrasto di interessi non si prefigurerebbe un conflitto?