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La mattina successiva decidono di andare a cercare il padre di Clea, per poi passare dai Parson, che attendono per pranzo anche il sovrintendente, visto che stanno offrendo a tutti i lavoratori che hanno contribuito alla ristrutturazione del vecchio campanile.
Descrivo senza dilungarmi troppo di come trovano il cadavere di fratello Cyrus, semidivorato da animali selvatici, ma perfettamente riconoscibile (e si riconosce anche come è stato ucciso). Decidono quindi di andare a parlare con il sovrintendente, ma senza far sapere nulla a Clea, almeno per ora.
I cani arrivano durante la preparazione, il vecchio Archibald li guarda serio e austero, ma Nathaniel gli trotta incontro tenendo la mano della sua mogliettina (costantemente una spanna dietro di lui).
Loro vogliono parlarci separatamente e sono costretti ad un conflitto, visto che Nathaniel non vuole assolutamente che si parli con la moglie in sua assenza (e vorrei ben dire, con quel che ha fatto).
È ben istruito e cita il libro della vita, parlando di doveri coniugali, solidità del matrimonio, assenza di segreti tra coniugi ecc ecc. Isaac si impunta e in seguito ad una azione di forza (separare direttamente le mani dei due) Clea scoppia in un pianto inspiegabile e scappa verso il bosco, seguita da Derrick.
Ci giochiamo prima la scena di loro, con Clea che si rifiuta di parlare in qualsiasi modo di Nathaniel e Cornelius (e si intuisce chiaramente il suo stato confusionale, causato in parte dall’intervento del sovrintendente). Thomas è convinto che il figlio sia di Cornelius, e io mi godo il cambiamento di espressione di entrambi i giocatori quando Clea in lacrime confessa la verità.
(Da notare…credo di iniziare a capire quando fare conflitti significativi: Clea appena terminato il conflitto “non parlerà di Cornelius e Nathaniel” ne apre uno successivo con posta “fratello Derrick promette di non fare del male a Cornelius”…dopo un paio rilanci mi rendo conto che non ho abbastanza argomentazioni per fare rilanci significativi, quindi lascio la posta direttamente...infondo quella poverina moriva dalla voglia di sfogarsi con qualcuno).
Lascio che Daniele scopra della violenza tramite il conflitto di Thomas (adoro il metagame! =D ).
Mentre con il personaggio di Thomas calzo la mano sull’aspetto “familiare” del problema con il personaggio di Daniele mi dedico a questioni più cruente. Quando lui approfondisce e fa domande a Nathaniel riguardo la scomparsa di Cyrus questi gli dice chiaramente dei suoi dubbi su Cornelius. Questi dubbi sono effettivamente molto diffusi in città, in quanto l’infanzia di Cornelius desta svariate preoccupazioni. Nathaniel invoca spesso una soluzione di forza, accusando i cani di essere troppo indulgenti con farabutti come Cornelius. Daniele non sembra mai toccato dalla questione (a differenza di Thomas, che sembrava in qualche modo “sentire” alcuni miei rilanci bastardi), ma devo ammettere che in questa città non ha mai (MAI) usato violenza di qualche tipo. Mi aspettavo sparasse, invece mantiene i conflitti su un verbale/fisico, senza neanche arrivare a lotta (da qui la sua decisione, per me davvero inattesa, di ridurre la relazione con “Violenza” come conseguenza del fallout di riflessione).
Ci sono un paio di conflitti per impedire a Nathaniel di raggiungere Clea, ma ormai la frittata è fatta, e quando questi raggiunge la moglie fratello Derrick gli si pone davanti, facendogli capire che ha scoperto tutto (“non benediremo la vostra unione….diciamo che il matrimonio va consumato dopo la cerimonia…” il tratto Lingua Biforcuta si addice a Thomas ^_^).
Pensano se sia il caso di rendere la cosa pubblica, ma si rendono conto che in molti già sanno (una parte della famiglia e il sovrintendente, quanto meno). Optano quindi per lasciare andare Nathaniel e Clea, facendoli tornare alla magione dei Parson, per andare finalmente a fare due chiacchiere con Cornelius…che trovano a caccia nel bosco.
I membri della sua famiglia (la sua famiglia adottiva) non se la passano molto bene; non sono mai stati benestanti e dopo che Cornelius è stato licenziato sicuramente lo sono di meno. Provano molta compassione per il figlio e sentono lo stesso bisogno di riscatto che sente lui.
Non hanno difficoltà a dire ai cani che troveranno Cornelius a caccia nel bosco ed è la che si confrontano.
Cornelius si sta preparando per fare giustizia, ammettendo candidamente che ha intenzione di uccidere Nathaniel, suo padre e il sovrintendente, come ha fatto con Cyrus.
Per me Cornelius è l’altra faccia del personaggio di Daniele, è il simbolo stesso del suo credo “le cose si risolvono con la violenza”, ma rappresenta notevoli elementi di appiglio anche per il personaggio di Thomas, che sicuramente avrà immaginato quanti casi come questo possa aver generato la sua famiglia, nonostante le migliori intenzioni.
La posta è “Cornelius non prende iniziative violente per i prossimi tre giorni”… dopo pochi rilanci Thomas molla la posta (un po’ per sfortuna con i dadi, un po’ credo anche per empatia verso il personaggio)…Daniele tiene un pò più a lungo, ma di fronte ad un rilancio come “Verrai anche tu, vero fratello Isaac? Anche tu mi aiuterai a fare giustizia come dettatomi da nostro signore!!” si rende conto di non poter parare e molla la posta (per la prima volta sono riuscito a fare un rilancio che lui reputasse sconveniente da accusare…o almeno è per questo che credo abbia mollato la posta (sarebbe una gran bella soddisfazione).
Termina la scena con Isaac che si zittisce e distoglie lo sguardo, mentre Cornelius si allontana verso la città, dando ai cani le spalle…
È tardi e decidiamo di chiudere la prima metà della giocata.
Ho adorato il commento di Thomas “se non volesse uccidere tutti sarei dalla parte di Cornelius….e devo ammettere che anche se li ammazzasse un po’ gli darei ragione…”. Musica per le mie orecchie.
Riprendiamo quattro giorni dopo. Non abbiamo difficoltà a ricordare la storia, se non altro nei suoi dettagli fondamentali, ma la partenza è un pò stentata per un dettaglio:
C'è un piccolo malinteso iniziale su come sono avvenuti davvero gli ultimi eventi. Nella volta precedente io avevo descritto Cornelius mentre cacciava un cervo (poco prima dell'arrivo dei Cani), cercando qualcosa per la sua famiglia prima di andare a fare "giustizia", ma in seguito al conflitto (e alla scoperta che avevano lasciato Nathaniel umiliato insieme a Clea...con possibilità di ritorsione) ho pensato fosse sensato che Cornelius se ne fregasse di cervi e pranzi e si dirigesse il più in fretta possibile dai Parson. Eppure non so perché ho avuto difficoltà a comunicarlo. Thomas pensava che Cornelius se ne fosse andato tranquillo col cervo in spalla (cosa che poi ho smentito pienamente), ma la partenza della seconda giocata è stata leggermente stentata...cosa che comunque si è sistemata in fretta con un piccolo chiarimento.
Cornelius ha un leggero vantaggio su di loro, che si dirigono verso la città insieme al suo padre adottivo, ma per quando arrivano ai confini della magione dei Parson sentono uno sparo (ora che ci penso, forse, la mia difficoltà precedente nel descrivere le azioni di Cornelius ad inizio giocata è derivata proprio da questa scena alla quale credo di aver "puntato", ultimi residui di parpuziosità nel mio animo). Nel cortile della magione, interrompendo il pranzo, Cornelius ha trascinato il capofamiglia Parson e gli ha sparato alla testa, e ora sta puntando la pistola contro Nathaniel, inginocchiata sotto di lui che supplica pietà.
Daniele dichiara che il suo personaggio sta in disparte, mentre Thomas cerca il sovrintendente tra i pochi presenti rimasti, e lo trova. Mentre Cornelius ringhia qualche parola a Nathaniel (e Clea è in shock ben lontana da loro) Fratello Derrick (Thomas) prende il sovrintendente a forza e lo trascina vicino a Cornelius, che si dichiara felice di avere i cani dalla sua parte, detto questo decide finalmente di giustiziarli, ma i cani non sono d’accordo.
Il conflitto sulla vita inizia in fisico, con Cornelius che punta la pistola, ma Derrick gli si posiziona davanti e con il suo fucile punta su Clea e bluffando gli intima di abbassare l’arma. Cornelius esclama che la vita di quel verme di Nathaniel non vale la vita di Clea, ne tantomeno la sua morte, quindi abbassa la posta per dichiarare un conflitto successivo: “i cani saranno dalla sua parte e puniranno Nathaniel severamente” questo conflitto è duro e lo stregone ha un’ottima mano… e infatti vince. Lascia ai cani il giudizio, limitandosi ad andare verso Clea, abbracciandola e consolandola.
Ora è il momento in cui tutti i nodi vengono al pettine. Il sovrintendente sostiene di aver agito per il meglio della comunità (peccato non sia un suo compito….ma i giocatori non sembrano ricordarlo), e si pente soltanto di aver ricevuto un pagamento, poiché avrebbe agito allo stesso modo anche senza. I cani dopo essersi accertati della guarigione della giovane moglie Margareth lo spediranno a Bridal Falls per spiegare agli anziani la sua posizione. E nomineranno il padre di Cornelius nuovo sovrintendente, fin quando lui se la sentirà di esserlo.
Dopo che il sovrintendente ha spiegato che i Parson sono importanti per il ramo fratello Derrick dichiara che tutte le loro proprietà saranno requisite, cosa che scatena le ire di Nathaniel, che viene presto acquietato con un paio di parole brute di Isaac e un sonoro cazzotto in bocca da parte di Derrick (l’unica violenza è stata da parte del personaggio di Thomas, ne sono rimasto colpito…e quando ha dato un cazzotto in bocca a Nathaniel gli avrei fatto un applauso).
Sarà il fratello maggiore dei Parson, Vincent Parson, a esporre i suoi dubbi sulla sentenza, dicendo che è ingiusto che tutta la famiglia paghi per le colpe di pochi. Chiede egli stesso che Nathaniel sia scacciato e i cani acconsentono, privando Nathaniel del suo cognome (sbattezzandolo, insomma) e cacciandolo dalla città.
Stabiliranno poi che un decimo delle risorse dei Parson serviranno per risarcire Clea e la sua famiglia.
Ordineranno poi a Cornelius e Clea di lasciare il ramo, dirigendosi in zone dove non sono conosciuti, in modo da evitare qualunque futura ritorsione, Cornelius sarà ribattezzato Archibald e sarà costretto ad accettare il piccolo (Cornelius è perfettamente d’accordo: lo avrebbe fatto in ogni caso).
In tutta quest’ultima fase Daniele è stato particolarmente zitto (non è mai un giocatore ciarliero, ma qui sembrava incapace di formulare un suo parere, limitandosi ad approvare o, più raramente, commentare le soluzioni di Thomas, senza però mettere qualcosa di davvero suo in gioco. Attenzione, non dico assolutamente che fosse disattento o distratto, la mia impressione è che fosse distante.
Detto questo: la città è stata sicuramente migliore delle precedenti e strutturarla sui personaggi dei giocatori è stato divertente ed estremamente appagante. Grazie a questo è stato per me notevolmente semplice fare rilanci appropriati, andando a toccare i temi cari di ogni personaggio, lasciando intatto il corpo della città.
Mi restano alcuni dubbi riguardo l’Influenza Demoniaca….io posso aggiungerla soltanto quando:
sto facendo un conflitto per guarire un cane
sto facendo un conflitto e non ci sono nemici specifici (4d6+influenza)
aggiungerla alla mano dello stregone durante qualsiasi momento di qualsiasi conflitto….
Giusto?? Non posso aggiungerla alla riserva di nessun png, a meno che non sia lo stregone, neanche se lo stregone lo appoggia?