Autore Topic: Teoria - Forma mentis- il master aldila di se stesso  (Letto 5819 volte)

Teoria - Forma mentis- il master aldila di se stesso
« Risposta #15 il: 2009-08-04 16:09:37 »
Forse nn ho risposto, ma lo avete fatto voi.,  :)
@renatoram
la domanda 1:
il giocatore gioca, esperisce una finzione narrativa, interpreta su un doppio livello:
Interpreta, (nel senso di attore) il suo alter ego, avatar, personaggio
interpreta (nel senso che tratta le informazioni) passategli dal master che rappresenta il feedback fisico (sensoriale) del suo personaggio
Ti ricordo che ho esplicito in quale cornice (sistema ci troviamo) nella tua sapiente e giusta domanda 3.

@Domon
Grazie.

@Aetius
Il master gioca, si gioca anche lui, ma su un livello differente, il master sa cose che gli altri non sanno, (cose pertinenti alla trama,, ovvio che anche i giocatori sanno cose che i loro avatar nn sanno, e paradossalmente gli avatar sanno cose che il giocatore nn sa!(*)) il master gioca su una prospettiva differente.

Ricordatevi che la 3 domanda situa questa divagazione all'interno della cornice sistemica  tradizionale, quindi un Arbitro che può imporre ai giocatori una sua visione del mondo.


(*)
Mi riferisco a quelle conoscenze indispensabili nel gioco, nella finzione in atto, ma che nella vita reale ignoro.

Per tornare alla domanda del topic iniziale (ma riformulata meglio)

Quanti tra coloro che postano qui, nei giochi tradizionali, hanno ricoperto il ruolo di solo giocatore? Nel tradizionale siete stati anche master?


Non parliamo della nw, li non posso starvi dietro, e di ciò che nn so non posso parlare, posso fare congetture, ma sarebbe sciocco.
« Ultima modifica: 2009-08-04 16:14:06 da Yaggo »

Teoria - Forma mentis- il master aldila di se stesso
« Risposta #16 il: 2009-08-04 16:18:21 »
Io sono stato DM in una campagna di D&D 3.x per alcuni anni, con tutti gli annessi e connessi. Poi nel mezzo ho anche giocato ad altro (ma sempre Parpuzio) come giocatore.
Oggigiorno mi piace provare tanti gdr nuovi, in alcuni ho fatto il GM (se esiste), in altri no, in altri il GM non è una singola persona.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Matteo Suppo

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Teoria - Forma mentis- il master aldila di se stesso
« Risposta #17 il: 2009-08-04 16:46:33 »
Io ho sempre fatto il master nei giochi tradizionali, sono nato master, praticamente (anche da piccolo dicevo agli altri come si giocava). Ho fatto il giocatore per brevissimi periodi, tranne che nell'ultima campagna di d&d4, dove ho portato il mio personaggio dal 3° al 7° livello.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

adam

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Teoria - Forma mentis- il master aldila di se stesso
« Risposta #18 il: 2009-08-04 16:54:10 »
sono stato giocatore il primo paio d'anni, poi sono stato sempre master perché ero sempre quello che ci si poteva impegnare di più, che conosceva meglio le regole, che aveva più tempo, che era più pratico, che aveva più fantasia... Gli ultimi anni sono stati davvero terribili :| sembravo uno zombie:

scu-scusa, tu... Tu sei un ma-master, vero? Si, sei un master; ti ho visto prima, dietro quello s-schermo! Mi fai giocare? Dai! Faccio un pe-personaggio bellissimo, che segue la storia senza problemi e non ti darà noie! Co-conosco tutti i regolamenti, quel che dici sarà legge, s-sarò il tuo schiavo, mi piegherò al più bieco railroading pur di im-immedesimarmi in un protagonista—ehi aspetta! Dove vai?! Ti prego! TI PREGO! HO BISOGNO DI FARE UN PERSONAGGIO! NON TE NE ANDARE! NOOOOO
Alessandro

Mauro

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« Risposta #19 il: 2009-08-04 16:55:00 »
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]Ricordatevi che la 3 domanda situa questa divagazione all'interno della cornice sistemica  tradizionale, quindi un Arbitro che[span style=text-decoration: underline;]può[/span]imporre ai giocatori una sua visione del mondo

Sí e no: il gioco di ruolo di James Bond, se ben ricordo del 1985, non prevede la Regola Zero, eppure è tradizionale; correggimi se sbaglio, stai situando l'ambito in quella (larghissima) fascia dei tradizionali che prevedono qella regola, giusto?

Teoria - Forma mentis- il master aldila di se stesso
« Risposta #20 il: 2009-08-04 17:30:26 »
Scusa Lorenzo ma non credo di aver capito bene di cosa vuoi parlare; prima fai questa domanda:
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]
Un giocatore che è solo giocatore, può giocare ai giochi nw? Ovvio che può. Ma lo vuole?

E' una domanda un po strana: ma io posso rapidamente risponderti che si.. lo vuole per il semplice motivo che si lascia alle spalle un gioco incoerente e che non funziona per uno che funziona. E' come dire.. chi ha una sveglia rotta vuole avere una sveglia funzionante? :-)

Poi però dici:
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]
Da qui la domanda che mi vengono sono 2:
1)Il ruolo del dm è scelto da persone che intrinsecamente trovano piacere a raccontare una storia, o c'è di più?

E non capisco onestamente cosa c'entra con il volere giocare ai new wave o meno. Qui si parla di tradizionali, giusto? Perchè pare che tu lo ribadisca più avanti nel thread. Se ho capito bene (correggimi se sbaglio) ti rispondo dicendo che nei tradizionali il ruolo del DM è scelto anche per altri motivi.. uno su tutti (nessuno lo vuole fare... e ci sarà un motivo dico io! ) :-)
Ezio ti ha linkato il post di Moreno, dove potrai vedere quanti sono effetivamente i compiti di un master: qualcuno semplicemente ama uno o l'altro aspetto, non necessariamente tutto il pacchetto.

Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]
In questa board, quanti sono i giocatori puri? (nessun ruolo se nn giocatore?) [A mio avviso forse la domanda più interessante e ricca di spunti]

Sempre (se non sbaglio) considerando l'ambito dei tradizionali, personalmente ho iniziato facendo il master oltre 20 anni fa. Nella mia "carriera" ho avuto ovviamente modo di ricoprire il "ruolo" di giocatore dei tradizionali.. ma per la maggior parte sono stato Master.
Per pura curiosità.. ma quali interessanti spunti dovrebbe suggerire una risposta a questa domanda? :-)
Nessun intento polemico.. credo di non aver proprio capito bene il tuo intento.
Lord Zero - (Domon Number 0)

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« Risposta #21 il: 2009-08-04 18:30:56 »
@mauro
Si. Nel generalizzare ho dato per scontato che nei gdr tradizionali l'elemento cosidetto regola zero, fosse appartenente  a tutti i giochi di quel lungo periodo, errore mio. Diciamo allora che intendo quei giochi dove il ruolo tra giocatori ed arbitro è  chiaramente distinguibile, in relazione al potere di modificare il gioco stesso nelle sue meccaniche, sul momento, mi si passi il termine "on the fly".
@lord zero
[non riporto le tue domande, che nascono da citazioni mie, ma rispondo a ciacuna di esse così come sono poste nel tuo post]
Alla prima domanda (benche posta in maniera leggermente differente, non tale mi pare da pregiudicarne il senso e la sua riferibilità alla tua domanda) mi è stato risposto in maniera sintetica qui.

Poi però dici....

Hai ragione non esplicitato i passaggi logici che dalla domanda superiore mi portano a queste due successive, vediamo se spiegando il perche la domanda x, mi ha fatto sorgere le domande y e z il mio pensiero ed il mio intento risulteranno più chiari.
La prime delle due domande derivate, è in efffetti inutile se non nel quadro del mio ragionamento una introduzione o presentazione della domanda successiva, io pongo una domanda in cui do per scontato, che quello che ci piace, è raccontare storie, condivise, non monologhi, ma ci piace praticare l'esercizio del pensiero immaginario. Moreno roncucci (ezio) nota come sia altri , o comunque vi siano altri elementi che fanno della figura del master, quello che è,  e molte delle vostre risposte, chiariscono come siano molti gli element (le ragioni)i che portano qualcuno a voler  (o a dover come nota adam) essere un master.

Citazione
(nessuno lo vuole fare... e ci sarà un motivo dico io! )

C'è chi ha deliberatamente scelto  quel ruolo e l'ha ricoperto per anni.

Lo spunto interessante dell'ultima domanda è, (e mi pare nn sia un caso) che tutti coloro  che hanno risposto alla domanda hanno detto che sono stati master, e non per brevi periodi, allora mi chiedo, tra me, è possibile, che l'esigenza di provare cose nuove, e la teoria che si è sviluppata su questi prodotti innovativi o se voglia mo più semplicemente "diversi" dalla vulgata del gdr tradizionale, sia emersa tra coloro i quali erano e sono i principali fautori del gioco di ruolo, avendo contribuito alla sua perpetuazione ed al loro indottrinamento, delle giovani menti dei giocatori (se nn si capisce quest'ultima frase è umoristica). Tornando alla prima domanda che a quest'ultima è collegata, l'esigenza di esperire nuove frontiere, è nata da voi (master e giocatori, o solo master) o è nata dai vostri giocatori?

Può dunque essere che l'esigenza di cambiare sistema possa non sfiorare i giocatori semplicemente perchè il giocatore chiede al gdr qualcosa di differente da quello che chiede il dm?

Rimanendo nell'ambuito del tradizionale, può dunque darsi che l'essere giocatore o master cambi in noi quello che dal gdr chiediamo, anche in virtù di un design che enfatizza la divisione di ruoli?

Moreno Roncucci

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« Risposta #22 il: 2009-08-04 18:55:42 »
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]Un giocatore che è solo giocatore, può giocare ai giochi nw? Ovvio che può. Ma lo vuole?


Esiste forse un solo giocatore al mondo?  ;-)

Come domanda, mi pare del tipo di "ma il giocatore di gdr, vuole la pizza margherita, o preferisce la capricciosa?".

Il "giocatore di gdr" non è un singolo individuo, e quindi non "vuole" assolutamente niente...  bisogna essere individui per volere qualcosa.
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Mauro

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« Risposta #23 il: 2009-08-04 19:01:07 »
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]tutti coloro  che hanno risposto alla domanda hanno detto che sono stati master, e non per brevi periodi

Io avrò arbitrato sí e no due avventure singole, prima di iniziare con Cani nella Vigna.

Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]Può dunque essere che l'esigenza di cambiare sistema possa non sfiorare i giocatori semplicemente perchè il giocatore chiede al gdr qualcosa di differente da quello che chiede il dm?

Personalmente credo che se l'esigenza di cambiare sistema non tocca è perché col tempo si è arrivati a un sistema condiviso che soddisfa (piú o meno di uno coerente, è un altro discorso); se invece questo non capita, tale esigenza può toccare sia il master (stufo del carico di lavoro), sia il giocatore (stufo di poter fare poco).

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« Risposta #24 il: 2009-08-04 22:30:48 »
Io posso solo fare un esempio concreto.

ho provato a giocare ai giochi NW con alcuni amici appassioanti di D&D.

il risultato è stato stupefacente (sono il loro DM):

i giocatori/giocatrici più passivi e spesso annoiati si sono rivelati attivi e collaborativi, anzi direi che si sono proprio "scoperti" giocatori!

due ragazzi invece, veri accaniti giocatori che detestano masterizzare e non lo nascondono si sono a dir poco scocciati non trovando stimolante l'idea di essere in prima persona a narrare le loro gesta, in pratica volevano il DM DIo volevano il videogioco/ruolo con il bonua alle armi e la certezza di non morire, insomma un vero strazio!

Se è vero che il parpuzio fa male ai DM non dimentichiamo l'effetto che può fare ai giocatori "puri"!

Infatti da quando giochiamo ad AD&D come stà scritto e io come DM mi rifiuto di fare uso delle vecchie tecniche (illusionismo ecc.) questi giocatori si stanno sempre più scocciando di D&D (ma guarda! ;))

Aimè si gioca per stare in sieme e all'idea di separare il gruppo per fare giochi più consoni tutto il gruppo ha rifiutato.

Ho provato ad alternare le giocate: D&D e NW a turno, ma non c'è verso i suddetti giocatori disertano senza pietà le sessioni NW.

al momento siamo a uno stallo.

cosa vogliodire con questo?

Che non tutti vogliono cambiare e giocare NW ci piaccia o no è un grosso cambiamento.

PS i giochi provati sono stati Aips e The Pool

Matteo Suppo

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« Risposta #25 il: 2009-08-04 22:32:55 »
E dire che è strano, perché in AIPS hai la certezza di non morire :S
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Niccolò

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« Risposta #26 il: 2009-08-05 00:25:58 »
mirkolino
per te varre TANTISSIMO la pena di leggere agon.
ma tantissimo.

Moreno Roncucci

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« Risposta #27 il: 2009-08-05 01:37:59 »
Non sperarci troppo, Domon...

Hai letto delle reazioni a AD&D giocato com'è scritto?

Ad occhio, dalla descrizione, non sono giocatori che amano il gamismo...
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« Risposta #28 il: 2009-08-05 01:38:30 »
io AGON l'ho comprato e lo sto preparando, spero proprio piaccia, in alternativa The Storming Wizards potrebbe essere una alternativa ;)

A Settembre ritorno alla carica, non mi arrendo!!! ;)

Niccolò

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« Risposta #29 il: 2009-08-05 01:40:42 »
ma adnd come è scritto fa schifo ^_^, agòn no. non è un paragone azzeccato.

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