Autore Topic: Pareri sul gioco di ruolo tradizionale  (Letto 6949 volte)

TartaRosso

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Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
« il: 2009-08-02 16:31:56 »
L'obbiettivo di questo topic è quello di conoscere il vostro atteggiamento verso il gioco di ruolo tradizionale.
Qualcuno potrebbe dirmi: Bè non è evidente? :)

In verità no. Spesso quando molti di voi si sono espressi sull'argomento su altri forum o su newsgroup, lo hanno fatto in topic pieni di flame, dove non si capisce più se si sta rispondendo al flame o si sta esprimendo la propria opinione.

Ora avendo visto che discussioni di questo genere possono moooolto failmente finire a parlare del sesso degli angeli esprimerò prima la mia opinione portando degli actual play o se non proprio actual play almeno pezzi di gioco reale.

Primo caso:
Risale al periodo in cui giocavo  GURPS 4°. Il master era un ragazzo di nome Riccardo. Lui e un'altro ragazzo di nome Ruggero si erano appassionati a rifinire il personaggio di Ruggero via mail. Ne narravano parti della storia dei momenti in cui il pg di Ruggero non era presente in gioco.
La cosa che interessa qui è che durante queste sessioni via mail sia Riccardo che Ruggero si divertivano molto ad allocare i vari punti esperienza o i punti derivanti dall'addestramenton elle varie abilità del PG di Ruggero. Poi queste nuove abilità venivano portate in gioco sia in un'ottica che a posteriori definirei step on up sia in un ottica di puro godersi il fatto di avere queste nuove abilità in gioco.
Questo aspetto l'ho definisco di "gestione risorse" come è presente in molti board game e videogiochi. Da notare che questo aspetto veniva portato in gioco durante le partite. Anche se la maggior parte della gestione risorse veniva fatta fuori gioco. Credo che se non avessero potuto portarlo in gioco, sia Ruggero che Riccardo non avrebbero avuto gusto nel fare quelle sessioni extra. Certo la mia impressione era che in parte erano filmini mentli fuori dal gioco. Ma sarei disonesto se dicessi che una buona parte di questo lavoro non veniva portata anche in gioco.

Secondo caso:
In questo gruppo giocavamo con un sistema inventato dal master (Massimo). L'ambientazione era un fantasy più o meno classico. Il  sistema era un normalissimo tradizionale. Lorenzo, uno dei giocatori, è stato parecchio tempo a discutere con Massimo di come dovev aessere fatta la sua spada (o il suo arco, ora non ricordo. Ma questo è ininfluente ai fini della discussione). Credo abbia tratto molto gusto da questa parte di "gioco" fuori dal gioco. Poi analogamente al caso precedente tutto questo è stato portato in gioco.

Terzo caso:
Una campagna di Sine Requie tutt'ora in corso, a cui io non partecipo*. Mi è stata raccontata da Marco. Il master è Lorenzo quello del caso 2. In particolare c'è un episodio che mi interessa raccontare.
Il gioco è ambientato in Russia nelle città alveare. I pg sono riusciti a scappare dalla città alveare e addentrarsi nella steppa con un mezzo di trasposto. Marco parlava di questa parte del gioco molto divertito. E' la classica parte che io chiamo "cronaca" e non storia. Una serie di eventi, spesso difficoltosi, che avvengono ai pg. Attenzione per come mi è stata raccontata, e ci credo, non è solo il gusto di affriiìontare difficoltà am piuttosto il gusto del viaggio. Ma anche il gusto di operare in un mondo completamente in mano a qualcun'altro. In questo caso il master.
Inoltre insieme al gruppo è presente anche un png bambina ricalcata su Alice dei film di Resident Evil in grado di controllare dei cyborg. Ovviamente i giocatori non conoscono nessun particolare della bambina. Intuiscono solo cosa sia. Ora questo a me appare come il classico espediente del master per il controllo della sua storia. Ma a quelli che ci stanno giocando piace e parecchio.



Veniamo allora ai commenti.
Il caso 1 e 2 sono sicuramente replicabili anche in giochi non tradizionali. Però diciamo che in questo i giochi tradizionali fanno egregiamente il loro lavoro anche grazie all'aiuto del master.
Il terzo caso cioè il gusto di vivere in un mondo creato e controllato da un'altro credo si possa dare solo nei tradizionali. In cui le decisioni sono prese dal master e solo per certi limitati aspetti dai dadi. E accanto a questo ma credo distinto, il gusto di farsi raccontare una storia da qualcuno.

Ora tutto questo per me risulta in generale piuttosto noioso. Al massimo l'idea della cronaca può risultarmi interessante per 5-6 minuti poi mi annoia. Però questi miei amici che giocano coi tradizionali ci si divertono.

Ora sono perfettamente consapevole dei limiti dei tradizionali. Non li dovete certo spiegare a me.  Dovrebbe bastare questo mio atto di amore per AiPS in particolare e per i giochi story now in generale per convincervi:

http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1099&page=1#Item_23

Ma qua mi interessava di quelli che a me sembrano aspetti positivi (anche se positivi per altri e non per me) dei gdr tradizionali.

Spesso leggendo alcuni interventi di molti frequentatori di questo forum sembra che vengano negati anche questi aspetti. Ho frainteso io? E se
non ho frainteso potreste argomentare meglio? Sinceramente se non si riesce  a discutere di questo neanche su questo forum senza cadere in flame allora non so dove se ne possa discutere.


* Per fortuna non sono costretto a toccare un tradizionale da più di 6 mesi :)
Simone Lombardo

Moreno Roncucci

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Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
« Risposta #1 il: 2009-08-02 16:49:15 »
Il giudizio sui gdr tradizionali per me non può prescindere dall'epoca di cui parliamo. Il gdr non è nato già adulto dalla fronte di Zeus, molte cose sono state scoperte ed affinate col tempo. E anche se certe cose sono state, col tempo, mostrate come cantonate terrificanti, all'epoca avevano un senso.

Inoltre, non esiste un unico "gdr tradizionale", l'idea di gdr è cambiata anch'essa col tempo. E' vero che si è giunti negli anni 90 ad una situazione asfittica praticamente di "morte del design" con il system-zero imperante con tutte le sue magagne, ma anche allora non tutti i gdr erano ridotti così.

Quindi il mio giudizio è molto articolato, diverso da gioco a gioco, e inoltre distinguerei fra i giochi e l'evoluzione dell'ambiente dei gdr in quanto tale.

Più facile il mio giudizio sulla situazione attuale. Secondo me, oggi, in pieno 2009, non ci sono più scuse per produrre giochi con roba tipo la regola zero o altro vecchiume. E io di sicuro non ho più voglia di perdere anche solo un minuto con roba simile.  Le ultime sessioni che ho giocato a gdr non aggiornati (a convention dove non erano segnalati bene) sono stati, rispetto alle sessioni regolari del mio gruppo attuale, una palla intollerabile. Avevo voglia di alzarmi ed andarmene, non li reggo veramente più.  E' come andare in macchina in autostrada con un caldo asfissiante e senza aria condizionata, muovendosi ai 13 all'ora e impiegando quindi dieci ore per fare una strada che potresti fare in un ora in un auto climatizzata o almeno con l'aria che passa dai finestrini. Non dubito che nel 1700 quei tredici chilometri all'ora sarebbero stati considerati una cosa notevole, ma adesso che si sa che si possono fare i 130, VUOI METTERTI AL PASSO CON I TEMPI E MUOVERTI???!!!!
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TartaRosso

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Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
« Risposta #2 il: 2009-08-02 17:10:04 »
Allor dal punto di vista PERSONALE concordo con la descrizione della tortura che fai del gdr tradizionale.
Però non riesco a non pensare che la cosa alla fine sia soggettiva. A qualcun'altro piace giocare così (a quanti di quelli che ci giocano poi picaccia veramente questo sarebbe un'altro discorso...magari non hanno mai provato nulla di diverso).

Però se ho capito bene il tuo discorso in particolare qui

Citazione da: Moreno

Secondo me, oggi, in pieno 2009, non ci sono più scuse per produrre giochi con roba tipo la regola zero o altro vecchiume. E io di sicuro non ho più voglia di perdere anche solo un minuto con roba simile


Vedi come qualcosa di oggettivamente superiore il gdr prodotto da the forge. E anche l'esmpio della macchina dopo mi conferma quest cosa.
Metto le mani avanti: il tuo è un parere del tutto lecito. Credo sia chiaro perchè faccio questo disclaimer ma visto che da qualche parte un'opinione del genere non è vista bene lo dico esplicitamente.

Ecco io non riesco a staccarmi dall'idea che sia una questione di gusti.

Con ciò sono anche io convinto che alcune tecniche introdotte da The Forge siano oggettivamente dei miglioramenti. Ma ritengo che per alcuna persone la struttura tradizionale del gdr, con la da me mal sopportata regola zero, vada bene.
Mi da l'impressione che l'esperienza che da ad alcuni il gdr tradizionale non sia replicabile almeno al momento con le nuove tecniche introdotte (ok non sono un pozzo di scienza però un pò di tecniche nuove le ho viste).
Insomma si devono prendere anche i difetti di un prodotto perchè ciò che gli dà questo prodotto non è replicabile da nessun altro prodotto sul mercato.
Simone Lombardo

Mattia Bulgarelli

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Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
« Risposta #3 il: 2009-08-02 17:13:05 »
Citazione
[cite]Autore: TartaRosso[/cite][p]Ma qua mi interessava di quelli che a me sembrano aspetti positivi (anche se positivi per altri e non per me) dei gdr tradizionali.[/p][p]Spesso leggendo alcuni interventi di molti frequentatori di questo forum sembra che vengano negati anche questi aspetti. Ho frainteso io?[/p]


Una mia riflessione (ok, non è mia, è nata da un'idea di un'altra persona) la trovi QUI (clicca, non morde!).

Più che altro non vedo cosa la R-0 offra che non sia fattibile anche senza (se per "design tradizionale" intendi "con R-0"). O_o;

Cioè, i GdR pre-forge (e compagnia cantante) hanno aspetti positivi, IMHO, A DISPETTO della R-0. Nulla vieta di fare giochi nuovi con gli stessi aspetti positivi (es.: Storming rispetto ai vecchi D&D), non importa se questi aspetti positivi siano oggettivi (eleganza del design) o soggettivi (che so, Story Now o Before, secondo gusto).
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

TartaRosso

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Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
« Risposta #4 il: 2009-08-02 17:26:33 »
Sì scuasate imprecisione mia. In questo caso con gioco tradizionale intendo porprio gioco con regola-zero più o meno estensivamente utilizzata.

@Korin:
Sul fatto che la regola zero non dia qualcosa in più. A me sicuramente non dà qualcosa in più :) anzi toglie. Ma ai miei amici sembra dia quello che vogliono.
Forse sono io che non riesco  a vedere come ciò che vogliono sia ottenibile in altro modo. Però al momento veramente non vedo alternativa.

Quelle partite che fanno che per me sono una palla MICIDIALE per loro  risultano divertenti. E si stanno divertendo davvero. Oppure sono molto molto bravi a simulare :) .
Simone Lombardo

Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
« Risposta #5 il: 2009-08-02 17:32:59 »
Forse ai tuoi amici piace il clima al tavolo frutto del contributo di tutti, DM compreso.
Questo può benissimo accadere ma non è merito del sistema ma del "sistema" nato al tavolo.

Come concetto di Design la regola 0 è un grave errore che va comunque eliminato, con regole apposite ma non si deve ripetere.

Oggi fare un GDR con la regola zero è insensato e deletereo.

Senza regola 0 anche vecchi giochi possono diventare un poco interessanti, soprattutto qulli precedenti al 1980!

Aimè tutti i giochi anni 90 in poi non si possono a mio avviso salvare, vedasi Vamipiri e soci in primis!!!

Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
« Risposta #6 il: 2009-08-02 17:46:26 »
Oltre a quanto detto da Moreno (che riflette anche la mia opinione) personalmente ti dico che non tocco tradizionali commerciali da oltre 10 anni (ho giocato formless e diceless per molto tempo)! E da quando gioco con i new wave non riesco proprio ad immaginare di tornare indietro. Anche se mi sforzo.. proprio non ci riesco. :-)

La regola zero oltre ai danni sociali che ha creato nel tempo, è stata devastante per l'evoluzione stessa del gdr: tanto non serviva un buon design, a che potevano servire strumenti per fare gdr, quando c'era la regola zero!

In genere i tradizionali sono sistemi brutti, a volte macchinosi (inutilmente macchinosi), spesso incoerenti e in definitiva mal progettati. Si vendono le ambientazioni .. non i sistemi di gdr.

Ne ho giocati tanti di tradizionali, ma li ho trovati tutti uguali (cambiava solo il colore), frustranti e piatti.

Aspetti positivi dei tradizionali?
Che mi hanno insegnato cosa è sbagliato! :-)
E me lo hanno insegnato molto bene!!

Aspetto positivo: immergersi nella storia del master? Ok .. a qualcuno può piacere: ma allora perchè usare un tradizionale per questo? Non si fa prima con il freeform? :-)
Ti piace gestire le risorse? Ok...Boardgame no? Ce ne sono di ottimi in circolazione... perchè complicarsi la vita?

Prendiamo ad esempio il D&D 4 ... è un boardgame con elementi di ruolo. Vuoi un gioco di combattimenti tra miniature? Ce ne sono tanti la fuori.. e molto migliori. D&D 4 nella migliore tradizione dei gdr "tradizionali" (lol) ha perseguito lo scopo di essere un nulla con una differenza: offre un sistema coerentemente brutto :-)

Ma quando si parla di gdr, per me è valido solo se mette a disposizione un sistema che aiuta il gdr e non che simula qualcosa di diverso e magari ostacola pure il gdr stesso. Fornire gli strumenti giusti per fare gdr è lo scopo dei new wave.
« Ultima modifica: 2009-08-02 17:56:59 da Lord Zero »
Lord Zero - (Domon Number 0)

Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
« Risposta #7 il: 2009-08-02 18:38:35 »
Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite][p]La regola zero oltre ai danni sociali che ha creato nel tempo[/p]

Scusa, in che senso "danni sociali"?

Moreno Roncucci

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Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
« Risposta #8 il: 2009-08-02 18:46:51 »
Citazione
[cite]Autore: TartaRosso[/cite]Vedi come qualcosa di oggettivamente superiore il gdr prodotto da the forge.


Sì, di gran lunga.  E la cosa non può essere accantonata semplicemente sotto l'aspetto di "gusti": i gusti riguardano gli OBIETTIVI che vuoi raggiungere, che appunto possono cambiare a seconda dei gusti, ma definito un obiettivo, ci sono semplicemente maniere efficaci, facili e sicure per raggiungerli, e maniere assurdamente controproducenti, dannose e farneticanti. Questa seconda cosa è oggettiva, non legata ai gusti.

Quelli che dicono che "a loro piace il gdr tradizionale" in realtà per me spesso non sanno nemmeno di cosa stanno parlando. Magari gli piace giocare storie di Ctulhu e visto che non conoscono gdr NW con Cthulhu associano Cthulhu al "tradizionale". Per me quindi non si tratta di "gusti" quanto di IGNORANZA. Non nel senso comune di sinonimo di stupidità, quanto proprio nel senso originario, parlare di cose che non si conoscono.

Infatti, se questa cappa di ignoranza (alimentata dalla disfunzionalità sociale propria dell'ambiente dei gdr tradizionali) venisse eliminata prima che il gdr "mainstream" collassi su se' stesso (cosa che non credo, ormai è troppo incancrenito), non penso che tutti quanti smetterebbero di giocare a Vampiri o D&D per mettersi a giocare a Spione: semplicemente, giocherebbero a versioni di Vampire e D&D FATTE MEGLIO, con la consapevolezza e le tecniche evolute su the Forge, e senza abbandonare minimamente tutte quelle cose che adesso considerano impossibili fuori dal gdr "tradizionale"

Altra precisazione: quando dico che i gdr prodotti su the Forge sono superiori, intendo quelli fatti tenendo veramente conto dell'evoluzione del design che lì è avvenuta, playtestati a fondo, e insomma, in generale FATTI BENE: poi una schifezza fatta da un incapace rimane una schifezza anche se posta su the Forge.

Menzione speciale infine per la regola zero: se altre cose ormai obsolete del mondo dei gdr possono essere considerate semplici anticaglie, questa è in un altra categoria.  Percitare Luke Crane:
Read this carefully before you grab your torches and pitchforks: I think the cult of the patriarchal GM is corrosive and destructive. I think it holds back the hobby and the medium from great heights. Every other game medium out there can deal with having clear cut rules and defined power/roles for the players, but we're too special to have that. I think this creates weird social dynamics and mutant power-structures that are off-putting to a lot of people.

E più avanti nello stesso thread (dopo che gli avevano fatto girare le scatole con le solite tecniche ninja alogiche:

I can't believe I'm going to do this:

Oh look, a list of facts! Please ignore! But Christ Almighty, I do not make this shit up. I daresay, I feel like the gainsayers are being deliberately obtuse, but I let's assume the best. Here's a random sampling of stuff you might have missed in your 17, 22, 4,000 years of gaming experience:

Advanced Dungeons and Dragons, Dungeon Masters Guide page 110: "You [The GM] do have every right to overrule the dice at any time if there is a particular course of events that you would like to have occur.

Golly, I wonder where the meme of the controlling GM started? Gee, I just don't know. That statement seems so reasonable. The GM always acts in the group's best interest. Always! He's my superhuman perfect daddy.

Fading Suns, 1st ed. page 209, How to Gamemaster: "Feel free to change both the rules and the setting." The text then instructs GMs to kill players with a shovel if they try to get them to follow the rules: "...those players who are going to want to follow every rule to the letter. The easiest way to deal with them is with a shovel..." Page 210 has more gems like "At least try to look like you're being fair.

Right. Completely functional rules set that requires someone to hack it on the fly according to their whim. That never causes problems. No!

Call of Cthulhu, 5th Ed. page 72: "...the keeper can determine the matter according to personal taste and local custom, without other ramification. To be fair, CoC's advice is generally pretty reasonable (it's also unsupported by actual game mechanics, but that's a discussion for another thread!).

All of the games talk about fun and fairness, enjoyment and entertainment, but then they break that cycle by granting one member of the group power over all of the other members of the group. It's classic power dynamics. Once you have roles of power and powerless, even the most reasonable and compassionate people slide into abuse.

Please ignore those facts!


Anche senza citare Crane o altri, l'ho visto succedere abbastanza volte da saperlo anch'io: la regola zero è un vero e proprio veleno per un gruppo di gioco. Trasforma quello che dovrebbe essere un gioco in una squallida manipolazione sociale. Non rovina solamente la qualità del gioco, come altre anticaglie più innocue: rovina amicizie, rovina gruppi, fa strani scherzi al cervello dei giocatori e dei GM (poi li senti parlare, e ti accorgi che fanno gli stessi discorsi di quelli che si trovano incastrati in "abusive relationships": "lo fa per il mio bene", "devo farlo per il suo bene", etc. ).  Un qualunque gruppo che la usi, anche se magari per adesso il GM si crogiola nell'idea di essere un "master bravissimo" e che il suo gruppo sia il meglio del mondo, non ha futuro. Prima o poi i nodi vengono al pettine.
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Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
« Risposta #9 il: 2009-08-02 19:00:26 »
I GDR tradizinali non sono male, ma sono fatti come sono fatti!
Se giocati con coscienza possono funzionare ancora, certamente lo si può fare solo se il gruppo ha voglia di giocarci, anche perm otivi sentimentali, non sempre si deve valutare tutto con il metro dell'efficenza.

È vero che ci sono giochi fatti meglio ma il primo amore non si scorda mai e i GDR classici sono abbastanza amorfi che possono accettare modifiche strutturali condivise dal gruppo (nn la regola 0) per poterli adattare un poco alle proprie esigenze.

Chiaramente se si gioca con istanze ben precise in mente e si vuol giocare in modo efficente i GDR classici mostrano i difetti che tutti conosciamo.

Personalmente non ho problemi a fare una partita a CoC o una mini campagna a AD&D mi diverto lo stesso con gli amici e non mi frega ne di teorie ne di altro.

Semmai diventa difficile giocare con quei giocatori e DM che certe concezioni di gioco non le hanno ancora assimilate e giocano i Classici in modo "classico" con la reg. 0 e tutto il resto. li faccio fatica lo ammetto ;)

Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
« Risposta #10 il: 2009-08-02 19:15:30 »
Più che altro TartaRosso non vedo come quelle cose belle che questi tizi fanno con i classici non si possano fare SENZA Regola 0!

Matteo Suppo

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« Risposta #11 il: 2009-08-02 20:36:52 »
Citazione
Il gusto di operare nel mondo completamente controllato da un altro


Nel gruppo di Solar System in cui sono la Story Guide IO ho disegnato la mappa del mondo, IO creo i luoghi, IO creo i png, IO creo le situazioni. E' quello che fa la Story Guide. E' questo che intendi?
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Mauro

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« Risposta #12 il: 2009-08-02 20:50:01 »
A mio parere, dal punto di vista progettuale sono oggettivamente inferiori. Questo perché da un lato ho un regolamento che applicato cosí com'è mi dà quello che si propone di dare; dall'altra ho un regolamento che, per dare quello che si propone di dare, deve essere modificato.
Mi pare innegabile che ciò che funziona senza modifiche sia stato progettato meglio, da cui la superiorità oggettiva che penso ci sia in un'ottica progettuale (ma questo non vale solo nel gioco di ruolo: dal punto di vista progettuale, è meglio un telefono che permette di telefonare appena comprato; o uno che devi modificare?). Questo non nega che ci siano gruppi che si divertono a giocarli, ma dall'ottica strettamente progettuale non cambia nulla.
Ovviamente, lo stesso, identico ragionamento si applica a ogni gioco non tradizionale che però non funzioni.
Dal punto di vista di gioco, parlarne diventa un po' complesso, perché piú che del gioco si parla della versione che ognuno ha giocato, e quindi piú che del gioco in sé degli equilibri che si sono creati all'interno del gruppo; per dire: ogni tanto gioco a Vampiri: il Requiem, ma mi rendo conto che il sistema che usiamo è Vampiri-Willy (il master). Se dico che mi diverto, mi piace il gioco o la versione che usiamo? Se dico che non mi diverto, a non divertirmi è il gioco o la versione che ne usiamo?
Inoltre, non capisco cosa possa dare la Regola Zero che un regolamento coerente non possa dare, a parte il potere totale al master di fare ciò che vuole (ma se è questo che si cerca mi pare esserci un problema di fondo precedente al regolamento): seguire la storia del master? Non c'è nessun sistema senza Regola Zero che lo permette? Vado molto a memoria, avendo letto solo The Shadow of Yesterday e parecchio tempo fa, ma il Solar System? Certo, richiede di giocare le Chiavi e di prendersi l'esperienza per averlo fatto, ma si tratta solo di giocarsi il personaggio, non nega di poter giocare una storia pre-costruita.

TartaRosso

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Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
« Risposta #13 il: 2009-08-02 20:57:09 »
Il problema è che se discuto con voi sarà facile che rinneghi quello che ho scritto prima.
Anche perchè come ho già detto (anche da altre parti) per me ormai giocare ad un gioco tradizionale è insopportabile. Molto insopportabile se c'è la regola zero. Insopportabile e basta se non c'è la regola zero :) .
Però di natura sono dubbioso quindi continuo a credere che effettivamente quando i miei amici dicono di divertirsi grazie a peculiarità precise  dei tradizionali non mentono.

Prendimo ad esempio quello che dice triex (collegato a quello che dice Cervantes).

No loro vogliono di più (o di meno dipende dai punti di vista :) ).  Vogliono che sia il gm a far reagire il mondo. Il concetto che siano i dadi (nel senso di cani nella vigna ad esempio) per loro  rende la cosa meno bella. Insomma non sto parlando di Backstory.

E allora perchè non usare un freeform in cui decide tutto il master? Perchè quando combattono vogliono delle regole. Perchè gli piace la gestione risorse.

Certo leggendovi mi viene il dubbio che stiano giocando con un sistema bacato perfino per quello che vogliono fare loro. E che non riescono a pensare di lasciarlo solo perchè orami sono affezzionati a quel sistema "sociale".
Simone Lombardo

TartaRosso

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« Risposta #14 il: 2009-08-02 20:59:51 »
@Mauro:
Non sono un grande esperto di Solar System. Ma credo che giocarlo in quel modo non sia decisamente il modo corretto secondo le regole.

Non solo probabilmente è anche difficile giocarlo in quel modo. Perchè essendo i PG delle "rock star" possono far sbarellare tranquillamente la "storia" del master. Il sistema è nato per quello.
Simone Lombardo

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