L'obbiettivo di questo topic è quello di conoscere il vostro atteggiamento verso il gioco di ruolo tradizionale.
Qualcuno potrebbe dirmi: Bè non è evidente?

In verità no. Spesso quando molti di voi si sono espressi sull'argomento su altri forum o su newsgroup, lo hanno fatto in topic pieni di flame, dove non si capisce più se si sta rispondendo al flame o si sta esprimendo la propria opinione.
Ora avendo visto che discussioni di questo genere possono moooolto failmente finire a parlare del sesso degli angeli esprimerò prima la mia opinione portando degli actual play o se non proprio actual play almeno pezzi di gioco reale.
Primo caso:
Risale al periodo in cui giocavo GURPS 4°. Il master era un ragazzo di nome Riccardo. Lui e un'altro ragazzo di nome Ruggero si erano appassionati a rifinire il personaggio di Ruggero via mail. Ne narravano parti della storia dei momenti in cui il pg di Ruggero non era presente in gioco.
La cosa che interessa qui è che durante queste sessioni via mail sia Riccardo che Ruggero si divertivano molto ad allocare i vari punti esperienza o i punti derivanti dall'addestramenton elle varie abilità del PG di Ruggero. Poi queste nuove abilità venivano portate in gioco sia in un'ottica che a posteriori definirei step on up sia in un ottica di puro godersi il fatto di avere queste nuove abilità in gioco.
Questo aspetto l'ho definisco di "gestione risorse" come è presente in molti board game e videogiochi. Da notare che questo aspetto veniva portato in gioco durante le partite. Anche se la maggior parte della gestione risorse veniva fatta fuori gioco. Credo che se non avessero potuto portarlo in gioco, sia Ruggero che Riccardo non avrebbero avuto gusto nel fare quelle sessioni extra. Certo la mia impressione era che in parte erano filmini mentli fuori dal gioco. Ma sarei disonesto se dicessi che una buona parte di questo lavoro non veniva portata anche in gioco.
Secondo caso:
In questo gruppo giocavamo con un sistema inventato dal master (Massimo). L'ambientazione era un fantasy più o meno classico. Il sistema era un normalissimo tradizionale. Lorenzo, uno dei giocatori, è stato parecchio tempo a discutere con Massimo di come dovev aessere fatta la sua spada (o il suo arco, ora non ricordo. Ma questo è ininfluente ai fini della discussione). Credo abbia tratto molto gusto da questa parte di "gioco" fuori dal gioco. Poi analogamente al caso precedente tutto questo è stato portato in gioco.
Terzo caso:
Una campagna di Sine Requie tutt'ora in corso, a cui io non partecipo*. Mi è stata raccontata da Marco. Il master è Lorenzo quello del caso 2. In particolare c'è un episodio che mi interessa raccontare.
Il gioco è ambientato in Russia nelle città alveare. I pg sono riusciti a scappare dalla città alveare e addentrarsi nella steppa con un mezzo di trasposto. Marco parlava di questa parte del gioco molto divertito. E' la classica parte che io chiamo "cronaca" e non storia. Una serie di eventi, spesso difficoltosi, che avvengono ai pg. Attenzione per come mi è stata raccontata, e ci credo, non è solo il gusto di affriiìontare difficoltà am piuttosto il gusto del viaggio. Ma anche il gusto di operare in un mondo completamente in mano a qualcun'altro. In questo caso il master.
Inoltre insieme al gruppo è presente anche un png bambina ricalcata su Alice dei film di Resident Evil in grado di controllare dei cyborg. Ovviamente i giocatori non conoscono nessun particolare della bambina. Intuiscono solo cosa sia. Ora questo a me appare come il classico espediente del master per il controllo della sua storia. Ma a quelli che ci stanno giocando piace e parecchio.
Veniamo allora ai commenti.
Il caso 1 e 2 sono sicuramente replicabili anche in giochi non tradizionali. Però diciamo che in questo i giochi tradizionali fanno egregiamente il loro lavoro anche grazie all'aiuto del master.
Il terzo caso cioè il gusto di vivere in un mondo creato e controllato da un'altro credo si possa dare solo nei tradizionali. In cui le decisioni sono prese dal master e solo per certi limitati aspetti dai dadi. E accanto a questo ma credo distinto, il gusto di farsi raccontare una storia da qualcuno.
Ora tutto questo per me risulta in generale piuttosto noioso. Al massimo l'idea della cronaca può risultarmi interessante per 5-6 minuti poi mi annoia. Però questi miei amici che giocano coi tradizionali ci si divertono.
Ora sono perfettamente consapevole dei limiti dei tradizionali. Non li dovete certo spiegare a me. Dovrebbe bastare questo mio atto di amore per AiPS in particolare e per i giochi story now in generale per convincervi:
http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1099&page=1#Item_23Ma qua mi interessava di quelli che a me sembrano aspetti positivi (anche se positivi per altri e non per me) dei gdr tradizionali.
Spesso leggendo alcuni interventi di molti frequentatori di questo forum sembra che vengano negati anche questi aspetti. Ho frainteso io? E se
non ho frainteso potreste argomentare meglio? Sinceramente se non si riesce a discutere di questo neanche su questo forum senza cadere in flame allora non so dove se ne possa discutere.
* Per fortuna non sono costretto a toccare un tradizionale da più di 6 mesi
