Posto nella sezione generale perché vorrei parlare delle prime impressioni dopo la lettura di questo manuale: non l'ho ancora provato.
Finalmente ieri mi è arrivato il bundle Cold City+Hot War dalla Contested Ground Studios.
Precedentemente mi era stato prestato il manuale della versione 1.0 di Cold City, e ora che ho sotto mano la 1.1, posso anche fare un paragone tra le due edizioni. Il concept del gioco è grazioso. Leggero, sicuramente non geniale o rivoluzionario ma decisamente grazioso.
Per chi non conosce il gioco, è ambientato nella Berlino del dopoguerra e i personaggi vestono i panni della Reserve Police Department, una specie di polizia segreta composta da membri di Francia, Inghilterra, America e URSS il cui compito è indagare sui risultati di esperimenti bellici nazisti occulti, che hanno prodotto esseri geneticamente modificati, armi futuribili, ecc. Alcune creazioni dei Nazisti sono state addirittura in grado di aprire portali dimensionali che hanno riversato orrori chtulhoidi che ora infestano la metropolitana e il mondo sotterraneo della Berlino del dopoguerra.
Le meccaniche di gioco prevedono un sistema molto simpatico su come gestire la difficoltà degli agenti della RPA nel fidarsi dei colleghi di altre nazionalità. Detta in parole spicciole, la Fiducia che hai dei tuoi colleghi ti da dei dadi quando puoi contare su di loro, mentre guadagni dadi nel tradire la fiducia dei tuoi colleghi. Questo rende effettivamente molto dinamica la situazione tra membri di un gruppo RPA, che si devono costantemente guardare dalle coltellate alle spalle, mentre mettono costantemente la propria vita nelle mani dei colleghi in missioni di caccia all'insetto (per citare Aliens).
La gestione dei conflitti in generale si basa sull'uso di D10.
L'autore, specie nella 1.1, dà spiegazioni esaustive, ma ahimè con pochi esempi pratici, di come gestire framing e autorità narrativa, propone anche diverse modalità di gioco tra cui quella molto tradizionale in cui il GM sa tutto di tutti mentre tra giocatori non si conoscono le reciproche trame. Il ché aumenta il senso di paranoia dei giocatori, e quindi ha anche un suo senso. A volte però trovo che le spiegazioni restino un po' sul vago, come ad esempio quando spiega i crisis points, ovvero quando dei PG o PNG sono costretti a portare a zero uno dei loro tratti in seguito a qualche fallimento in un conflitto. Questo porta a un momentaneo o definitivo ritiro del personaggio, o anche alla sua morte. Nel caso dei PG è a discrezione del giocatore. Nel caso dei PNG non è specificato. Verrebbe da pensare che decide il master, ma così si rischia di avere PNG antagonisti che non muoiono mai. La cosa è gestita decisamente meglio nel Solar System, inutile dirlo.
A parte questo comunque mi sembra un gioco decisamente grazioso. Dovessero capitarmi occasioni di AP vi farò sapere.
Per quanto riguarda Hot War, è ancora presto per parlarne: sto finendo di leggere Cold City e non ho ancora preso in mano il suo seguito. Anche di questo potremmo parlarne in seguito

PS: a volte l'Inglese in cui è scritto Cold City mi sembra un po' bruttino. Se qualcuno lo ha letto, mi sapete dire se avete avuto la stessa impressione? Non è a tratti incomprensibile come spesso capita con Baker, autore che ammiro per la genialità e che detesto per come scrive. Tuttavia trovo poco bello il modo in cui si passa da una spiegazione in tono colloquiale e in prima persona a punti in cui assume un tono più manualistico. Ma forse sono io ad essere eccessivamente schizzinoso.