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Morale, Giocatori e Personaggi (split)

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rgrassi:
Edit del moderatore: questa discussione è stata splittata da "L'Investimento Emotivo" perché off-topic in quel thread, ma può proseguire qui

Il post di Roberto era in risposta per la precisione al post numero 31 (spero che il link funzioni a tutti, ho notato che oggi il conteggio tiene conto anche dei whisper...)

- Moreno
------------------------------------------------------------------------------------------


--- Citazione ---
Quindi, la decisione alla fine sarà opera di Saul o di Lapo?
--- Termina citazione ---


Nè dell'uno nè dell'altro. E di tutti e due.
Di Lapo che gioca a fare Saul, probabilmente, con un velo di 'impersonalità' che è il fulcro del gioco di ruolo, per come lo intendiamo noi.
Vedi, a proposito, il mio articolo:
http://nuke.robertograssi.net/Portals/0/RpgFiles/IFRP-ConcettoDiRuolo.pdf
Rob

Niccolò:
no, direi SOLO di lapo.
come minimo, saul dovrebbe prima fare un account su GcG.

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: rgrassi[/cite]Nè dell'uno nè dell'altro. E di tutti e due.
--- Termina citazione ---


Non capisco, Roberto... come fa a decidere Saul? Saul non esiste...è sempre è solo Lapo a fare certe scelte, che possono rispecchiare la sua propria moralità o essere una sorta di "esperimento sociale", ma è sempre e solo Lapo a decidere e giocare...

rgrassi:

--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite][p]no, direi SOLO di lapo.
come minimo, saul dovrebbe prima fare un account su GcG.[/p]
--- Termina citazione ---


Ahahahah... :) E' un falso problema. :)
Per parafrasare Moreno e per non creare un'altra falsa dicotomia, il concetto:
"Lapo Persona = Lapo Giocatore di ruolo" è falso.
Come tale, ogni teoria/assunto basata su di esso è destinata a fallire.

Il concetto corretto è:
"Lapo Persona ~ Lapo Giocatore di ruolo"
Non è certamente il personaggio immaginario che decide.
Il dubbio corretto sarebbe, quanto DAVVERO ci sta mettendo Lapo di suo nel personaggio?
E quanti "altri Lapi" in carne ed ossa, ma tutti diversi tra di loro per esperienze personali e vissuti differenti, gli farebbero prendere la stessa decisione?

Quello che voglio dire, e provo a rispondere a Aetius, è che il gioco di ruolo, per l'uso che ne facciamo noi, esiste proprio perchè ognuno di noi può usarlo come laboratorio di simulazione di "qualcos'altro" di diverso da sè.
Perchè ci sia un ruolo, come scrivo nell'articolo:
* Devono esistere differenze significative tra il giocatore ed il personaggio del quale sta interpretando il ruolo.
* Devono esistere differenze tra il mondo Out-Of-Game ed il mondo In-Game in cui il personaggio si trova, anche se le sue caratteristiche sono molto simili a quelle del giocatore.

Se leggi l'articolo, troverai tutti questi concetti spiegati con grande dettaglio.
Più ci si avvicina a quello che io chiamo il "Quadrante I" (e quindi più il simbolo "circa" nell'equazione che scrivevo in precedenza diventa "uguale") più il concetto di ruolo si fa labile (e probabilmente li' vedremmo davvero il vero Lapo).

Rob

Niccolò:
ma non è questione di vedere il vero lapo o meno. stiamo parlando di CHI decide. le strategie secondo le quali decide, poi, possono rispondere all'esigenza di esprimere una posizione personale, oppure ad altre esigenze, ma è sempre lapo (persona, giocatore di ruolo, informatico, toscanaccio e tutto quello che vuoi) a decidere.

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