Autore Topic: [Fiasco] E' invecchiato male?  (Letto 14115 volte)

Marco

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[Fiasco] E' invecchiato male?
« il: 2021-04-14 18:21:05 »
Ciao a tutti, non so quanto senso possa avere aprire nel 2021 un topic su un gioco del 2009 ma...mi piacerebbe sentire la vostra opinione  :)
Nel titolo ho usato la parola "invecchiamento" ma non so se è corretta, il dubbio mi viene dal fatto che il gioco (giocato ieri sera per la prima volta) mi è sembrato sulla direzione dei masterless moderni (quindi è il manuale a dire cosa deve succedere mentre i giocatori al tavolo sono tutti uguali) con però alcune forti limitazioni in campo di "autorità narrativa". Magari non c'entra niente l'anno di pubblicazione, ma mi sembra talmente strano che la spiegazione che mi sono dato è quella  ::)
Mi riferisco nello specifico a chi può dire cosa e per quanto. Ho dato una rapida occhiata al manuale e tutto quello che è successo ieri al tavolo si è rilevato corretto, quindi i miei dubbi sono proprio relativi alle regole.
Ammettiamo di voler impostare la scena del nostro personaggio: quante azioni posso compiere? chi decide quando mi devo fermare? la mia scena deve per forza rimanere "in sospeso" per far decidere al tavolo come finirà oppure no? Il manuale è purtroppo molto vago, perchè si riferisce solamente a "ad un certo punto della scena determinate il risultato" che vuol dir tutto e niente allo stesso tempo. Nella partita di ieri nella mia scena avrei voluto far fare al mio personaggio una serie di cose, ma di fatto il tavolo mi ha fermato subito e si è andati a decidere se quella cosa che stavo facendo (che, nella mia testa, doveva essere solo una di tante) si risolveva in bene o in male.
Per fare un paragone: Orgoglio e Pregiudizio del "nostro" buon Roberto Grassi propone anche lui la narrazione che gira fra i giocatori (lì sono solo 2, vabbè, ma il concetto è lo stesso) ma chi può fare cosa e per quanto tempo è estremamente dettagliato. Il giocatore che non sta narrando può introdurre veti e conflitti e comunque non può chiamare il "fine scena" fino a quando il titolo della stessa non viene risolto in termini di fiction.
Essendo Orgoglio e Pregiudizio uscito dopo, mi è venuto da pensare che magari mettere più regole relative alla narrazione rispetto a come fa Fiasco sia effettivamente meglio, anche se il gioco di Grassi è ovviamente solo un esempio.
Quindi, voi che dite? Ritenete valido ancora oggi il sistema di Fiasco? Vi ha mai dato fastidio questa eccessiva libertà nel costruire le scene? Se uscisse oggi sarebbe diverso?

Daniele Di Rubbo

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Re:[Fiasco] E' invecchiato male?
« Risposta #1 il: 2021-04-14 18:28:35 »
Per me è ancora valido e non è invecchiato male. È proprio una scelta di design di Jason e considera che, nella seconda edizione, che è uscita l’anno scorso, ha persino ridotto ancora di più le spiegazioni. Certo, se lo chiedi a me, sarebbe stato meglio spiegare di più e spiegare meglio, ma la direzione presa da Jason negli ultimi anni è chiaramente quella dello stile freeform, con poche regole spiegate in un certo qual modo e il tavolo che deve fare propria la partita usando il gioco come uno strumento.

Marco

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Re:[Fiasco] E' invecchiato male?
« Risposta #2 il: 2021-04-15 18:57:20 »
Dire "poche regole" è già tanto ::) perchè dire "parla un po' e poi quando qualcuno c'ha voglia ti interrompe" non mi sembra neanche tanto una regola  :( comunque niente, non sono io che non avevo capito, a quanto pare è proprio il gioco ad essere fatto così. Mi domando però perchè pubblicizzarlo come "gioco anche per i neofiti": già giocare con gente sconosciuta e/o nuova dei gdr introduce una difficoltà, se poi il regolamento è pure estremamente "fumoso" allora è ancora peggio  :-\

Daniele Di Rubbo

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Re:[Fiasco] E' invecchiato male?
« Risposta #3 il: 2021-04-29 23:33:22 »
Guarda, ormai sono anni che mi sono rassegnato al fatto che se prendo cento persone, tutte istruite e con buone capacità di comprensione, riceverò cento risposte diverse che vanno dal “Non si capisce! È ingiocabile!” al “Pezzo supremo di artigianato ludico!”. Evidentemente, per te, quello che ti dà Fiasco è troppo poco. Se è così frustrante, ti consiglio di cambiare gioco, ché ce ne sono altri molto più puntuali su regole, procedure e su come si gioca.

il mietitore

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Re:[Fiasco] E' invecchiato male?
« Risposta #4 il: 2021-08-17 22:48:46 »
Come detto sopra dal DDR, la questione va contestualizzata.

Jason Morningstar è un autore che è sempre stato molto vicino ad una narrazione estremamente "freeform". Spesso i suoi giochi sono piuttosto minimalisti, e si limitano ad offrire una serie di appigli su cui costruire della fiction. Col tempo si è messo a fare sempre più larp piuttosto che dei giochi tradizionali, e questo si può intuire dal modo in cui aveva appunto organizzato le regole di Fiasco.

Poi c'è la questione cronologica. Nel 2009 il mondo era diviso tra giochi ipermeccanici (D&D4E era di quel periodo lì, ma anche Burning Wheel) e giochi che, seppur minimalisti, comunque avevano un corpo di regole estremamente imperativo sulla fiction che ne doveva derivare (quelli di Paul Czege). Fiasco ha reso tutto ancora più minimalista, e all'epoca effettivamente veniva percepito come un gioco estremamente noob friendly.

Questo in particolare perchè la diffusione di questi giochi dipendeva moltissimo dalle demo nelle fiere e dalle convention. Fiasco effettivamente è semplice, o appare come tale, se si è accompagnati da un giocatore o un facilitatore che conosce molto bene il gioco e dà una mano a gestire i ritmi narrativi. Ed infatti alle con Fiasco andava fortissimo. Ricordo di averlo giocato fino alla noia, in non mi ricordo quante occasioni.

Oggi, che vanno tanto di moda i PBTA, si è tornati ad una moda piuttosto "clunky" per quanto riguarda le regole dei giochi. Fiasco di conseguenza appare ancora più difficile proprio per la sua essenzialità e per la sua mancanza di regole che mandino avanti la fiction a calci nel culo.

Concludo dicendo che sì: ognuno ha una personale opinione su Fiasco, e fin da allora ho sempre sentito la gente discutere su quanto fosse noob friendly o quanto fosse un buon gioco.
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
Trash Meets Steel
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