Ciao a tutti, non so quanto senso possa avere aprire nel 2021 un topic su un gioco del 2009 ma...mi piacerebbe sentire la vostra opinione
Nel titolo ho usato la parola "invecchiamento" ma non so se è corretta, il dubbio mi viene dal fatto che il gioco (giocato ieri sera per la prima volta) mi è sembrato sulla direzione dei masterless moderni (quindi è il manuale a dire cosa deve succedere mentre i giocatori al tavolo sono tutti uguali) con però alcune forti limitazioni in campo di "autorità narrativa". Magari non c'entra niente l'anno di pubblicazione, ma mi sembra talmente strano che la spiegazione che mi sono dato è quella
Mi riferisco nello specifico a chi può dire cosa e per quanto. Ho dato una rapida occhiata al manuale e tutto quello che è successo ieri al tavolo si è rilevato corretto, quindi i miei dubbi sono proprio relativi alle regole.
Ammettiamo di voler impostare la scena del nostro personaggio: quante azioni posso compiere? chi decide quando mi devo fermare? la mia scena deve per forza rimanere "in sospeso" per far decidere al tavolo come finirà oppure no? Il manuale è purtroppo molto vago, perchè si riferisce solamente a "ad un certo punto della scena determinate il risultato" che vuol dir tutto e niente allo stesso tempo. Nella partita di ieri nella mia scena avrei voluto far fare al mio personaggio una serie di cose, ma di fatto il tavolo mi ha fermato subito e si è andati a decidere se quella cosa che stavo facendo (che, nella mia testa, doveva essere solo una di tante) si risolveva in bene o in male.
Per fare un paragone: Orgoglio e Pregiudizio del "nostro" buon Roberto Grassi propone anche lui la narrazione che gira fra i giocatori (lì sono solo 2, vabbè, ma il concetto è lo stesso) ma chi può fare cosa e per quanto tempo è estremamente dettagliato. Il giocatore che non sta narrando può introdurre veti e conflitti e comunque non può chiamare il "fine scena" fino a quando il titolo della stessa non viene risolto in termini di fiction.
Essendo Orgoglio e Pregiudizio uscito dopo, mi è venuto da pensare che magari mettere più regole relative alla narrazione rispetto a come fa Fiasco sia effettivamente meglio, anche se il gioco di Grassi è ovviamente solo un esempio.
Quindi, voi che dite? Ritenete valido ancora oggi il sistema di Fiasco? Vi ha mai dato fastidio questa eccessiva libertà nel costruire le scene? Se uscisse oggi sarebbe diverso?