Autore Topic: [My Red Goddess] Playtest 3  (Letto 22369 volte)

Daniele Di Rubbo

  • Membro
  • Daniele Di Rubbo
    • Mostra profilo
    • Geecko on the Wall
[My Red Goddess] Playtest 3
« il: 2019-10-10 13:32:36 »
Ieri sera ho giocato con Damiano online la mia terza partita. Damiano aveva già provato a giocarci per conto suo e mi aveva chiesto di provare il gioco con me, per cui ci siamo organizzati appena possibile. Io giocavo lei e Damiano lui.

Creazione dei personaggi

I personaggi vengono creati da lui, quindi da Damiano.

Viola Rey

Femme fatale. Scarpe rosse col tacco, capelli mori e lunghi, viso rotondeggiante.

Sam Stone

Detective. Occhiali rotondi, mani curate, basco.

Ingaggio

Inquadro la scena d’ingaggio. Viola raggiunge Sam nel suo ufficio quando lui stava per uscire, la sera. Gli mostra una lettera scritta a macchina in cui la ricattano dicendo di avere alcune sue foto da nuda e di pagare, a meno che non voglia che siano rilasciate alla stampa.

Sam le fa alcune domande: scopre che è sposata con l’avvocato Gordon Rye, di 84 anni, col quale vive in una bella villa a Hollywood. Lui non sa niente di questa storia: d’altronde, lei non vuole dargli alcun dispiacere. Possibili sospetti potrebbero ricadere sui Graves, i loro vicini di casa, anche loro benestanti. Laura Graves, la moglie, odia Viola e negli ultimi mesi è ossessionata dai fotografi: ne ha sempre attorno.

Viola lascia l’ufficio e Sam inizia l’indagine. Taglio la scena.

Investigazione 1

Damiano dichiara che andrà in giro per Hollywood a vedere se nota cose strane. Io scrivo le prime due verità: «Viola Rye frequenta cortesemente un uomo in un locale» (segreto) e «C’è qualche signore che esce con le ragazze bene della società portandole in macchina da alticce» (indizio). Damiano pesca l’indizio.

Inquadro la scena. Sam gira con la macchina per le belle ville e la movida serale di Hollywood, quando vede un autista che fa salire una giovane donna su di una macchina. La donna sembra fatta o ubriaca e dentro la macchina c’è un uomo che non si vede bene che la accoglie.

La macchina parte. Sam la insegue. Taglio la scena.

Investigazione 2

Damiano dichiara che Sam seguirà la macchina. Io creo un nuovo indizio: «C’è una festa apparentemente osé con varie persone presenti, in una casa oltre il bosco, in alta collina». Damiano pesca il vecchio segreto.

Inquadro la scena dicendo che, dopo aver inseguito la macchina e averla persa nel bosco, si ritrova di nuovo a vagare per le strade di Hollywood. Questa volta, mentre passa davanti a un ristorante, nota che Viola è appena arrivata con un uomo che la tratta molto gentilmente e che non è di certo suo marito.

Sam chiama da un telefono a gettoni la casa dei Rye e scopre dal maggiordomo che, in effetti, la signora è fuori. Si apposta fuori e vede i due che cenano amabilmente. Quando escono li insegue, e poi fa il giro dell’isolato per passargli di fronte.

Quando i tre si incrociano, Sam saluta Viola, che sembra stupita di vederlo lì. L’uomo che è con Viola, e che lei chiama Chris, le chiede se costui sia uno scocciatore e lo prende di petto, per scacciarlo. Tuttavia, Sam si impone e lo stordisce col calcio della pistola.

Viola è furibonda: gli chiede perché la insegua e assalga gli uomini con i quali va a cena, anziché risolvere il caso. Sam la mette in guardia da chi frequenta. C’è un momento di tensione sensuale tra i due, ma alla fine Viola gli dice di andarsene. Sam si carica in spalla Chris e se ne va, con la promessa che non gli farà del male. Taglio la scena.

Investigazione 3

Damiano dice che nei prossimi due giorni intende tornare a Hollywood per cercare la macchina che aveva perso quella sera. Scrivo un nuovo segreto: «Viola Rye fa uso di una droga che ovatta i sensi». Damiano pesca l’indizio.

Inquadro la scena su Sam che fuma sulla macchina parcheggiata a lato di una pineta quando gli sfreccia accanto la macchina che cercava. Si mette a inseguirla, questa volta spegnendo i fari. La macchina supera il bosco e arriva a una villa lussuosa in alta collina, dove sembra esserci un festino a base di alcol, droga e sesso. Sam non trova tracce di fotografi e non vede nessuno che conosce, ma la gente è tanta e non tutta è al di fuori della casa.

Decide che ha scoperto abbastanza e che non vuole rischiare di più, e se ne va. Taglio la scena.

Investigazione 4

Damiano dice che vuole andare a scoprire di chi è la macchina, siccome ricorda il numero di targa a memoria. Scrivo un nuovo indizio: «La macchina è di un tale Chris Robinson». Damiano lo pesca.

Imposto la scena su Sam che arriva alla motorizzazione civile dove trova anche un poliziotto che conosce e che gli deve dei favori: Ed Dawson. I due parlano un po’ e Sam gli dice che deve trovare il proprietario di una targa. Vanno ai computer (ho già detto che giochiamo negli anni Ottanta?) e scoprono che è di un tale Chris Robinson. Chris, come l’«amico» di Viola Rye.

Sam crede di aver capito chi adesca le ragazze per poi stordirle e fare loro delle foto in posizioni compromettenti. Mentre parla con Ed, Sam gli confessa anche che crede di essersi innamorato. Ed lo mette in guardia dal frequentare le donne pericolose e poi vanno a prendersi un caffè assieme. Taglio la scena.

Confronto

Siamo alla scena del confronto. Siccome sono emersi tre indizi, Sam ha risolto il caso; Damiano dichiara che andrà a casa di Viola Rey.

Imposto la scena la mattina dopo. Sam arriva e suona alla villa. Risponde il maggiordomo che, dopo un po’, lo fa entrare e lo porta in casa. Mentre camminano, Sam chiede lui se la signora la sera prima fosse in casa. Lui, dopo un po’ di esitazione, risponde di sì, ma è chiaro che stia mentendo.

Sam trova Viola in un ampio salotto, sdraiata su un divano, senza le scarpe, che fuma una sigaretta. Nonostante abbia un po’ di occhiaie, è comunque bellissima. Qui mi ricordo di essermi dimenticato di svelare l’ultima verità rimasta coperta, il segreto «Viola Rye fa uso di una droga che ovatta i sensi»; procedo a svelarlo (lui lo deve sapere, ma non necessariamente il detective). Sam controlla se nella stanza vi sia qualcosa di assimilabile alla droga. Gli dico che c’è una bottiglia di liquore con vicino una boccetta non meglio identificata.

Sam si siede sul divano vicino a Viola, che protesta perché lui è arrivato senza avvisare prima. Lui le tocca le gambe; lei scatta un secondo, come elettrizzata, ma poi lo asseconda. C’è grande sensualità nell’aria. Sam le svela il fatto che il suo amico Chris sia un adescatore di ragazze, che fa prelevare con la macchina e, dopo averle fatte bere o dopo averle drogate, le porta a dei festini osé dove, con ogni probabilità, vengono scattate anche delle foto.

Viola è incredula e furente, ma ammette che è stato Chris a procurarle la roba che mette nel liquore per stordirsi e non pensare alla vuotezza della sua vita. Lei è convinta di essere rimasta a casa, la sera prima, ma la verità è che non ricorda nulla.

I due si avvicinano, con i volti l’uno davanti all’altro e, quando Sam prova a baciarla, io decido che si va al confronto. Ci scambiamo gli assi e Damiano sceglie segretamente l’asso di cuori, io quello di fiori.

Torniamo in scena. I due si baciano appassionatamente e a lungo. Poi Viola si stacca e dice che vuole vendicarsi di Chris. Gli dice che, se lo portasse lì, lo ucciderebbe lei stessa. Sam le dice che lo consegnerà alla giustizia, ma che quello che loro stanno facendo è sbagliato: anche se lui la ama questa storia non può nascere né finire bene. Lui sente la missione di fermare una persona spregevole come Chris Robinson. Viola gli confessa che lei si sente attratta da lui che, a differenza di suo marito Gordon e di Chris, è un vero uomo; non può lasciarla così con questa scusa. Ma Sam non si lascia incantare: lascia la casa di Viola, mentre lei urla disperata.

A fine scena chiedo a Damiano come mai Sam la amasse. Lui mi dice che sentiva di potersi aprire con lei in un rapporto che andasse al di là di quello lavorativo. Sentiva di poterle concederle una grande intimità, cosa insolita per Sam.

Vignette

Damiano decide di narrare per primo la sua vignetta. Sono passati un paio di anni e Sam va al funerale di Gordon Rye, dove vede Viola, le dà le condoglianze e le consegna segretamente una busta con dentro tutte le prove che a raccolto a carico di Chris Robinson, per farlo incriminare.

Nella vignetta conclusiva di Viola, io narro che Sam è nel suo ufficio. Fuma mentre legge il giornale del giorno, che annuncia l’arresto di Robinson per i suoi crimini. Evidentemente Viola ha portato tutto alla polizia. La telecamera esce dall’ufficio e va in strada. Lì c’è in piedi una donna che continua a guardare, come incantata, verso la finestra dell’ufficio di Sam: è Viola.

Tags: My Red Goddess