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Gamberi Fantasy [split da "Consigli per una letteratura fantasy"]

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Michele Pupo:

--- Citazione ---Anche le tecniche non sono altro che questione di moda.
--- Termina citazione ---

Non sono d'accordo. L'importante è che il libro sia coerente col suo genere, che a sua volta detta le regole tecniche.
Il fatto che oggi si leggano certe cose e che i romanzi epistolari non siano di moda non è un fatto tecnico, ma di preferenza del grande pubblico del genere. La tecnica sono proprio le regole basilare.
Quello semmai su cui si potrebbe arguire è: chi ha il diritto di stabilire quali sono tali regole, al di là quelle grammaticali e di sintassi? Perchè lo "show don't tell" è una regola? Perchè uno scritto redatto seguendo questa regola è migliore? Queste sono questioni tecniche.

Ashrat:

--- Citazione ---[cite]Autore: robur[/cite]
--- Citazione ---[p]Anche le tecniche non sono altro che questione di moda.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Non sono d'accordo. L'importante è che il libro sia coerente col suo genere, che a sua volta detta le regole tecniche.
Il fatto che oggi si leggano certe cose e che i romanzi epistolari non siano di moda non è un fatto tecnico, ma di preferenza del grande pubblico del genere. La tecnica sono proprio le regole basilare.
Quello semmai su cui si potrebbe arguire è: chi ha il diritto di stabilire quali sono tali regole, al di là quelle grammaticali e di sintassi? Perchè lo "show don't tell" è una regola? Perchè uno scritto redatto seguendo questa regola è migliore? Queste sono questioni tecniche.[/p]
--- Termina citazione ---


Non concordo. Una regola basilare può essere "non cambiare punto di vista nella narrazione senza renderlo chiaro", o "mantieni coerente con sé stesso ciò che stai narrando". Ma qui siamo a livello di ABC, non si può discutere delle basi.
Invece prendiamo ciò che oggi viene chiamato "infodump" (noto anche come "lo spiegone" XD): una volta era prassi, oggi è indicato come un gravissimo errore tecnico. Parliamo di incipit: una volta lenti e articolati, mentre oggi è regola che siano incisivi e catturino immediatamente l'attenzione. Anche lo "show don't tell" non è mai stata una tecnica universale: a un certo punto, semplicemente, si è affermata. Ed è una regola che io ritengo fondamentale, sia chiaro. Ma ho seri dubbi che sia eterna e immutabile.

Niccolò:

--- Citazione ---[cite]Autore: Ashrat[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite][p]ma infatti da quel punto di vista lovecraft è sopravvalutatissimo. i suoi personaggi impazziscono ma non c'è la minima empatia verso la loro follia, e di racconto in racconto la cosa diventa presto tediosa. in tempi non sospetti, un mio amico mi diceva: "si, lovecraft è figo, ma alla centesima volta che descrivere un orrore che la mente umana non può concepire esattamente come "un orrore che la mente umana non può concepire", ti viene il sospetto che "bari" un po'" :)[/p][/p][p]gli orrori di lovecraft suscitano più stupore e curiosità che inquietudine, nel lettore...[/p]
--- Termina citazione ---
[p]E' significativo però come quegli orrori si siano piazzati di prepotenza nell'immaginario collettivo. Lovecraft non è tecnicamente perfetto.

--- Termina citazione ---


ma il giudizio complessivo non è per nulla scafrso su hpl. però, quello che ho denunciato è un difetto REALE che riduce la qualità delle sue opere. in un'opera che però non ha nemmeno delle redeeming qualities a compensare questo difetto, come molti libri della becerissima fntasy italiana che ultimamnte si moltiplica come licheni (perchè i funghi sono torppo buoni...), diventa il classico "ultimo chiodo nella bara".

"show, don't tell!" è fondamentale perfino quando giochi di ruolo, dove hai mille possibilità in più di approfondire quello che sta succedendo, figuriamoci in un libro...


--- Citazione ---
 Howard (lo suo come esempio perché sto rileggendo in questo periodo e l'ho fresco in mente) fa errori tecnici tremendi, e non è certo particolarmente originale. Cavolo, nell'Odissea Omero fa raccontare in poche righe da un tizio la fine della Guerra di Troia (a lui nessuno aveva detto che è fisiologicamente meno efficace XD).
Ma, per soffermarmi giusto su uno, Howard, con tutte le sue ingenuità e le sue lacune, è uno scrittore superlativo. Il suo stile, la sua capacità affabulatoria e di creazione dei personaggi sono qualcosa di incredibile. Ho letto i racconti di Sololomon Kane scritti da Zuddas e ripubblicati di recente insieme a quelli originali. Zuddas li ha scritti quarant'anni dopo l'autore, con tutta la consapevolezza e la sensibilità di uno scrittore moderno, con alle spalle tutta una tradizione che ha esaminato e scomposto Howard. A livello di tecnica è certamente migliore. Ma nel confronto non viene solo sconfitto, viene brutalizzato e lasciato a lamentarsi in un angolo.

--- Termina citazione ---


conocordo. ma ora parliamo delle stroncature di gamberetta. ce n'è qualcuna che, tralasciando gli errori tecnici, è anche solo lontamente paragonabile in queste qualità ai racconti di Conan, secondo te?


--- Citazione ---
La perfezione tecnica non fa necessariamente un buon libro, come lacune tecniche non ne fanno necessariamente uno brutto. Nell'analisi di un libro dovrebbe entrare molto di più.
--- Termina citazione ---


concordo. ma non bisogna avere paura di denunciare i difetti, quando ci sono. sia che un libro sia bello, sia che sia brutto.

cioè, andando nell'actual play: gamberetta stroca della Vera Merda. coincidentalmente, lo fa calcando più la mano sui lati tecnici, ma non si limita a quello.
La perfezione tecnica non fa necessariamente un buon libro, come lacune tecniche non ne fanno necessariamente uno brutto. Nell'analisi di un libro dovrebbe entrare molto di più.[/p][/quote]

Ashrat:
@Domon
Onestamente non lo so, non ho letto tutti i libri stroncati da Gamberetta. In effetti la mia è più un'obiezione sul metodo che sul merito. Nelle sue recensioni vedo spesso un accanimento esasperato sugli aspetti tecnici che a volte sembra davvero pretestuoso (attaccarsi a una frase o a una singola parola fuori posto?) e finisce col fagocitare il resto dell'analisi (nella maggior parte dei casi lo spazio riservato a quest'aspetto equivale o è maggiore a tutto il resto della recensione).

Niccolò:
io la vedo molto feroce nello "show, don't tell", ma in effetti da quando sono diventato consapevole della cosa, leggere libri che non seguono questa regole è quasi una sofferenza... mi chiedo come facessi prima e se c'erano delle sostanze ipnotiche nell'inchiostro dei miei libri...

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