Ottima idea per un thread!
Aggiungo questi:
Ron Edwards realizzerà una "sua" versione del classico RPG
Champions, chiamata
Champions Now:
https://www.kickstarter.com/projects/herogames/champions-now/(non è la prima volta che Ron scrive per una casa editrice invece di autopubblicarsi, aveva per esempio già realizzato un avventura in Glorantha in un supplemento per Hero Wars, e anche il suo secondo RPG "Elfs" era stato realizzato per una casa editrice e fu pubblicato da Ron quando l'accordo saltò. Ma questo caso è diverso, si tratta di uno dei "grandi classici" fra i gdr, con una storia quasi quarantennale, e lo scopo non è fare un gioco nuovo, ma rendere "coerente" un gioco classico)
Fra l'altro nel kickstarter trovate un primo draft delle regole, liberamente scaricabile.
Segnalo poi il kickstarter attualmente in corso (ancora per poco, scade fra due giorni, ma ha già largamente superato l'obiettivo) per
Dream Askew e
Dream Apart di
Avery Alder:
https://www.kickstarter.com/projects/averyalder/dream-askew-dream-apart---------------
Sui forum... io mi sto rendendo sempre più conto, man mano che frequento e conosco i social network, che non solo non saranno mai in grado di fare le cose che si possono fare in un forum, ma sono attivamente dannosi per gli scopi di gentechegioca. Mentre i forum creano community reali anche in real-life (ed è uno degli scopi dichiarati di gentechegioca), i social funzionano distruggendole e sostituendole. le loro "regole" (il sistema conta...) ostacolano l'approfondimento perchè dannoso per il clickbaiting e il chiacchiericcio su cui lucrano. Discutere di rpg nei social network è peggio di niente, se ci si riduce a quello è meglio non discuterne più e limitarsi a giocare (le discussioni nei social avvantaggiano sempre la confusione sull'osservazione, la massa sulla logica, lo sbadierare falsa comunanza sull'actual play. Sono fatti per dare risposte sbagliate e dannose. Peggio di niente).
I social hanno sì una loro utilità ma in un momento diverso: il momento della reclame. Della pubblicità acritica e emozionale. Quando hai già un gdr pronto e devi venderlo, appellandoti a bandiere, emozioni, reazioni istintive e semplice clickbaiting, quello è il ruolo commerciale dei social network (spillare soldi insomma), ma solo in quel momento dopo il design (che richiede osservazione e ragionamento) e prima della valutazione da parte degli acquirenti (che richiede spirito critico e comunicazione sincera)