Rileggendo quei thread (e i link che contengono) ci sono alcune affermazioni che ho fatto che non mi convincono più molto. Per esempio, quando parlo di Spione, dico che l'advocacy viene sospesa durante le fasi delle manovre. Oggi non lo direi più e anzi nel post precedente ho parlarto di advocacy nelle manovre in Spione.
Quello che viene "sospeso" durante le fasi di manovra in Spione non è l'advocacy, ma il legame diretto fra 2 giocatori e i principali. O meglio, più che "sospeso", cambia il rapporto giocatori-personaggi:
- fase di manovra: tutti giocano tutti, tutti hanno lo stesso obiettivo (portare i principali in crisi, e più esattamente farlo accentuando il freddo), i due giocatori dei principali hanno solo un blando compito di "veto" e di assicurarsi che il loro principale sia sempre in una scena, ma giocano "contro" di loro come tutti gli altri.
- fase di crisi: il gruppo di giocatori si divide nettamente, il giocatore di un principale narra solo cose positive per lui/lei, tutti gli altri possono narrare solo cose negative.
Quando scrissi all'epoca che l'advocacy era sospesa, probabilmente ero ancora influenzato dall'idea che l'advocacy fosse "parteggiare per il proprio personaggio", e non "rappresentare il personaggio al tavolo".
Nelle manovre l'advocacy è semplicemente libera e scollegata dai Principali. Chiunque, al tavolo, può "rappresentare" le istanze di qualunque personaggio (anche uno che non è un Principale o non è nella lista dei comprimari) e renderlo "importante" (un protagonista) al resto del tavolo.
Poi, nelle Crisi, si serra il collegamento fra Principali e giocatori, e ad ogni giocatore arriva il compito (se lo dicono le carte) di narrare qualcosa che sia direttamente contro o a favore di un Principale.
E l'advocacy PER IL PRINCIPALE che viene "sospesa" (o meglio, ne viene sospesa l'obbligatorietà e si impone comunque il mandare i principali nel "freddo"), non l'advocacy in generale.