Mi stupisce che nessuno abbia citato il ciclo A Song of Ice and Fire di George R.R. Martin il cui primo libro sono le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco...
Premetto che io detesto il fantasy come genere letterario. I film fantasy li guardo ogni tanto, i gdr fantasy li gioco molto volentieri. I libri fantasy per me sono spazzatura da quattro soldi venduta a chili. Salvo solo Howard e Tolkien da questo giudizio, anche se personalmente detesto Tolkien. E' un gusto, ovviamente, non pretendo che tutti la pensino come me. Per me mostri sacri nella letteratura sono Asimov e Herbert. I loro libri hanno un senso, sviluppano una tematica, e hanno segnato il nostro mondo. Senza il Signore degli Anelli per la gente normale non cambia niente nella vita, anche se i nerd non lo ammetterebbero mai. Senza le tre leggi della robotica di Asimov, il mondo non sarebbe quello che è adesso.
Le uniche due cose che la letteratura fantasy mi danno sono il senso di tristezza per gli alberi tagliati e la certezza che la carta igienica nel mondo non scarseggerà mai.
Dopo una premessa tanto aggressiva che mi aiuta a darvi un'immagine vivida di come la penso sul genere, devo però dirvi che uno dei cicli letterari che più mi stanno appassionando è proprio quello di Martin.
E' una saga piuttosto lunga, ricchissima di personaggi, cruda e realistica, e corale. Impossibile parlare di un protagonista: è la saga di un intero continente. Ogni capitolo è narrato attraverso il punto di vista di un personaggio diverso, nessuno dei quali è mai banale.
Intrighi politici e scontri di ideali si susseguono lasciando al lettore ben poca tregua. E' intenso, avvincente e tutt'altro che banale.
Come tipo di fantasy, è un low-fantasy con una complessità di trame e sotto-trame, misteri e situazioni ricchissima, ma mai soverchiante, a patto di riuscire a ricordarsi i nomi dei personaggi. Data la gran quantità e la scarsa longevità di ciascuno di loro, non sempre è facile. Inoltre il fatto che nessuna scena è inutile (scordatevi le scene ficcate nel libro per aumentare il numero di pagine: questo non è uno scribacchino pagato a peso) può risultare un po' pesante, ma contribuisce a renderlo avvincente e ricchissimo di colpi di scena.
Solo una cosa. Se sapete l'inglese NON LEGGETE QUESTA SAGA IN ITALIANO. Ci sono delle traduzioni che mi hanno fatto venire spasmi e convulsioni, talmente orrende da stravolgere il senso della storia.
E' scritto in un ottimo inglese, a tratti oserei dire elegante.
I titoli usciti finora sono:
A Song of Ice and Fire:
o A Game of Thrones, Bantam Books, 1996
o A Clash of Kings, Bantam Books, 1999
o A Storm of Swords, Bantam Books, 2000
o A Feast for Crows, Bantam Books, 2005
Devono ancora uscire:
o A Dance with Dragons, forthcoming/Bantam Books
o The Winds of Winter, forthcoming/Bantam Books
o A Dream of Spring, forthcoming/Bantam Books
Non c'è solo la Bantam tra gli editori. Personalmente ritengo che come qualità di carta e stampa siano meglio i volumi usciti con Harper/Voyager.
Qui il sito ufficiale dell'autore e il suo blog per chi non conosce l'opera e ci si vuole avvicinare:
http://www.georgerrmartin.com/