Autore Topic: Consigli per una letteratura Fantasy  (Letto 6531 volte)

Iacopo Frigerio

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Consigli per una letteratura Fantasy
« il: 2009-07-12 23:25:53 »
Dunque, perchè non darci consigli su quali libri e affini meritano di essere letti?

Istruzioni per l'uso del thread
1- qui si parla di Fantasy, un po' più specifico di fantastico in generale, anche se prendetelo con le pinze, siate pure elastici (anche perchè categorie in letteratura sono necessariamente elastiche).
2- potete inserire non solo romanzi ma anche racconti, romanzi grafici, fumetti, manga e tutto quello che vi viene in mente, non però film o anime, quella è un'altra categoria
3- inserite l'autore, tutti i titoli delle opere, se potete anche le edizioni, in modo che sia possibile trovari
4- se volete potete integrare sia con vostre opinioni a riguardo che con link di recensioni
5- non discutete quello che viene proposto dagli altri se le Saghe di Pippolandia non lo ritenete adatto potete aprire un nuovo thread specifico in cui ne parlate, questo thread invece dovrebbe fungere solo come elenco commentato

Spero di fare cosa gradita ai più
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Renato Ramonda

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Consigli per una letteratura Fantasy
« Risposta #1 il: 2009-07-13 00:24:48 »
Ok, iniziamo dall'ovvio: Il Signore degli Anelli.

Ovvero la storia in tre volumi (non trilogia, non lo e') di J. R. R. Tolkien. Credo tutti sappiano quantomeno di che si tratta (soprattutto qui, e comunque dopo i film).

Quindi do' solo un consiglio "eretico" a chi invece non l'avesse mai letto intimidito dalle dimensioni, o l'avesse abbandonato dopo le canoniche 30 pagine di chiacchere sulla contea e sul compleanno di Bilbo. Cercate il capitolo che si intitola "All'insegna del Puledro Impennato". Fatto? Ecco, iniziate a leggere da li'.
Vi basti sapere che gli Hobbit sono in viaggio su istruzioni di Gandalf (un mago, vecchio amico dello zio e padre adottivo di Frodo, che si chiama Bilbo ed era il precedente possessore dell'Anello) e che dei loschi e inquietanti cavalieri incappucciati di nero li cercano. Oh, e che Frodo ha un anello presumibilmente pericoloso che puo' farti diventare invisibile. Per il resto non vi siete persi moltissimo.

Ok, ok, tutto e' importante, tutto fa, e partire dalla "normalita' rurale" della Contea serve a dare qualcosa a cui tornare, qualcosa a cui tenere agli hobbit, eccetera, ma... fino piu' o meno a quel punto era un libro diverso. Scritto da una persona "diversa" e con un tono da fiaba per ragazzini come il suo predecessore, Lo Hobbit. Il tono e lo scopo del romanzo cambiano radicalmente di li' in poi. Potrete sempre tornarci quando l'avrete finito, nel caso :) (cosi' come fareste bene a leggere le appendici... in mezzo a tutte quelle informazioni un po' miste... c'e' un pezzo della storia di Aragorn! ).
« Ultima modifica: 2009-07-13 00:25:53 da renatoram »

Michael Tangherlini

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Consigli per una letteratura Fantasy
« Risposta #2 il: 2009-07-13 00:43:24 »
Domanda: avete letto "Il Silmarillion?" Com'è? Mi ha sempre incuriosito, ma ho sentito pareri enormemente contrastanti.

-MikeT
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Iacopo Frigerio

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Consigli per una letteratura Fantasy
« Risposta #3 il: 2009-07-13 01:11:53 »
Sempre sull'onda dell'ovvio "Lo hobbit", semplice, molto da fiaba che apre le porte al bellissimo e complesso mondo immaginato da Tolkien.

Io ho apprezzato molto il silmarillion, è un libro, soprattutto nella prima parte molto "cronologico" e zeppo di nomenclature, ma rileggendolo più volte ne ho apprezzato l'intento. Dentro si respira l'intera epica tolkeniana e si capiscono molti degli argomenti lasciati di sottofondo nei suoi due libri più famosi. Resta un libro frammentato e a tratti pesante, dove però brillano perle di letteratura come la saga di Beren e la saga di Turin.
C'è da dire una cosa, non è detto che questa sia la versione pura che avrebbe voluto Tolkien, è in effetti un opera postuma, redatta grazie al lavoro del figlio Christopher. Pur essendoci ottime basi di probabilità non abbiamo la conferma che tutte le storie inserite nel libro furono approvate come ufficiali da JRR. Infatti molto spesso esistono più versioni di alcuni passaggi chiave, spesso incompiuti ma più recenti, oppure più vecchi e contrastanti ma che non sono stati inseriti in questo libro.
Eppure, hanno tutti il loro fascino, soprattutto per uno che apprezza l'epica.
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Moreno Roncucci

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Consigli per una letteratura Fantasy
« Risposta #4 il: 2009-07-13 07:01:31 »
I titoli e gli autori più importanti del "fantasy" gira e rigira sono sempre un po' quelli, almeno quelli "storici" che hanno retto al tempo.

Nell'"High Fantasy", Tolkien fa categoria a sé, e infatti di quella categoria mi piace (molto) solo lui, i suoi imitatori sono tutti per me abbastanza dimenticabili.

Riguardo agli autori "Sword and Sorcery", c'è una OTTIMA bibliografia nel supplemento di Sorcerer "Sorcerer & Sword", dedicata appunto a questo specifico genere letterario. Molto interessante perché è molto personale (come tutte le buone bibliografie), con una visione precisa delle caratteristiche del genere, e una visione "storica" ben delineata. Se vi interessa il genere, la bibliografia da sola vale il prezzo del volume.

I due autori "Sword and Sorcery" più noti (giustamente) sono Robert E. Howard (che in pratica l'ha inventato) e Fritz Leiber (che gli ha dato il nome). Di Leiber consiglio, ovviamente, il ciclo di Fafhrd e del Gray Mouser (detto anche il ciclo di Lankhmar). Le edizioni in inglese sono tutte più o meno buone, variano dimensioni, carta e prezzo (e copertine: nessuno ha da vendermi il primo volume dell'edizione brossurata White Wolf con copertine di Mignola?)

Per Howard non si può fare lo stesso discorso: purtroppo per decenni sono state pubblicate versioni modificate, tagliuzzate e "migliorate" dei racconti di Conan, ad opera di De Camp e altri, con modifiche ne hanno stravolto in diversi casi il carattere, la vita e la cronologia delle storie (la moderna immagine di Conan come di una specie di Hulk ante litteram senza cervello è figlia direttamente di De Camp e altri epigoni, se leggete le storie originali di Howard Conan è più agile che forzuto, e se la cava più spesso con l'astuzia e l'intelligenza che con la forza bruta).  E' solo recentemente che c'è stata una vera e propria "rivolta" fra gli appassionai per questo trattamento, e finalmente, dopo tanti anni, sono state pubblicate edizioni filologiche e fedeli SOLO di quello che di Conan ha scritto Howard, e nessun altro, con la cronologia reale (molto più semplice di quella inventata da De Camp).  Se volete leggervi Conan in inglese, comprate SOLO i tre volumi della Ballantine - Del Rey (che riprendono una precedente edizione molto più costosa rinasta incompleta presso un altro editore) "The Coming of Conan the Cimmerian", "The Conquering Sword of Conan the Cimmerian" e "The Bloody Crown of Conan the Cimmerian": TUTTO il Conan di Howard (compresi i frammenti incompiuti), SOLO il Conan di Howard, in ordine di pubblicazione, con il testo preso dai manoscritti originali o dalla prima edizione su rivista, e con illustrazioni di Mark Schulz, Gary Gianni e Gregory Manchess: cosa volete di più dalla vita?  ;-)
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Mauro

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Consigli per una letteratura Fantasy
« Risposta #5 il: 2009-07-13 11:45:48 »
Di italiano, personalmente consiglierei L'Ultimo Elfo, L'Ultimo Orco e Gli Ultimi Incantesimi, di Silvana de Mari, editi da Salani. Pur con qualche remora sul terzo, mi sono piaciuti sia per lo stile di scrittura, sia per la storia che va delineandosi; l'ambientazione è molto "decadente", nel senso che, come si intuisce dai titoli, diversi aspetti del mondo vanno morendo. Dovrebbe uscire ancora un quarto e ultimo libro.
Stranieri, a me sono piaciuti i libri di Gemmel e quelli della Furey (la Saga dei Manufatti del Potere: Aurian, Aurian: l'Arpa dei Venti, Aurian: la Spada di Fuoco, Aurian: Dhiammara; e quella dei Maestri del Sapere: Il Cuore di Myrial, L'Occhio dell'Eternità e Lo Spirito della Pietra; tutti editi dall'Editrice Nord), ma soprattutto per questi ultimi non saprei dire molto, li ho letti parecchio tempo fa.

Citazione
[cite]Autore: MikeT[/cite]avete letto "Il Silmarillion?" Com'è? Mi ha sempre incuriosito, ma ho sentito pareri enormemente contrastanti

È un libro di storia e geografia con un approccio dal punto di vista del mito; è interessante e approfondisce diversi aspetti della cosmogonia tolkieniana, ma in effetti può essere pesante.
Aggiunta: quanto sopra è ovviamente semplificato, è solo per rendere l'idea; in pratica, il libro tratta la storia del mondo dalla sua creazione mitica a opera di Eru Ilúvatar fino alla fine degli eventi di Il Signore degli Anelli, tracciandone sia gli eventi principali, sia diversi aspetti di geografia (cambi della struttura del mondo, ecc.).

Citazione
[cite]Autore: El Rethic[/cite]non è detto che questa sia la versione pura che avrebbe voluto Tolkien, è in effetti un opera postuma, redatta grazie al lavoro del figlio Christopher. Pur essendoci ottime basi di probabilità non abbiamo la conferma che tutte le storie inserite nel libro furono approvate come ufficiali da JRR

Abbiamo la certezza del contrario, almeno fino a un certo punto: per certo, esistono versioni posteriori a quelle pubblicate in Il Silmarillion (almeno in parte pubblicare in The History of Middle-earth).
« Ultima modifica: 2009-07-13 11:50:05 da Mauro »

Renato Ramonda

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Consigli per una letteratura Fantasy
« Risposta #6 il: 2009-07-13 11:54:37 »
Due parole anche sul Silmarillion.

Quello che troviamo nelle librerie e' edito dal Christopher Tolkien (aka il succhiasangue) e NON e' "Il Silmarillion". E' una collezione di appunti del padre, e si vede. E' densissimo, contiene si e no 10 pagine di discorso diretto su tutto il libro, ed e' fatto di 5 parti che coprono in pratica tutta la storia di Arda dal mito della creazione in poi.

A me, da tolkien-nerd, e' anche piaciuto. Ci sono i semi di una quantita' di storie estremamente epiche. Ma e' ovvio che risulti pesante.
(peraltro, c'e' di fatto perfino Elric: Turin Turambar ha troppe similitudini per non entrarci per niente :) ).

Ricordo che in lista Fantascienza c'erano alcuni (come il Valla e il Curtoni) che si ricordavano bene di aver visto girare per le case editrici ed il fandom di allora (cioe' loro :) ) stralci del Silmarillion che Tolkien stava scrivendo, e NON e' quello che e' stato pubblicato. Se devo fare una supposizione... penso che sarebbe stato (appunto) un romanzo epico sulla storia di Morgoth e di Beren e Luthien e del recupero del Silmaril.

Consigli per una letteratura Fantasy
« Risposta #7 il: 2009-07-13 12:10:45 »
Io con il Silmarillion ho avuto un'esperienza traumatica... XD L'ho letto ai tempi della terza superiore, ma ricordo che è stata un'impresa da maratoneta... E' sicuramente il perfetto libro di cosmologia del mondo di Tolkien, ma ha qualche problema di scorrevolezza in più di un punto... Io ho dei veri e propri buchi neri di vuoto di memoria su interi capitoli XD

Forse dovrei rileggerlo, è tanto che non lo tocco... Magari oggigiorno potrei riuscire ad assaporarlo meglio, chissà.

SPOILER:
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...però c'erano scene così sburre... Tipo il cane dei Valar che tiene a bada da solo il demoniaccio lupesco sul ponte, o tipo il principe elfico che ha deciso di andare incontro a morte certa e va a bussare alla porta del dio del male, ci combatte e lo ferisce gravemente facendolo gemere di dolore per l'eternità... Che bello...
/SPOILER
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Niccolò

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Consigli per una letteratura Fantasy
« Risposta #8 il: 2009-07-13 12:42:59 »
la saga dei belgariad, di eddings. in 5 libri, tipico romanzo di "coming of age", non particolarmente originale ma tempestato di personaggi memorabili e dal buon intreccio. consigliato caldamente agli adolescenti, o agli adulti che volessero rivivere qual periodo con un occhio non troppo ingenuo.

fa il paio con la saga dei mallorean, dove... succedono le stesse cose (l'idea è che la storia è una profezia iterativa), ma non te ne accorgi, e i temi adolescenziali lasciano spazio a responsabilità e adulthood...

Fabio Succi Cimentini

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Consigli per una letteratura Fantasy
« Risposta #9 il: 2009-07-13 19:18:38 »
Uno arrivato in Italia ma ormai introvabile (credo) fuori dalle biblioteche:
Guy Gavriel Kay, Il paese delle due lune (Tigana, in originale).

Cosa c'è di tipicamente fantasy? La creazione di un mondo, la presenza della magia.
Solo che questo mondo è diverso dalle classiche terre sterminate di ispirazione celto-nordica, è una penisola di forte ispirazione italiana (Kay è scrittore di diversi romanzi di storia, alternativa o meno, di ambientazione mediterranea) divisa in piccoli regni-province e invischiata nella guerra tra due potenti stregoni: uno di questi, Brandin della lontana Ygrath, perse il figlio che comandava l'invasione del regno di Tigana - e inflisse ad esso una punizione terribile. Una magia grandiosa, che non solo sterminò Tigana ma anche lo cancellò - letteralmente - dalla memoria del mondo. Vent'anni dopo, gli ultimi discendenti del regno si muovono per la penisola tessendo un piano di vendetta.

Più che alle epopee epiche, il romanzo si rifà alle tragedie scespiriane della vendetta, costruendo una storia intrisa di malinconia e fatalità, in un mondo più mediterraneo del solito e umano. Più che bene e male esistono azioni e conseguenze, anzi il ciclo delle conseguenze è il filo rosso del romanzo. La magia è rara ma terribile, custodita nelle mani di poche persone che per operarla hanno pagato un grande prezzo, e con l'assenza di creature soprannaturali, incarnazioni dello spettro morale o classici elementi del fantastico tutto il peso è assegnato all'umanità dei personaggi. Così potrebbe ricordare George R.R. Martin, ma è più conciso, meno bizantino e meno morboso (senza essere un detrattore, anzi) del Ghiaccio e Fuoco.
Insomma, gran bel romanzo.
nel dungeon nessuno può sentirti belare  |  emo gamer, sense of wonder gamer, pucci-un-cazzo gamer, vive la varieté.

Eishiro

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Consigli per una letteratura Fantasy
« Risposta #10 il: 2009-07-13 20:20:17 »
a me piace molto la saga dei Mallorean, molto divertente, per quanto Bel Garath soffra della "sindrome di Gandalf"

Tolkien non serve che aggiunga nulla, inoltre concordo con Moreno, i suoi imitatori son abbastanza pessimi

Moorcock mi piace parecchio, ma solo quello che riguarda il ciclo del campione eterno, con in testa i libri di Elric, il resto scritto da questo scrittore può rimanere dove sta....

Mi piace parecchio la saga di Earthsea della Le Guin, in particolare il primo libro, molto adolescenziale, ma IMHO per nulla poco profondo o scontato.

Ovviamente aggiungo Dragonlance alla lista, con un appunto, non tutto quello che porta quel marchio è interessante, anzi, le cronache però sono un must IMHO

Renato Ramonda

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« Risposta #11 il: 2009-07-14 17:47:24 »
Tanto per cambiare "genere di Fantasy": Nessundove, di Neil Gaiman (orig. Neverwhere).

Una delle principali ispirazioni di Non Cedere al Sonno: bizzarro fantasy urbano ambientato a Londra ai giorni nostri, che "scivola" all'improvviso (assieme al suo protagonista) a Londra Sotto, una sorta di citta' parallela fatta di luoghi oscuri e fatati, di personaggi curiosi, a volte pericolosi, e piena di metafore che diventano reali. "sotto" Black Friars c'e' davvero un convento, e dentro ci vivono dei monaci dalla pelle completamente nera, ad esempio.

Molto piacevole, straniante ed interessante.
Penso che me lo rileggero' in inglese prima o poi.
« Ultima modifica: 2009-07-14 17:47:57 da renatoram »

Iacopo Frigerio

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« Risposta #12 il: 2009-07-15 01:37:57 »
Anche io ho un libro alternativo, si tratta del libro intitolato "Jonathan Strange e il signor Norrell" di Susanna Clarke.

Parla della riscoperta della magia in Inghilterra al tempo della guerra con Napoleone, il libro si caratterizza per una rievocazione di fantastico perfettamente integrato alla cultura inglese vittoriana e per lo stile, curato nel minimo dettaglio in modo da conformarsi con quello che avrebbe avuto se fosse stato davvero scritto nel pieno romanticismo inglese.
A tratti ricorda Jane Austin (appunto per lo stile) e non mancano gli specifici richiami alla vita del tempo come l'ora del té, il giro in Italia, i ricevimenti a Londra, l'oppressione dei neri.
Attenzione perchè volutamente, per raggiungere lo scopo prefissato di emulare lo stile, a tratti risulta prolisso e pesante, molto accurato nelle descrizioni, quindi in definitiva è un bel mattone da leggere (ma per quanto mi riguarda ne è valsa la pena).
Un ultimo appunto riguarda le note a pié pagina, sono delle vere chicche, come scritte da un ipotetico editore per ricordare al lettore tutte le note storiche (a carattere fantastico) che dovrebbero fare placidamente parte della storia e cultura anglosassone.
« Ultima modifica: 2009-07-15 01:38:29 da El Rethic »
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Eishiro

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« Risposta #13 il: 2009-07-15 05:34:10 »
mi han parlato davvero molto bene di nessundove...dovrò leggerlo :D

harry potter come lo considerate? (per me è x, varino ma nulla di trascendentale)

Luca Veluttini

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« Risposta #14 il: 2009-07-15 09:08:17 »
Stormbringer di Michael Moorcock... lo adoro! XD

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