Sai è una domanda che non so se ha una risposta semplice.
quando ho iniziato (ormai più di 24 anni fa), a tirarmi dentro i GdR erano:
il piacere della compagnia;
il piacere di fare qualcosa di insolito;
il mio amore per certi generi letterari e la meraviglia iniziale data dalla sensazione di muoversi all'interno di una certa ambientazione; probabilmente il protagonismo molto semplice che si poteva ottenere e il gusto del sensazionalismo. [tonnellate di EUMATE, cappa e spada classico, un gruppo di "eroi" soli contro orde di nemici "cattivi", tutto molto easy]
Poi col tempo le cose sono un po cambiate, e iniziando io stesso a fare da Master, e a pormi problemi diversi:
come condurre una storia;
come narrarla nel migliore dei modi;
come gestire i Pg e i giocatori e soprattutto farli interagire in armonia;
fino a sbattere la testa su quale regolamento potesse essere più appropriato per ottenere i punti sopra. [questi sono ancora nodi gordiani, soprattutto gli ultimi due]
E in quel periodo nacque il piacere enorme di poter condividere una visione con un gruppo di persone, il piacere di essere uno sceneggiatore/creatore di storie. Sempre di più mi divertivo a creare ambientazioni, mondi (con tanto di disegni, mappe e tanto altro materiale extra) e mitologie vere e proprie, sotto sistemi, hacks, e poi anche alcuni GdR (alcuni anche scritti in un era pre-digitale, tutti a mano

). Sperimentare divenne uno dei piaceri, insieme alla "creazione di mondi" e "condivisione della visione".
Per farla molto breve (ed escludendo completamente i LARP) alla fine di quella parabola, ho iniziato ad approcciarmi a giochi sempre meno mainstream, fino ad arrivare a questi lidi e rimanere incantato con sistemi come Cani nella Vigna (CnV) o World of Near/Solar System (WoN).
Ciò che mi attira adesso:
Creare storie e mondi (vecchio vizio); creare uno spazio di creazione/narrazione condivisa (dipende un po anche dai giocatori e da quello che il gruppo
può effettivamente accogliere) dando più possibile spazio ai giocatori; vedere una risposta positiva da parte del gruppo, in particolare quando vedo in loro che cresce l'hype verso quello che stanno co-creando; adoro vedere quando la storia prende il sopravvento e i giocatori si lasciano talmente andare da non "proteggere" i loro Pg ma lasciandosi trascinare e trascinano anche gli altri.
Per completare la risposta alla tua domanda, quale GdR si avvicina meglio... Bhe anche qui dipende da cosa si cerca dipendentemente dai giocatori disponibili

Mi spiego:
Una delle campagne più lunghe e soddisfacenti, durata anni, che ho giocato come Pg, usava il sistema di GURPS, di cui avevamo una profonda conoscenza, ma non era il sistema in sè che ha permesso questo. Anche se un certo grado di coerenza delle regole e il fatto che le conoscevamo bene quasi tutti erano fattori positivi, era la direzione del Master e la compattezza del gruppo di amici a rendere possibile il divertimento. Eppure lo stesso gruppo non reagiva bene ad altri sistemi di gioco, anzi in alcuni casi diventavamo molto disfunzionali.

Al momento se devo scegliere un gioco con cui divertirmi, prima cerco di capire cosa può e cosa non può digerire il gruppo.
Se il gruppo è poco reattivo o poco agile a pensare fuori dagli schemi, spesso uso sistemi che a loro sono congeniali o più noti, altrimenti oggigiorno preferisco proporgli qualcosa di più narrativo, come i suddetti CnV e WoN.
Per te, invece?