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(The Pool) Vivere e Morire a Raam - Seconda Sessione

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Lavinia Barni:
Fakhyr dopo l'incontro con Uptar si dirige verso la zona che gli ha indicato la chierica.
Vuole dare un'occhiata a possibili pertugi per entrare o se c'è bisogno di scavare o provare a intrufolarsi da vie sotterranee, nascondigli e vie di fuga se le cose si mettessero male,per  capire se il luogo è sorvegliato fisicamente o psionicamente.
Poi torna al rifugio se tutto va bene.

TartaRosso:
@Fakhyr:
Ti dirigi verso la zona controllata dai nobili, perché è la che si trova la torre nera di cui vi ha parlato Grr Iarr.
La giornata è normale e osservi gli abitanti indaffarati come al solito nei loro compiti quotidiani. Ti sembra che ci sia un po’ più di controlli del solito ma nulla che preoccupi uno abituato ad evitarli come te.

Non ti eri mai avvicinato troppo a quella zona e avevi sempre visto la torre solo da lontano. Quello che vedi quando ti avvicini è una vera e prpria miniera a cielo aperto intorno sul cui bordo sorge la torre. E’ uno scavo parecchio grande e anche abbastanza profondo.

Si vedono resti di edifici appartenuti a civiltà ormai dimenticate. La zona è già stata ri occupata, evidentemente il timore che qualcosa proveniente dal passato minacci i nuovi abitanti è minore della loro necessità di avere un posto dove stare.
La miniera a cielo aperto ha vari aperture che la collegano con la rete di gallerie sotterranea che percorre raam.
La miniera a cielo aperto, come tutte le miniere di questo tipo è una grossa depressione, una buca, nel terreno e quindi di certo non adatta per difendersi da attacchi provenienti dall’alto. D'altronde è molto grossa e accidentata e offre vari punti in cui ci si può nascondere. Specialmente sul fondo che è piano e che è occupato da vari ruderi e detriti.

Lavinia Barni:
Osservo con apparente noncuranza   la zona della miniera, in realtà memorizzo ogni passaggio e ogni  nascondiglio per tornare a buio quando l'oscurità permetterà di muoverci senza essere visti e infiltrarci nel dedalo delle gallerie.

Per ora torno al rifugio, dove nell'attesa della notte e del ritorno di Fathan mi riposeró e studiero un po' sui pochi libri che ho.

La prima cosa che faccio è riprendere il medaglione, avvolgerlo in un panno leggero e indossarlo ben nascosto sotto gli abiti.
Il posto più sicuro è al mio collo!
Se riuscissi a trovare ciò che dice Eek Tal, la chierica incontrata nei sotterranei, preferisco che il medaglione sia vicino e magari trovare subito un modo di usarli insieme che non tornare qui e scoprire che il medaglione è sparito.
Sicuramente diventerò un bersaglio ancora più appetibile ma se avrò modo di controllare il medaglione forse avrò un po' più modo di condurre le trattative in nostro favore e non solo accettare le proposte altrui.


Palin Majere:
Cerco con tutte le precauzioni del caso di arrivare il prima possibile, meglio non seguito da nessuno, all'incontro con Fakhyr. Cerco di rimediare materiale per una spedizione tra cui senz'altro modi per illuminare (anche torce/lanterne mondane se non trovo di meglio) e un po' di cibo di scorta.

Ritenete opportuno rischiare di cercare di ingaggiare un mercenario armato? oltre al costo di per sé c'è anche il rischio che questo possa rivelare a qualcuno il luogo dell'appuntamento.

Lavinia Barni:
(OOF scusate la confusione con i nomi  ^-^  )

Quando arriva Fathan lo ringrazio per le provviste e le torce,  prometto che gli ri pagherò le spese quando saremo ricchi.

Penso che non sia opportuno prenderci un mercenario anche se potrebbe esserci utile perché non possiamo proprio fidarci di nessuno in questo momento così delicato, chissà, magari un giorno potremo pagare un nostro esercito.

A Fakhyr piace fantasticare.

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