Ciao,
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]Intendi che non sappiano moderarsi (nei toni, nelle risposte, ecc...)?
E' stata una uscita infelice e me ne rendo conto solo ora, e ovviamente mi scuso se sono risultato offensivo (ma con Domon ci scriviamo talvolta in privato e credo abbia capito che il mio tono non era provocatorio, mentre con Moreno è stato effettivamente un salto nel buio).
Quello che intendevo dire è che se si dovesse fare un 'corpo diplomatico' per parlamentare le condizioni di resa probabilmente non manderei Domon e Moreno, mentre se dovessimo fare un corpo d'assalto che espugni un bunker in 5 minuti mi sembrano le persone più adatte.

Forse così mi sono spiegato meglio.

In quel caso: a me appare come una caratteristica positiva, in un gioco di ruolo.
In un gioco di ruolo, si.
In un gruppo sociale, probabilmente no, ma questo dipende da come è strutturato il gruppo e quali esigenze deve soddisfare.
Ossia, spingo affinché l'esperienza sia quanto più coinvolgente e profonda io riesca ad ottenere dal gioco.
Ma questo non è affatto impedito.
La differenza è che qualunque cosa tu faccia deve ottenere un riscontro a "livello sociale" e questo deve servirti per adattarti e modificare (o far modificare) i criteri di appartenenza al gruppo ed i criteri estetici che sono comuni a quel gruppo, in modo da conoscersi meglio.
Levity, al contrario, mi da' l'idea (dopo averlo provato e letto i vari pbf) di essere un sistema che punti sopratutto a mostrare come le persone riescano ad essere morigerate, politically correct nelle proprie fantasie e brave a mantenere un equilibrio sociale con gli altri membri del gruppo
Questo giudizio mi sorprende...

Perchè Levity, con alcuni tipi di giocatori, spinge proprio a cercare i confini della morale "comune al gruppo" per capire quanto si possono deformare sino al "punto di rottura".
Quanto all'equilibrio è la stessa cosa. Con alcuni tipi di giocatori, si cerca di spingere il gruppo al punto di disequilibrio massimo per capire se un equilibrio è ripristinabile o se la struttura deve collassare.
(salvo poi consentire di sfruttare i vincoli ed i poteri di narrazione per cercare di portare la storia dalla proria parte, fregandosene del suddetto equilibrio).
E dici poco.

E' proprio il meccanismo che mina l'equilibrio e la morale comune di cui parlavi prima.
La frequenza dell'uso di alcune tecniche è quella che permette di capire quanto il gruppo sta osando nello spingersi alla ricerca dei limiti.
Oppure, se decide di fare le cose con più serenità, decide di fare un party nel solito vecchio, tranquillizzante giardino di casa.

Rob