[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]non escludo che, con simili precedenti, si abbia paura che il Cane di Daniele sia più efficace del proprio Cane
Fa notare una cosa: un Cane ha Tratti con dadi alti? Difficilmente potrà Accusare, quindi avrà meno Fallout di Esperienza degli altri Cani.
Inoltre, un Tratto è usabile nella misura che il giocatore lo sente parte del suo personaggio: "Sono vergine" non è d'uso immediato, eppure nel PBF sono riuscito a tirarlo in campo in due Conflitti. Se un giocatore sente un Tratto, non importa quanto è particolare: troverà modo di usarlo. Ma, se non lo sente, non importa quanto sia generico, alla fine avrà difficoltà (non foss'altro perché gli altri giocatori, all'ennesima narrazione moscia, pongono il veto).
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]sono bravissimo in quello che faccio" (che non riesco a capire se è un tratto accettabile o meno, anche se penso non lo sia...)
È accettabile nella misura in cui tutti i presenti al tavolo lo accettano; da regolamento, veto a parte, non c'è nulla che lo dichiari non accettabile. Considera che un simile Tratto non è poi molto diverso da qualcosa come "Cito sovente il Libro della Vita" (o il mio "'Il Re della Vita ha detto...'"): in una simile ambientazione, metti la situazione che vuoi, ma difficilmente non ci sarà l'occasione per citare il Libro della Vita.
L'unica differenza che mi viene in mente è che, come fatto notare, "Sono bravissimo in quello che faccio" mi pare meno caratterizzante.