Sarebbe opportuno arricchire per chiarezza le varie classi di piloti con esempi da film e anime, anche perchè non sono sicuro che siano esaustive, e allineare meglio le descrizioni all'inizio del manuale con il contenuto dei libretti.
Per esempio, Neon Genesis Evangelion: Rei Ayanami è l'esempio standard di Creato, ma il libretto non aiuta molto; Asuka corrisponde solo vagamente al profilo del Sopravvissuto (autodistruttiva, ma non certo per vendetta) e ancora meno agli altri; dalla descrizione all'inizio del manuale non è certo ovvio che il libretto del Prodigio è cucito su misura per Shinji Ikari (e non c'è quindi bisogno di aggiungere alle classi la Lagna o il Depresso).
Oppure, Mobile Suit Gundam. Amuro è un Campione o un Prodigio? O un po' tutti e due? Char Aznable è un Esperto, un Guerriero o un figlio di puttana?
Riguardo alle singole classi:
- Gli Impianti del Creato devono essere opzionali per consentire più flessibilità nella definizione del personaggio e dell'ambientazione, non tre e obbligatori. L'unico tratto che un Creato dovrebbe avere, logicamente, è che sa pilotare i mecha; tradizionalmente è correlato tutt'al più con facoltà psichiche, non con alterazioni e peculiarità fisiche. In effetti, dato che la maggior parte sono adatti a chiunque, possono essere alterazioni corporee disponibili (o obbligatorie) per piloti di qualsiasi classe nelle ambientazioni che lo richiedono e del tutto assenti nelle altre. In partite in cui si decide che solo i Creati hanno alterazioni artificiali "Hai un Impianto" dovrebbe essere un avanzamento o una dotazione iniziale sul libretto, prerequisito di "Adattabile". "Hai due Impianti" e "Hai tre Impianti" potrebbero esserci o non esserci.
- Il Sopravvissuto ha una doppia motivazione: una tragica perdita e una speciale carica d'odio. Naturalmente la seconda può essere una conseguenza immediata della prima, ma si danno anche altri casi: episodi traumatici meno tragici e più personali (ad esempio, sono stato fatto prigioniero e li ho conosciuti bene), tragedie che inducono a codardia e pacifismo o viceversa a esiti ben più psicotici, e odio con motivazioni meno concrete della vendetta (ideologiche, pragmatiche ed emotive: ad esempio, i nemici mi fanno orrore perchè inconsciamente penso di poter essere uno di loro, o li voglio morti perchè sono ansioso e implacabile, o so di cosa sono capaci e non posso fermarmi fino alla vittoria finale). Mi sembra che sia più essenziale l'aspetto dell'aggressività legata alla sofferenza, e per renderlo autonomo da un'eventuale tragedia pregressa e dalla relativa vendetta le "cicatrici" potrebbero essere di origine recente, uno stile di vita o la conseguenza di una vita sul filo del rasoio, invece che l'esito di una "catastrofe".