Vi seguo perché sono interessato (PS: Mattia, è a due la discussione oppure altri sono graditi?)
ps: quoto un'affermazione di Starmo
Penso comunque di lasciar perdere le vie e tutti i manuali che non siano il manuale base, poiché venivano pubblicati per accontenare ogni singolo schiribizzo del pubblico sapendo che sarebbero stati venduti (non mi permetterei di dire che sono in gran parte, da quel che ho visto, pecionate pur essendo accattivanti da leggere, ma diciamo che uccidono l'idea che stava alla base del gioco originario).
A grandi linee la vediamo allo stesso modo!
Un appunto Mattia: per come ho vissuto io recentemente il gioco il tiro di degenerazione non è "punire il giocatore", ma è portare la trama a uno sviluppo. Nelle mie giocate, attualmente, la degenerazione non è "togliere al giocatore qualcosa", ma "dire qualcosa sul personaggio".
Per spiegare bene quello che intendo linko
questo vecchio AP di GiuliaNella scena 4, al termine di un confronto con un vampiro abbastanza fuori di testa (ma ben ammanicato, tanto da far sparire ogni possibile dubbio che sarebbe stato punito per i suoi misfatti) Elia decide di ucciderlo.
Giulia è contraria.
Elia domina Giulia, per non farsi fermare. Quindi procede a uccidere il loro nemico.
Io come Narratore sono il custode delle tematiche, sono quello che le tutela. L'umanità è una delle tematiche che ricade sotto la mia area. E gli dico semplicemente (nell'AP non c'è, Giulia parlava esclusivamente del suo PG, non di quello di Elia) "ok, lo hai ucciso, quindi è una violazione, tira per vedere se degeneri".
Elia fa il tiro di dado e perde un pallino di umanità. Io gli spiego cosa comporta "ti indurisci in seguito a quello che hai fatto, da qualche parte dentro di te ti convinci che era in qualche modo necessario e che non è sbagliato".
Nel suo epilogo, non riportato in quell'AP, ci sarà una scena con i suoi Ghoul in cui, ubriacandosi con loro, lui spiega affranto come certe cose vadano fatte.
Alla fine della cronaca investirà i punti esperienza accumulati per alzare di nuovo il punteggio di umanità.
Come in questa sequenza il mio "ok, tira per la degenerazione" è l'equivalente di una punizione?
Ha toccato intimamente il personaggio di Elia, lo ha portato a uno sviluppo non previsto, ha detto qualcosa su di lui e sulla conseguenza sulla sua anima delle sue azioni.
è una meccanica grezza e non spiegata ottimamente, ma nella mia esperienza recente può essere usata senza alcuna modifica (non ne apporto) e senza essere percepita come punitiva.
Tutt'altro.
Il tiro di degenerazione è lo scopo, è la scelta difficile che hai davanti.
Questa scelta è data anche da una regola che spesso ho visto dimenticare. "Sull'Orlo" è la regola che impone al Narratore di dire sempre al giocatore quando una sua azione provocherà un tiro di degenerazione. Il giocatore ha la scelta, se fare quello che ritiene giusto, ma al costo di un pezzo della sua anima (forse. Lo decideranno i dadi) o se fermarsi per paura di come diventerà.
Questa è una scelta drammatica. I personaggi di vampiri sono messi difronte alla scelta del "fai quello che ritieni giusto, ma fallo al prezzo della tua dannazione". Uno dei compiti del Narratore, a seconda dei temi esplorati, è proprio spingere i personaggi in quella scelta. Qual è la goccia che fa traboccare il vaso per te? Cos'è che ti spinge a sacrificare la tua umanità?
In questo non è così diverso da Polaris. In Polaris la discesa del cavaliere dallo Zelo al Logoramento è dettata da una serie di cose da non fare, e il giudice finale è l'Errore, non il Cuore. Come avere un altro che giudica la tua "moralità" diventa punitivo?
È punitivo solo esclusivamente se questo viene usato e percepito come strumento di punizione, anziché come strumento per l'evoluzione dei personaggi.