Innanzi tutto, grazie a tutti
so che il motto è Basta chiedere
TM ma fa sempre piacere vedere che non sono solo parole
Poi: a parte il fatto che provvederò a riportare suggerimenti e critiche – o forse mi limiterò a linkare questa discussione sul suo blog, è davvero tanta roba, da riassumere! - rispondo ad alcuni punti di vari interventi, in ordine di apparizione: chiedo scusa per il WoT!
@ Simone Micucci
Sono d'accordo che chiarirsi l'obiettivo del proprio operato è, a spanne, almeno metà del lavoro e che fa la differenza tra il raggiungere lo scopo – almeno in parte – e non arrivarci nemmeno vicino. Per usare il tema della metafora di Moreno, significa sapere dove si sta andando, senza vagare a caso.
Sapendo che il blogger in questione ha poca esperienza di gdr al tavolo, vorrei evitargli un paio di trabocchetti perché è una persona che mi sta simpatica e che trovo abbia molte qualità, e so che non ha troppo tempo da dedicare a esplorare i vicoli ciechi: non si muore per essere incappati in una falsa strada nei gdr, ma facendo tesoro degli errori altrui, si possono evitare errori noti per scoprirne alcuni tutti nuovi!
@ Moreno Roncucci
Sicuramente, Hendioke non sa molto del gdr: credo che non gli dispiacerebbe giocare di ruolo più di quanto abbia fatto, ma che abbia poco tempo e conosca relativamente poca gente che pratica questo hobby, e lo dimostra il fatto che parli di master (o di mondo e storia preconfezionati) come se fosse una scelta obbligata quando invece è solo l'approccio più comune fino a oggi.
Ha poca esperienza, tutto lì: può solo rimediare giocando o informandosi di più, ed è per questo che vorrei fornirgli qualche indicazione.
Credo però che un po' di fantasy, anche non tolkeniano, lo mastichi – non fosse che ha recensito, qua e là, storie fantasy non così scontate né canoniche.
Riguardo a emozioni e regole: quando è saltato fuori che voleva dare un impatto particolare alle emozioni nel suo gioco, quasi come se fossero delle “radiazioni” che influenzano gli altri, a me è venuto in mente il rischio di finire con un “nuovo” Vampiri – ecco perché ho chiesto suggerimenti su giochi che gestiscano le emozioni con delle regole, e per regole non intendo necessariamente qualcosa con dei numeri. In Vampiri, si fa gran parlare del dramma di essere a metà tra bestia ed essere umano, ma alla fine, a parte una meccanica poco evoluta come l'Umanità (sarebbe off topic spiegare perché non mi convince) il gioco va soprattutto in altre direzioni.
Quindi ho chiesto di suggerire dei giochi che gestiscano le emozioni dei personaggi tramite regole: perché Hendioke potesse farsi un'idea dei molti modi in cui un aspetto del genere potesse essere influente sul personaggio, che si tratti di numeretti cangianti che alterino la sua efficienza o di motori di storia che generino eventi, senza battere sempre sulle solite soluzioni come il master che si arrangia a occhio!
E qui ammetto di essere stato vago, nell'apertura del topic: mi sa che lo editerò un po'
Forse mi faccio dei viaggi strani, ma credo che Hendioke voglia fare qualcosa di profondo e suggerendogli dei giochi per documentarsi potrebbe averne i mezzi – non basta leggere, ok, ma magari qualcuno deciderà anche di provarlo e lo aiuterà a non fare un clone deforme di D&D, quale che sia il motivo per cui voglia fare questa esperienza.
@ starmo
No, fidati, qui dentro quello che ne sa di meno potrei essere io!
ma chiudendo la gara al ribasso, veniamo al punto.
Gli piace Tolkien: sì, ma non ne è ossessionato o almeno non mi è parso, dai suoi altri articoli. Anche a me piace Tolkien, ma ho delle riserve sulla sua opera e non mi importa che sia un nome "sacro" nell'ambiente: non faccio finta che non abbia dei difetti.
Hendioke ama i videogiochi, ma credo che un'idea della profonda differenza tra i vari mezzi narrativi se la sia fatta da tempo: se no, se la farà all'atto pratico, cercando di creare un gdr da zero. Se sta tentando questo esperimento, è per imparare qualcosa e migliorare il suo metodo di scrittura e progettazione – e in fondo, certi generi di videogame sono nati proprio da suggestioni tratte dai gdr, e anche se non esistono ricette, certi ragionamenti possono essere esportabili.
Sicuramente la sua scarsa esperienza nell'ambito può portarlo a fraintendimenti ed errori anche “gravi”, ma il suo scopo – per ora – è quello di migliorarsi mettendosi alla prova con un'esperienza nuova. Se poi gli piacerà così tanto da volerci riprovare, lo vedrà lui. A me va solo di indicargli un paio di buche lungo la strada, perché per come lo conosco dal suo blog, preferisco che raggiunga i suoi obiettivi, in una qualsiasi misura alla sua portata.
Riguardo a Chronicle of Darkness – di cui parli in un post successivo – grazie dell'informazione, mi ha incuriosito, che sia o meno utile a Hendioke.
@ Luca Bonisoli
Non ho nulla da ridire, è più o meno tutto quello che penso
@ Mattia Bulgarelli
Dilemma è un altro gioco che risponde alla questione, da ciò che leggo e capisco (tempo fa, quando ancora lo stavate provando, ho letto dei topic ma ho certamente bisogno di un forte ripasso).
Però non è ancora disponibile la sua versione “definitiva”, giusto?
Sulle due-righe-due non mi formalizzo: ho usato quel numero perché non volevo sbranare tutto il vostro tempo, ma chi lo desidera può anche scrivere venti-righe-venti o più, a piacere.
Lo aggiungo al post di apertura
Io non sono un game designer esperto, ma ancora ci provo e conoscendo le difficoltà che si possono sperimentare… insomma, anche se è vero che sbagliando si impara, certe esperienze possono essere tramandate per evitare gli errori più scemi.
Diversamente, al primo anno di Medicina darebbero una maschera agli studenti dicendo “danzate attorno al paziente finché guarisce. Nel secondo semestre, passiamo alle sanguisughe!”
Riguardo ai limiti dell'allineamento, con me sfondi una porta aperta
Ancora una volta, ringrazio tutti della partecipazione fin qui, come si dice, “è tanta roba”
Vorrei comunque lasciare aperto il topic, nel caso salti fuori qualche altra segnalazione interessante.