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[Cani nella Vigna] La famosa narrazione condivisa

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Simone Micucci:

--- Citazione da: Mattia Bulgarelli - 2016-02-29 13:12:41 ---Snì... nel caso di un parpuzio in senso proprio, anche i singoli dialoghi sono "punibili" o censurabili dal GM: "prima che tu possa parlare, succede X", oppure "il tuo Paladino non può dirlo senza perdere i poteri: sei sicuro?"

--- Termina citazione ---

Snì.
Io usavo le regole per com'erano, se facevo un discorso lungo con un PnG e un giocatore mi diceva "ok, gli do una spadata" lo trattavo come un round di sorpresa (o gliela facevo dare direttamente).
E di solito quando c'erano casi strani ci fermavamo e ne parlavamo un attimo (le volte che ho preso decisioni di forza non è andata bene XD ).
I soprusi sociali sono del gruppo, non di un gioco.

Poi possiamo discutere sul fatto che un gioco con un sacco di spazi vuoti lasci campo libero a situazioni socialmente sgradevoli, ma non è argomento di discussione qui. ^_^

Daniele Di Rubbo:
Quello che dice Mattia è vero nella misura in cui il gioco di ruolo tradizionale assegna saldamente tutte le autorità nelle mani del GM. Per cui, sì, in linea teorica può benissimo dire cosa pensa, come agisce e cosa dice il tuo personaggio. In pratica l’ho visto accadere poche volte perché è una pratica molto disfunzionale.

Io come GM, ai tempi, ho avuto problemi a dare i PX sperequati senza che i giocatori se la prendessero, figurarsi se mi fossi permesso di fare una cosa del genere. Ricordo anche che non riuscivo ad avere l’autorità narrativa necessaria per tagliere le scene di netto, cosa che adesso avrei molti meno problemi a fare (perché sono maturato anche come persona, in questi anni).

Moreno Roncucci:
Io ho assistito (in convention) a partite dove il GM in pratica impediva ai giocatori di parlare e faceva lunghi monologhi fra NPC.  Ma erano in convention, se ne parla (ridendo) ancora oggi dopo anni, e vi ho "assistito" (ridendo dal tavolo a fianco, e non a giocare a quel tavolo) perché i nomi dopo un po' si sapevano e se li conosci li eviti...   8)

Più sottile e diffusa però c'è un altra variante, che viene ancora spacciata in molti posti dai gm tradizionali (e parpuzi) come "la maniera in cui si gioca ai gdr", che è la deprotagonistizzazione totale dei personaggi dei giocatori: li fai parlare, sì... ma le loro azioni e parole sono totalmente irrilevanti (se vanno a destra trovano la porta maledetta, se vanno a sinistra... idem!). Coincide spesso con il classico "railroading" ma è ancora più fastidioso.

Ma in ogni caso... , anche se rendi le loro azioni senza conseguenze...  non puoi impedirgli di aggiungere qualcosa alla fiction, almeno ogni tanto devono poter decidere cosa dire o fare. la narrazione in un gdr è SEMPRE condivisa, altrimenti sei al cinema a vedere un attore sullo schermo con cui non puoi interagire.

Questo poi è un classico esempio in cui gli approcci "diplomatici" sono totalmente fallimentari e controproducenti: tutti i casi in cui qualcuno si è sforzato di "entrare nella loro ottica" e di usare il termine "narrazione condivisa"... sono serviti solo a dargli credibilità, a confermarli nelle loro fesserie, e a dargli materiale da citare per difenderle. Una condotta assolutamente disastrosa e autolesionistica. Cercare il "dialogo" accettando a priori di usare termini farlocchi, stupidi e deliranti e una visione assurda e "magica" del gdr è roba da Tafazzi. Se da subito si fosse corretta questa corbelleria, sempre e ovunque, non si sarebbe oggi ridotti così (e alla fine ci sarebbero state molte meno polemiche, visto che il tafazzismo le ha sempre e solo accentuate propagando sciocchezze in giro...)

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Simone Micucci - 2016-02-29 13:21:44 ---I soprusi sociali sono del gruppo, non di un gioco.

Poi possiamo discutere sul fatto che un gioco con un sacco di spazi vuoti lasci campo libero a situazioni socialmente sgradevoli, ma non è argomento di discussione qui. ^_^

--- Termina citazione ---

Io non vedo nemmeno gli spazi vuoti: il sistema effettivamente tramandato era (ed è ancora per molti) "(in ogni caso non coperto) decide il GM".

Se una legge è clamorosamente ingiusta verso una categoria sociale, ma è una legge perfettamente formata, è un sopruso o è discrezionalità del governo? Gli oppressi diranno la prima, il governo dirà che è tutto legale.

(gli esempi concreti dei governi reali, come da Regolamento, li lasciamo fuori dal forum)


Tornando a bomba, io non ho mai visto un GM zittire direttamente un personaggio, ma ho visto un sacco di volte i "giochini" di oppressione indiretta tipo "ma sei sicuro di voler fare X?" oppure "PER CASO arrivano le guardie (che hanno PER CASO 10 livelli più di voi)".

Non ti impedisco di farlo, però poi ti punisco se lo fai, quindi sta' al tuo posto (e fammi un panino). :/

Daniele Di Rubbo:
Quello era esercizio della forza dell’autorità del GM per fare railroading. Ho sentito racconti dell’orrore in merito di gente che non arrivava alle sue gambe alla fine dell’avventura, se si staccava dai binari del GM.

In una sessione di Dungeons & Dragons credo di averlo fatto anche io, ma ero giovane e allora non capivo come mai potesse essere problematico (salvo che, a fine sessione, il giocatore, giustamente, se ne lamentò).

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