Anche io qui sono d’accordo con Palin: scoprire subito il mostro non vuol dire né catturarlo né scoprirne la debolezza e, se non ne scopri la debolezza, è inutile affrontarlo. Anzi, tendenzialmente parlando, i cacciatori farebbero bene a evitare un mostro del quale non conoscono la debolezza, a meno che non abbiano una buonissima ragione per farlo, dal momento che rischiano di prenderle e basta.
Quello che dicono Mattia, Samuele e Simone, poi, va esattamente in questa direzione e coglie lo spirito del gioco. Se sei il Custode e i cacciatori beccano il mostro dopo 10 minuti, non è un tuo problema: semplicemente è andata così. Continua a giocare il mostro come se fosse un’entità intelligente. Si accorge che i cacciatori sanno chi sia? Se se ne accorge, tenterà di ucciderli e, siccome loro non sanno la sua debolezza (o magari non hanno ancora fatto a tempo a procurarsi ciò che gli serve), ora ha il coltello dalla parte del manico. Pensa di dover affrettare suoi i piani? Lo farà. Se non sa che i cacciatori lo stanno cacciando, farà come se nulla fosse e continuerà per la sua strada, probabilmente. Guarda la tua preparazione: guarda il conto alla rovescia, i tirapiedi, le comparse, i luoghi; chiediti come possano essere sfruttati per complicare la vita ai cacciatori e agisci di conseguenza. Ci penserà la valanga di mosse (non nel senso delle tante mosse, ma della concatenazione delle mosse – sia quelle del Custode sia quelle dei personaggi – e delle loro conseguenze) a fare il resto.
Luca, tu non hai sbagliato niente. Avresti sbagliato se avessi cercato di impedire in ogni modo ai cacciatori di scoprire quella debolezza, difendendo a tutti gli effetti la tua preparazione. Loro hanno fatto quello che dovevano? Bene, tu devi dargli i pieni benefici delle loro mosse; non sei lì per giocare a fregarli.