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[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
Moreno Roncucci:
--- Citazione da: Saverio Porcari - 2015-06-20 00:16:52 ---Riguardo al tipo d'azione SOCIALE il manuale dice
Questo tipo di azione è usato per ispirare, guidare, convincere, contrattare vantaggiosamente, rassicurare, spaventare, attrarre, intimidire, stabilire un impegno o ottenere informazioni. La sua caratteristica chiave è che cambia il comportamento attivo degli altri. [...]
Il Tipo Sociale è inoltre flessibile riguardo al tipo di cambiamento nel comportamento. Per esempio può essere usato per convincere qualcuno della verità, per mentirgli o per svelare bugie di alcuni altri
Ora se lo chiama il GM non mi è chiaro se si riferisce alla volontà di un PNG di ispirare, guidare, convincere, contrattare vantaggiosamente, rassicurare, etc o a quella presunta della trollbabe (la quale invece magari vorrebbe scassare il PNG di botte).
--- Termina citazione ---
Il tipo di combattimento dipende dalla fiction, deve avere un senso e una logica, ma vincola solo l'obiettivo della trollbabe. (e su cosa tira)
Ma in astratto si capisce poco, vediamo un esempio pratico:
--- Citazione ---Supponiamo che il vecchio saggio del paese supplica la trollbabe di andare a recuperare l'idolo trafugato, il GM chiama Conflitto Sociale perché il vecchio vuole convincere la trollbabe.
--- Termina citazione ---
Così non c'è nessun conflitto. Vedi un conflitto in un vecchio che supplica la trollbabe?
Guardando le regole, ci possono essere scelte interessanti, rese ancora più interessanti dall'intersezione di fiction e regole. Per esempio, se il vecchio cerca di ingannare la trollbabe per farle recuperare l'idolo rifilandole una storia falsa, potrebbe essere un conflitto.... ma nella fase equa e trasparente il GM dovrebbe dire al giocatore che e solo un cumulo di balle!
in ogni caso, se non c'è conflitto, non c'è conflitto. Se vuoi dichiarare conflitto deve esserci conflitto. Discorrere amabilmente, chiedere, cercare di convincere dicendo la verità e senza coercizione non e un conflitto...
Ora, o ti viene in mente qualcosa di OVVIO: "certo! Qui c'è un chiarissimo conflitto da dichiarare"....
... o che senso ha che stai a scervellarti per trovarlo? I conflitti sono evidenti, se non lo vedi non c'è.
--- Citazione ---E' un caso ammissibile o la volontà e l'obiettivo del PNG non conta nulla?
A sto punto nella scelta dell'obiettivo che scelte ha la trollababe?
--- Termina citazione ---
Se il GM ha dichiarato un conflitto sociale, la trollbabe deve dichiarare un obiettivo ammissibile: cambiare il comportamento attivo di qualcuno. E se c'è un conflitto mi pare ovvio che qualcuno sta facendo qualcosa alla trollbabe....
Ma vediamo un possibile uso delle regole come si intersecano con la fiction:
Il GM dichiara conflitto sociale. A quel punto deve dire cosa succede per scatenare un conflitto.
La trollbabe dichiara come obiettivo che vuole che il vecchio smetta di chiederle di andare là e ci vada lui da solo. A questo punto è il giocatore che deve dire come fa a convincerlo.
Vedi? NON STANNO GIOCANDO A PALLA AVVELENATA! Non stanno cercando di "fregarsi a vicenda" con mezze dichiarazioni appena accennate per mettere in difficoltà l'altro!
Mi sembra che nei tuoi esempi hai paura che succeda una cosa così:
- GM: "credi di mangiare in pace! Ah! Conflitto! Sociale! Ora dimmi subito perchè!"
- Giocatore (preso di sorpresa.) "... ma..non so... litighiamo per l'ultima fetta di torta? Non mi viene in mente niente..."
- GM (ridendo sguaiatamente come un supervillain) "Ah ah! Non sai rispondere, eh, povero stolto? Ma DEVI! Stavolta ti ho fregato, staremo tutta la sera a vederti nell'imbarazzo finchè non ti viene in mente come risolvere questo casino che ti ho combinato!
- Giocatore: "ah, è così? Credi di avermi fregato? Il cane vuole mangiare un boccone che gli ha lanciato il padrone di casa. Il mio obiettivo è fargli mangiare invece il cappello del capo delle guardie! Ora impostami tu un conflitto in cui questo abbia senso, Bwah ah ah ah!"
- GM: "ma... non dovresti essere tu a dirmi cosa fai per..."
- Giocatore: "cosa credi, di giocare a Trollbabe? Io dichiaro che mi accendo una sigaretta, il mio obiettivo è convincere il cane, adesso tiro il dado e se vinco ti devi inventare come ho fatto, eh eh eh"
- GM: "maledetto Carter, mi ha fregato un altra volta..."
Non penserai che Trollbabe funzioni così, spero... ;D
I giocatori (GM compreso) COLLABORANO, e ciascuno fa la sua parte, aggiungendo qualcosa di INTERO. Non tiri a sbalestrare l'altro presentandogli un mozzicone di dichiarazione, con i puntini di sospensione finale tipo la settimana enigmistica.... se vuoi un conflitto lo descrivi e poi passi alla palla alla Trollbabe, dopo avergli descritto una situazione sensata. la trollbabe ti dichiara cosa fa e perchè per ottenere l'obiettivo che ha scelto, in maniera sensata
--- Citazione ---Sappiamo che l'obiettivo non può essere PASSIVO "non mi faccio convincere", non può nemmeno esulare dall'ambito sociale (lo uccido, lo picchio).
Dovrebbe scegliere a sua volta un obiettivo che "ispiri, guidi, spaventi, convinca, rassicuri, etc" ?
--- Termina citazione ---
E soprattutto, che cambi un comportamento attivi di qualcuno.
Ma non deve inventarsi pure il comportamento da cambiare! Il GM gli avrà descritto qualcuno che vuole ipnotizzarla, catturarla, avvelenarla, imbrogliarla, schiavizzarla, fregarla, o comunque *arla, e il giocatore dirà cosa vuole fare la trollbabe. Tutto qui.
--- Citazione ---Oppure Argha trollbabe con numero 8 si trova nella bottega di un mercante che la tratta in modo sgarbato, allorché lei reagisce dichiarando "Sfodero la mia spada!"... ma prima che riesca a dirlo il GM mi interrompe e dice
Conflitto Sociale, il mio mercante vuole convincerla a rinfoderare la spada e ad andarsene in cambio di un po' di quattrini.
--- Termina citazione ---
Si potrebbe dire che sfoderare la spada poteva già essere un chiaro conflitto, ma dipende dalla situazione: era plausibile che fosse solo scena, colore? Insomma, se la trollbabe dà un pugno in faccia a qualcuno ha dichiarato il conflitto, anche se è il GM a dire le paroline dopo...
In generale se avete problemi di comunicazione di questo tipo al tavolo è meglio se insistete per dare sempre dichiarazione formale (e se siete abituati così è possibile che in quel caso sfoderare la spada non fosse un conflitto se non dichiarato), ma in genere non si sta a fare le corse fra GM e giocatore, in quel caso gli chiederei "vuoi entrare in conflitto?" (e se risponde "no" gli dico "e invece a me pare un conflitto, lo dichiaro io"...)
Il GM può benissimo dichiarare un conflitto sociale, ipotizzando che giochi onestamente (se gioca per rovinarti il divertimento mandalo a donne di facili costumi e risolvi il problema). E può puyre dichiarare che l'obiettivo del mercante è convincerti.
Ovviamente, come "obiettivo di png", non conta nulla, quindi non mi pongo nemmeno il problema del fatto che sia lecito o no. È carta straccia. La trollbabe può benissimo perdere il combattimento e non cambiare idea per niente. NON ESISTONO POSTE NEL CONFLITTO. Il problema non si pone, il sistema alla fine dirà se la trollbabe è illesa, ferita o incapaciitata e se ottiene il suo (di lei) obiettivo. E BASTA. L'obiettivo dei png è irrilevante, serve solo a dare una guida al GM su come giocarli ma non conta nulla sull'effetto del conflitto.
Quindi, un png può benissimo avere come obiettivo "sposare la trollbabe", "convincerla", "ammazzarla","farla diventare un coniglio rosa", non c'è problema, NON DEVI MANCO DICHIARARLO ALLA TROLLBABE, che importa? (lo dichiari nella fase equa e trasparente se può essere utile, ma di soluto bastano le azioni) Gli dici anche cosa ha mangiato il png a colazione la settimana prima? Nel conflitto come informazione ha la stessa rilevanza.... Se la trollbabe rimane ferita dichiara la ferita e cosa fa, e marameo al futile, inutile e senza speranza obiettivo del png....
--- Citazione ---A sto punto la mia cazzutissima trollbabe deve cuccarsi il conflitto sociale? Dichiarare un obiettivo sociale e provare a far cambiare l'atteggiamento del mercante? Magari io volevo intimidirlo, ma magari volevo proprio fargli male...
--- Termina citazione ---
Stai interpretando le limitazioni sugli obiettivi in maniera assurdamente limitante.
Ecco alcuni obiettivi validi che mostrano che "umiliazione" rappresenta per la tua trollbabe il non poter dichiarare come obiettivo che ammazza il mercante...
1) convincere una guardia ad arrestare il mercante e sbatterlo in galera.
2) far fuggire il mercante a gambe levate dalla città, terrorizzato dalla paura.
3) Far strisciare il mercante ai suoi piedi implorando pietà.
4) Farsi seguire dal mercante che cammina a quattro zampe per il paese abbaiando come un cagnolino (il giocatore che dichiara questo obiettivi dice come fa ad ottenerlo, ma direi che un "se non lo fai ti impalo su quell'albero" è un buon inizio...)
5) Farsi regalare dal mercante la casa e tutti i suoi averi.
6 (se di scala sufficiente) convincere il paese a linciare il mercante in piazza.
Se è presente una terza persona potrebbe persino dichiarare che il suo obiettivo è terrorizzare lei e per ottenerlo uccide il mercante... (qui cominciamo ad avvicinarci di nuovo alle dichiarazioni/trucco: ancora una volta, giocate onestamente, queste cose falle se hanno senso, non per "fregare" gli altri...)
[edit: crosspost con Simone]
Moreno Roncucci:
Mi sono riguardato anche i post della pagina precedente, per vedere a cosa non si era ancora risposto.
Daniele, nel primo post:
--- Citazione ---Nella nuova Fase Equa e Trasparente, Luca dice che i compaesani dell’uomo accorrono per aiutarlo a rimettersi in piedi: sono vestiti in maniera povera e armati di bastoni e simili. Sira spintona la gente via e, nel frattempo, getta un coltello al troll nella gabbia perché si liberi (nella speranza che gettare scompiglio la aiuti a raggiungere il suo Obiettivo).
Tira un 9 (fallimento) ed è Ostacolata. Evelyn narra come della gente le si para dinanzi e lei si ferma perché non vuole fare loro del male. Decide di lasciare perdere la seconda Serie e di andare alla terza.
Qui non sapevamo bene come comportarci: il fatto che Evelyn avesse gettato il coltello al troll perché si liberasse esulava dall’Obiettivo del Conflitto. Chi decide cosa succede al troll, se si libera? Luca ha narrato come i paesani riprendessero il coltellino e la cosa è finita lì, ma come avremmo dovuto gestire quella situazione? Io non saprei dirlo.
--- Termina citazione ---
Seguite le regole sulla narrazione. Seguitele rigorosamente senza cambiarle di un millimetro.
Come ha detto Saverio, Evelyn sta dichiarando azioni che sono più da "spacco la testa a tutti ed entro" più che "voglio che mi facciano entrare", ma per il resto della spiegazione facciamo finta di niente e immaginiamo sia un conflitto di tipo combattimento.
Si inizia con la fase equa e trasparente, dove Evelyn dichara che getta il coltello al troll perchè si liberi e crei scompiglio. A quel punto il GM dichiara a sua volta cosa fanno i png e quindi anche il troll. Puoi dire a Evelyn che il troll non ha la minima intenzione di fuggire (e allora Evelyn cambia la sua azione), o può dirgli che il troll allunga le mani per afferrare il coltello con lo sguardo pieni di riconoscenza (e quindi Evelyn conferma l'azione). Puoi dire chi cerca di bloccare il coltello, se qualcuno è pronto ad ammazzare il troll se questo tenta di liberarsi... devi descrivere esattamente la situazione, senza tirar fuori "sorprese" dal cilindro a metà conflitto e senza dire cosa succede in futuro, descrivi la situazione ORA (infatti la descrizione del comportamento del troll non comprende se riuscirà o meno a fuggire)
Una volta che la situazione è chiara a tutti e tutti confermano le azioni, Evelyn tira e fallisce. Sta a lei narrare come viene ostacola, ma SOLO QUELLO, non si mette ad aggiungere altre cose muovendo i png e dicendo che fanno questo o quello. Se la fase equa e trasparente ha chiarito la situazione, cosa succede dovrebbe essere chiaro a tutti.
E una cosa altrettanto chiara è che ha perso una serie. Si ALLONTANA dall'obiettivo.
Questo chiarisce già che la sortita del troll non riesce. Definita come positiva per la trollbabe (ese non era positiva, se danneggiava la trollbabe, il GM doveva dirlo prima, nella fase equa e trasparente) non può avvenire in una descrizione di come la trollbabe è più lontana dall'obiettivo.
È un esempio di quello che già ho detto a Luca qualche giorno fa: la trollbabe si avvicina o si allontana dagli obiettivi, non è mai STATICA, la situazione non è mai ferma immobile ad aspettarla. La situazione qui deve evolversi in PEGGIO.
Inoltre, Evelyn non gioca i png. Non può dire che i paesani o il troll fanno qualcosa di diverso da quello che Luca ha detto che facevano. Luca ha detto che i paesani si mettevano in mezzo e il troll allungava la mano? Evelyn può dire che non riesce nemmeno a tirare il coltello, o che manca il troll. Non può dire che il troll prende il coltello e cambia idea. Non può dire che i paesani cambiano i dea e invece di concentrarsi su di lei uccidono il troll.
È chiaro quindi quanto fondamentale è la fase equa e trasparente? Tutti i problemi di narrazione e questi dubbi in Trollbabe di solito si riducono a "ah, abbiamo saltato la fase equa e trasparente"....
"Chi decide cosa fa il troll se si libera"? Luca ovviamente. Basta guardare le regole sulla narrazione. Fuori conflitto il troll lo gioca Luca. Le dichiarazioni per il troll nella fase equa e trasparente le fa Luca. E se il troll si libera significa che la trollbabe ha vinto il tiro e quindi narra il GM. Cioè Luca.
La cosa sbagliata, a quanto vedo dalla descrizione, è che Evelyn ha narrato SOLO come la Trollbabe viene ostacolata. Non basta. Sarebbe bastato se andava a fare un altro tiro rischiando di rimanere ferita. Ma se passa alla serie successiva, la situazione per la trollbabe deve peggiorare. Non è un semplice ostacolo. Deve dichiarare che indietreggia sensibilmente, che viene travolta, che viene circondata, insomma....
...la situazione non rimane mai uguale. Dopo ogni serie la trollbabe deve avvicinarsi o allontanarsi dall'obiettivo. Non deve mai rimanere statica a dire "se non funziona questo facciamo questo" come se provasse cinque-sei tipi di conflitti e obiettivi, uno per volta, mentre il mondo attorno sta fermo come le belle statuine.
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Sempre Daniele:
--- Citazione ---Non so se abbiamo agito da manuale, ma qui aveva senso per noi spezzare la scena. Voi cosa ne pensate? Come vi comportate quando una scena va per le lunghe e qualcuno chiama un Conflitto ulteriore (che l’allungherebbe ancora)?
--- Termina citazione ---
Chiudo la scena. Ricordati che anche se dovrebbe comunque ascoltare i giocatori, è il GM che apre e chiude le scene. Se ti pare che una scena stia andando troppo per le lunghe chiudila, magari lasciando il tempo al giocatore di fare poche ultime cose.
Non è un montaggio incrociato: non salti da una scena all'altra. la scena la chiudi e quando torni a quel giocatore apri una scena diversa, in un altro luogo e tempo (nel caso dell'incantesimo puoi benissimo descrivere un luogo adatto per l'incantesimo che la Trollbabe ha trovato dopo un tot di ricerche)
Se non puoi proprio chiuderla la cosa si fa delicata, ma in realtà è un caso rarissimo... se fai quello che ho detto al punto prima (i conflitti ripetuti sempre nello stesso luogo e nella stessa scena sono frutto di solito della trollbabe statica a tentare conflitti diversi mentre gli altri fanno le belle statuine. Se invece la trollbabe deve fuggire o comunque andar via cambiare la scena non è un problema.
Un esempio di questo è descritto nel tuo post nella scena successiva:
--- Citazione ---Siccome Sira vuole fermarli, Luca chiama un Conflitto Sociale a Passo 2. L’Obiettivo di Sira è “non voglio far scendere Washu a valle”. Evelyn porta il Passo a 1.
Sira tira un 7 (fallimento) ed è Ostacolata:Evelyn descrive come Washu la afferri per il collo e la graffi sul ventre. Evelyn non vuole continuare su questa strada, decide di fallire la Serie e, con essa, tutto il Conflitto, ma subito dopo ne chiama uno di Tipo Combattimento a Passo 1 con Obiettivo “mettere KO Washu”. Luca tiene il Passo a 1.
--- Termina citazione ---
Scusa, ma Sira non ha appena perso un conflitto con obiettivo "non voglio far scendere Washu a valle”? Perchè Washu non è già a valle alla fine del conflitto sociale? Evelyn deve narrare la sconfitta, l'obiettivo fallito... quindi deve narrare Washu che arriva a valle!
Se vuole fare un combattimento poi, lo fa a valle!
Attenzione: il fatto che sia a valle non è dovuto all'obiettivo di Washu (che è totalmente irrilevante) ma a come è enunciato l'obiettivo di Sira!. La sconfitta non indica che l'obiettivo di Washu avviene, ma che l'obiettivo della trollbabe fallisce! Totalmente! Non "inizia a fallire dello 0.0000001%..."
"ma allora Sira non può ricorrere alle maniere forti per fermare Washu?". Certo che può. Può iniziare a prenderla a botte.... DENTRO IL CONFLITTO SOCIALE! (e tirando sempre i dadi sul sociale, l'obiettivo è sempre lo stesso) Ma se perde quel conflitto lo perde, non è un pareggio che lascia le cose invariate.
--- Citazione ---Ora sono Fuori Combattimento e la narrazione passa a Luca, che descrive come il corpo di Fergus mi si avvicini e mi trattenga: lo spirito della foresta è adirato e mi urla in faccia parole di odio e di sfida; poi, sfinita, svengo per terra ed esso entra palesemente nel mio corpo.
Decido di non andare a un tiro aggiuntivo ulteriore perché tutto sommato questa narrazione mi sta bene così.
--- Termina citazione ---
Infatti,Luca qui è stato davvero buono. Una narrazione ostile è una narrazione OSTILE. Non dico che deve descrivere cose strampalate per darti addosso a danno della credibilità, ma dire "prende il controllo del tuo corpo" e basta non vuol dire niente, visto che non può fare niente con il tuo corpo prima che tu possa agire di nuovo (vedi poi).
Io avrei detto che lo spirito che entrava nel suo corpo uccideva gli uomini che l'hanno aiutata. E poi si vedeva se a te stava bene o se tentavi un tiro per cambiarla... :-)
--- Citazione ---Qui ci chiediamo se Luca possa dichiarare che lo spirito mi possieda e, consultando il manuale, troviamo proprio un esempio simile a p. 82 (ultimo paragrafo). Appurato che va bene, ci chiediamo: come si gestisce una situazione del genere? Come autorità narrative, dico: cosa posso dichiarare io, da ora in poi? Cosa può dichiarare lui? Come me ne libero? Fossi io il GM non saprei davvero cosa fare, e anche da giocatore vi assicuro che non ne ho idea.
--- Termina citazione ---
Luca me l'aveva chiesto in privato (e ha fatto male, era meglio parlarne qui così leggevano anche altri) ma in breve: non cambia nulla. Si usano le stesse regole su chi può dire cosa e quando. il fatto di non controllare il suo corpo è una condizione dell'ambiente in cui si trova la trollbabe esattamente come "piove" o "è una bella giornata". Se nella scena piove non puoi dire che hai i capelli asciutti. Se nella scena non controlli il tuo corpo non puoi agire fisicamente. Se vuoi i capelli asciutti devi fare qualcosa per asciugarli. Se vuoi controllare il tuo corpo devi fare qualcosa per controllarlo di nuovo. è uguale.
Moreno Roncucci:
Sulla discussione fra Saverio e luca sull'obiettivo "non scende a valle".
Dice Saverio:
--- Citazione --- “non voglio far scendere Washu a valle”
Non è un obiettivo.
Casomai è quello che vuole.
Ora se vuole cambiare il comportamento di Washu in modo che non scenda più a valle allora è Sociale.
Se invece lo vuole impedire fisicamente (bloccandola, stordendola, ferendola, uccidendola) allora è Combattimento.
--- Termina citazione ---
Risponde Luca:
--- Citazione ---Uhm... Anche qui non sono d'accordo. Un obiettivo combattimento sarebbe "voglio neutralizzarla/ferirla/ucciderla", ma non le impedirebbe di scendere a valle, magari nel suo ultimo anelito di vita(la sto stiracchiando,ma spero sia chiaro). Cerco di spiegarmi meglio: se tu vuoi massacrare di botte un tizio perché non faccia qualcosa, con combattimento lo massacri di botte, ma poi IO GM decido se la tal cosa la fa o meno. Con sociale invece, se hai successo nel conflitto, il tale quella cosa NON LA FARÀ, indipendentemente dal fatto che tu lo abbia convinto a mazzate, parole o regali. Così io ho sempre fatto, e così mi pare di evincere dal manuale (posso sempre sbagliarmi però, eh).
--- Termina citazione ---
Avete QUASI ragione entrambi, il problema è che entrambi aggiungete limitazioni agli obiettivi che non hanno.
Combattimento: "Il Tipo di Azione Combattimento è estremamente lineare. In esso, la trollbabe deve cercare di sopraffare, neutralizzare o uccidere qualcuno.
Anche nel caso più positivo, in cui si usi questo Tipo di Azione per fuggire o soccorrere qualcuno, questo risultato dev’essere ottenuto comunque facendo del male a chi rappresenta la minaccia. Scegliendo questo Tipo di Azione, stai dicendo che in questo Conflitto le finezze e il dialogo non sono rilevanti.
Un Conflitto non è automaticamente di Tipo Combattimento solo perché comporta una rissa o violenze anche più gravi. Se qualcuno corre verso la tua trollbabe urlando: «Ti ucciderò!», e, avendo chiamato il Conflitto, vuoi “disinnescare” la situazione (vuoi che la trollbabe lo tenga a bada per un po’ o lo getti nel fiume per farlo sbollire), devi scegliere il Tipo di Azione Sociale. Scegliere il Tipo di Azione Combattimento significa che devi ferirlo, ucciderlo o sopraffarlo in maniera così dura che potresti comunque ferirlo."
Sociale: "Il Tipo di Azione Sociale è spesso quello che si vuole realmente, ed è importante non scegliere Combattimento o Magia per errore. Questo Tipo di Azione è usato per ispirare, guidare, convincere, contrattare vantaggiosamente, rassicurare, spaventare, attrarre, intimidire, stabilire un impegno, o ottenere informazioni. La sua caratteristica chiave è che cambia il comportamento attivo degli altri. Colpire una persona usando Combattimento non può farlo; può solo servire a fargli male.
Il Tipo Sociale è inoltre flessibile riguardo al tipo di cambiamento nel comportamento. Per esempio, può essere usato per convincere qualcuno della verità, per mentirgli o per svelare bugie di alcuni ad altri."
ENTRAMBI possono essere usati per impedire a Washu di arrivare a valle!
Molti di questi problemi si risolvono se solo ricordate le regole sulla narrazione nei conflitti!
Infattti:
Evelyn dichiara il conflitto, e sceglie (per esempio) "combattimento". Deve dire un obiettivo compatibile. "Washu non scende a valle" va benissimo. il sottinteso è che per fermarla sei disposta a farle molto male. La vuoi fermare di forza.
Ma Washu deve per forza andare avanti fino alla morte? No. La vittoria della Trollbabe l narra il GM. Il GM gioca Washu. Il GM sa cosa succederebbe, se Washu si farebbe ammazzare ma non cambierebbe idea, o se ad un certo punto si ferma e si arrende e torna indietro.
Mettiamo invece che Evelyn scelga "sociale". Deve dire un obiettivo compatibile. "Washu non scende a valle" va benissimo. il sottinteso è che il tuo obiettivo è farla tornare indietro, non ucciderla.
Se Evelyin vince, chi narra? Il GM, come prima. Che sa cosa convincerebbe Washu, ed eventualmente che ammontare di botte ci vogliono per farla tornare indietro se Evelyn ad un certo punto inizia a pestarla, e le descrive.
Insomma: basta che segui le regole e non sei assolutamente limitato dal tipo di conflitto
Saverio Porcari:
Grazie mille a entrambi!
Ovviamente io ho posto dei casi limite ed estremamente stringati proprio per capire come gestire delle situazioni strane.
Talmente strane che a me non sono MAI capitate, proprio perché non gioco a fregare la TB ed appunto non dichiaro conflitti a buffo, ma cercando di interpretare la situazione così come vien fuori dalle azioni della TB.
Oggi in chat dicevo per l'appunto a Daniele
Il GM se chiama il conflitto lo fa perché c'è e sceglie il tipo in base a quello che riconosce dalla fiction, non ha senso dire "Guarda un pesce spada" indicando un cane.
Verissimo, anche se in più punti il manuale dice. Se chiami il conflitto c'è il conflitto c'è. E non se c'è il conflitto chiama il conflitto. La mia posizione è sempre stata vicina a quella di Simone (per forza ho giocato praticamente solo con lui)
--- Citazione da: Simone Micucci - 2015-06-20 01:31:59 ---
I conflitti emergono da quello che la TB fa, se il giocatore non ha alcuna reazione, non ha parlato, non ha detto niente (in sostanza: se non ha ancora giocato) come diavolo fai a stabilire che c'è un conflitto?
--- Termina citazione ---
E quindi mi dicevo “Se la trollbabe non entra lei in conflitto nessuno chiama un conflitto”
Però risposte di Moreno e dalla rilettura attenta del manuale (pagina 58) vedo che non è così. Il GM può chiamare il conflitto anche quando la TB resta passiva e non fa niente. Cioè quando la Trollbabe “subisce” un conflitto da parte di un PNG.
Cito pg.58
* Lo colpisco e dico che è un Conflitto
* Lo colpisco , e tu dici che è un Conflitto
* Non faccio niente , ma tu dici che mi colpisci e dici è un Conflitto
* Non faccio niente , ma tu dici che mi colpisci ed io dico è un Conflitto
Sto parlando del caso 3. E finché si tratta di gente che ti picchia o insegue nulla di problematico, ma quando si tratta di Sociale o Magia ecco che la cosa suona strana. Per questo ho fatto quegli esempi (dei druidi e dei tizi che vogliono convincerla o corromperla).
Insomma i casi che ho trovato più difficili da comprendere sono
-Conflitto non combattimento
-Chiamato dal GM
-In cui la trollbabe è passiva e subisce da parte di qualcun altro.
Ma grazie alle vostre risposte mindblowing e super preziose, credo di aver fugato ogni dubbio.
Soprattutto ho capito che se il GM chiama il conflitto e sceglie un tipo d'azione sulla quale non sono d'accordo, perché penso non rispecchi le mie aspettative o intenzioni io lo faccio presente, ma da giocatore a giocatore.
Se lui cambia idea e tipo di azione tutto bene, stiamo agendo in modo collaborativo MA "tecnicamente" non stiamo seguendo la procedura perché una volta fissato il conflitto e il tipo d’azione questi (da regole) non sono più negoziabili/modificabili.
Siccome giocando mi è capitato invece che tornassimo su queste decisioni io credevo che facesse parte della procedura e da qui l’equivoco e le cappellate che ho scritto in precedenza.
Grazie ancora, non vedo l’ora di rigiocare per provare ad attenermi in modo più rigoroso alla procedura.
Daniele Di Rubbo:
Innanzitutto grazie a tutti per le precisazioni. Mi piacerebbe dire che ho capito tutto, ma temo di no: i discorsi che abbiamo fatto sono abbastanza lunghi e articolati, sono spesso andati a fondo e hanno sviscerato così tanti aspetti del gioco che, nella migliore delle ipotesi, sono confuso dalla quantità di informazioni raccolte. Il fatto di essere ritornato sui miei passi due o tre volte non mi aiuta ad avere chiaro cosa fare, quando e come.
Ma ora veniamo ad alcuni chiarimenti ulteriori.
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2015-06-20 06:16:24 ---Come ha detto Saverio, Evelyn sta dichiarando azioni che sono più da "spacco la testa a tutti ed entro" più che "voglio che mi facciano entrare", ma per il resto della spiegazione facciamo finta di niente e immaginiamo sia un conflitto di tipo combattimento.
--- Termina citazione ---
In poche parole qui mi stai dicendo che quei tipi di dichiarazione sarebbero state meglio in un Conflitto di Tipo Combattimento, giusto?
Ma nei tuoi post non dici che Sira può fare quello che ne ha voglia in un Conflitto Sociale, compreso mettersi a pestare tutti e che quello rimane pur sempre un Conflitto Sociale?
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2015-06-20 06:16:24 ---
--- Citazione ---Qui ci chiediamo se Luca possa dichiarare che lo spirito mi possieda e, consultando il manuale, troviamo proprio un esempio simile a p. 82 (ultimo paragrafo). Appurato che va bene, ci chiediamo: come si gestisce una situazione del genere? Come autorità narrative, dico: cosa posso dichiarare io, da ora in poi? Cosa può dichiarare lui? Come me ne libero? Fossi io il GM non saprei davvero cosa fare, e anche da giocatore vi assicuro che non ne ho idea.
--- Termina citazione ---
Luca me l'aveva chiesto in privato (e ha fatto male, era meglio parlarne qui così leggevano anche altri) ma in breve: non cambia nulla. Si usano le stesse regole su chi può dire cosa e quando. il fatto di non controllare il suo corpo è una condizione dell'ambiente in cui si trova la trollbabe esattamente come "piove" o "è una bella giornata". Se nella scena piove non puoi dire che hai i capelli asciutti. Se nella scena non controlli il tuo corpo non puoi agire fisicamente. Se vuoi i capelli asciutti devi fare qualcosa per asciugarli. Se vuoi controllare il tuo corpo devi fare qualcosa per controllarlo di nuovo. è uguale.
--- Termina citazione ---
Qui una delle cose che mi lascia più sconvolto è che nella prossima Scena io non potrò neanche andare a Conflitto (essendo finita Fuori Combattimento nella Scena precedente). E quindi che si fa? Luca se la racconta da solo? Boh…
Inoltre mi chiedo: liberarsi di una possessione è prettamente da Tipo di Azione Magia? È possibile chiamare un Conflitto di Tipo Combattimento per dire che calcio figuratamente (o anche non figuratamente) lo spirito fuori di me? Davvero non lo so.
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