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[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
Daniele Di Rubbo:
No, hai fatto bene: questa precisazione è utile anche a me.
Saverio Porcari:
Grazie infinite Moreno!
Oggi non avevo sotto mano l'edizione italiana e ho scartabellato su internet incappando in un'edizione in inglese vecchia, ovvero quella del 2002!
Sembra che non abbia fatto altro che prender cantonate, ma per fortuna sei accorso tu a far chiarezza :)
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2015-06-19 23:26:27 ---La risposta alla domanda di Saverio nel post in alto in questa pagina (per essere proprio davvero chiari) è la 1:
1 GM: Mi spiace ho detto conflitto sociale, cambia obiettivo e scegline uno che miri a cambiare il loro atteggiamento.
E riguardo alla procedura che ha scritto:
1. Qualcuno dichiara il conflitto
2. Contestualmente si parla dell'obiettivo e si fissa il tipo Azione (se non era chiaro e lampante già all'inizio) <-NO, NON CI SI METTE D'ACCORDO. CIASCUNO DICHIARA QUELLO CHE GLI COMPETE.
3. La TB formula in modo preciso l'obiettivo
4. Si fissa la posta <--NON C'È POSTA DEL CONFLITTO IN TROLLBABE
5. Fase equa e trasparente nella quale si può ancora tornare indietro a cambiare cose. <---NO, NELLA FASE EQUA E TRASPARENTE DECIDI LE AZIONI DEI PERSONAGGI.
(scusate la pedanteria nel ribadire queste cose che ho già scritto sopra, ma sono preoccupato che la gente possa saltare il mio wall of text precedente e basarsi su quella scaletta, per questo ho riassunto in questo post più corto)
--- Termina citazione ---
Certamente mi adeguo a questa procedura, che è esattamente quella che emerge dalla lettura del manuale.
Io giocando "comodo" con Simone l'ho sempre vissuta in modo più morbido ed aperto al dialogo, ma forse è un fatto di percezione.
Mi domando comunque le seguenti cose:
Se la scelta del tipo d'azione è unilaterale da parte di chi chiama il conflitto ed insindacabile
Allora se il GM dichiara un conflitto Sociale, non mi sta vincolando/limitando la TB ad una serie di comportamenti escludendone completamente altri?
1 GM: Mi spiace ho detto conflitto sociale, cambia obiettivo e scegline uno che miri a cambiare il loro atteggiamento.
Se per assurdo il GM dicesse:
Ti trovi in un cerchio di pietre magico, dei druidi cantano una nenia. Conflitto Magia! (Non so se ha senso, ma se può chiamare i conflitti quando vuole e stabilirne il tipo senza consultarsi con nessuno è un caso possibile)
La Trollbabe è costretta a fare un rituale? O con la magia deve difendersi dall'influsso dei druidi?
O venendo al caso della giocata di Sif e Sira.
La guardia non ti vuol far passare con addosso armi. Conflitto sociale!
Può farlo? Può costringere la trollbabe a fare un conflitto sociale piuttosto che a provare a combatterlo o a passare di nascosto o ad usare un rituale ?
Adesso che rileggo bene il manuale sotto questa ottica mi pare di sì, ma mi apre un nuovo modo di vedere il gioco.
Saverio Porcari:
Poi per quanto mi riguarda i dubbi nascono principalmente nel caso dei conflitti SOCIALI e MAGICI chiamati dal GM.
Riguardo al tipo d'azione SOCIALE il manuale dice
Questo tipo di azione è usato per ispirare, guidare, convincere, contrattare vantaggiosamente, rassicurare, spaventare, attrarre, intimidire, stabilire un impegno o ottenere informazioni. La sua caratteristica chiave è che cambia il comportamento attivo degli altri. [...]
Il Tipo Sociale è inoltre flessibile riguardo al tipo di cambiamento nel comportamento. Per esempio può essere usato per convincere qualcuno della verità, per mentirgli o per svelare bugie di alcuni altri
Ora se lo chiama il GM non mi è chiaro se si riferisce alla volontà di un PNG di ispirare, guidare, convincere, contrattare vantaggiosamente, rassicurare, etc o a quella presunta della trollbabe (la quale invece magari vorrebbe scassare il PNG di botte).
Supponiamo che il vecchio saggio del paese supplica la trollbabe di andare a recuperare l'idolo trafugato, il GM chiama Conflitto Sociale perché il vecchio vuole convincere la trollbabe.
E' un caso ammissibile o la volontà e l'obiettivo del PNG non conta nulla?
A sto punto nella scelta dell'obiettivo che scelte ha la trollababe?
Sappiamo che l'obiettivo non può essere PASSIVO "non mi faccio convincere", non può nemmeno esulare dall'ambito sociale (lo uccido, lo picchio).
Dovrebbe scegliere a sua volta un obiettivo che "ispiri, guidi, spaventi, convinca, rassicuri, etc" ?
Oppure Argha trollbabe con numero 8 si trova nella bottega di un mercante che la tratta in modo sgarbato, allorché lei reagisce dichiarando "Sfodero la mia spada!"... ma prima che riesca a dirlo il GM mi interrompe e dice
Conflitto Sociale, il mio mercante vuole convincerla a rinfoderare la spada e ad andarsene in cambio di un po' di quattrini.
A sto punto la mia cazzutissima trollbabe deve cuccarsi il conflitto sociale? Dichiarare un obiettivo sociale e provare a far cambiare l'atteggiamento del mercante? Magari io volevo intimidirlo, ma magari volevo proprio fargli male...
Sono un po' confuso :o
Moreno Roncucci:
Allora, andando in ordine...
--- Citazione da: Saverio Porcari - 2015-06-19 23:53:46 ---Io giocando "comodo" con Simone l'ho sempre vissuta in modo più morbido ed aperto al dialogo, ma forse è un fatto di percezione.
--- Termina citazione ---
Si gioca comunque assieme, non ha senso giocare per frustrare gli altri giocatori. Se il GM o un giocatore si mette a dichiarare cose insensate o non ha capito il gioco (e glielo si spiega) o perché ci giochi assieme? Con uno così a D&D bara sui tiri, a CnV se ne frega dei fedeli, insomma se il suo scopo è rovinarti la partita una maniera la trova sempre...
Se il GM dichiara un conflitto di un certo tipo, dovrebbe essere perché davvero desidera vedere in quella situazione un conflitto di quel tipo, o conoscendo le motivazioni dei PNG per lui ha più senso un conflitto di quel tipo. Insomma, gioca onestamente, non "per fregare"...
--- Citazione ---Mi domando comunque le seguenti cose:
Se la scelta del tipo d'azione è unilaterale da parte di chi chiama il conflitto ed insindacabile
Allora se il GM dichiara un conflitto Sociale, non mi sta vincolando/limitando la TB ad una serie di comportamenti escludendone completamente altri?
--- Termina citazione ---
Certo che la sta vincolando! Il limite è davvero molto ampio (ho visto che in generale la trollbabe trova sempre qualche obiettivo che le interessa e che alla fine arriva allo stesso punto) ma il GM "gioca" in parte la tua trollbabe.
Non è una novità. Non narra già i suoi successi?
E tu non gli dici cosa devono fare dei PNG se le prendi come relazioni?
Trollbabe "sballa" parecchio l'idea di come funziona un gdr di chi viene dal gdr "tradizionale". E in più di un senso.... 8)
--- Citazione ---Se per assurdo il GM dicesse:
Ti trovi in un cerchio di pietre magico, dei druidi cantano una nenia. Conflitto Magia! (Non so se ha senso, ma se può chiamare i conflitti quando vuole e stabilirne il tipo senza consultarsi con nessuno è un caso possibile)
--- Termina citazione ---
Certo che è possibile.
Quello che non può fare, da regolamento è fermarsi lì.
Tu sei lì tranquilla, e di colpo "conflitto"! Dove? Da chi? Che succede? Il GM a quel punto ti deve dire PERCHÈ sei in conflitto! Che succede, qualcuno ti attacca? C'è un effetto magico nella zona? Sei in pericolo?
Il conflitto l'ha dichiarato lui, mica sta a te dire perchè l'ha dichiarato....
--- Citazione ---La Trollbabe è costretta a fare un rituale? O con la magia deve difendersi dall'influsso dei druidi?
--- Termina citazione ---
Nessuna di queste cose. il GM dichiara il tipo di conflitto e cosa succede nella fiction per scatenarlo (non è ancora la fase equa e trasparente, può semplicemente dirti "credevi che questi druidi fossero innocui, Eh? E invece stanno cercando di controllare la tua mente"
A quel punto la trollbabe semplicemente dichiara un obiettivo, fra quelli leciti per un conflitto magico: "Sebbene possa essere usato per uccidere o stordire qualcuno, può anche servire a raccogliere informazioni, fornire un mezzo di trasporto per raggiungere un luogo, mandare o ricevere oggetti, salvare o soccorrere qualcuno, controllare il comportamento altrui, alterare le caratteristiche fisiche di una situazione o comunicare con qualcuno."
Supponiamo che il suo obiettivo sia semplicemente salvare se stessa (che mancanza di fantasia, io avrei dichiarato che era prendere il totale controllo mentale dei druidi...). È un obiettivo lecito. Si prosegue, decidete il Passo, si arriva alla fase equa e trasparente, la trollbabe può dire anche semplicemente che fugge, il GM dovrebbe magari incalzarla per chiederle "OK fuggire, ma come ti difendi dall'attacco?" e se lei insiste che si basa sulla sua velocità per mettersi fuori range prima che la (lenta) magia faccia effetto, si gioca su quello. poteva anche dichiarare che andava a spaccargli la testa con l'ascia. È comunque un conflitto magico (immagino che il GM come azioni aggiungerà le azioni magiche adeguate, barriere, allucinazioni, etc.)
Sto dando per scontato che il GM sia pieno di idee su come gestire un conflitto magico anche se la trollbabe va avanti a colpi d'ascia.... perchè se non ha le idee sul conflitto magico, perchè mai l'ha dichiarato? Per fare una figura di palta con gli amici?
Provaci e vedi che un conflitto così è assolutamente un conflitto magico anche in fiction. (e la trollbabe ovviamente tira su magia)
--- Citazione ---O venendo al caso della giocata di Sif e Sira.
La guardia non ti vuol far passare con addosso armi. Conflitto sociale!
Può farlo? Può costringere la trollbabe a fare un conflitto sociale piuttosto che a provare a combatterlo o a passare di nascosto o ad usare un rituale ?
--- Termina citazione ---
Vedi sopra. Cosa succede in fiction? Perchè dichiara conflitto? Deve dirlo lui. Le guardie cercano di arrestarla?
Dichiarare un conflitto sociale non significa dire che le guardie cercano di convincere la Trollbabe a fare qualcosa (non avrebbe senso un conflitto così, sarebbe fallimento automatico), significa che il GM pensa che quella situazione sia un problema ti tipo sociale, non un incontro con gente da menare.
Esempio: le guardie sono un sacco, la trollbabe vuole entrare, le guardie cercano di arrestarla. Se il GM dichiara combattimento sta dicendo che la trollbabe sarà costretta a fuggire se il numero di guardie è fuori scala. Non potrà sconfiggerli tutti. E non potrà convincere nessuno. (potrebbe magari dichiarare che entra di forza, ma poi comunque si nasconde o fugge)
Se dichiara conflitto sociale, se la trollbabe riesce a convincere il capo delle guardie (un individuo) potrebbe entrare. Non è costretta a fuggire.
Vedi come la scelta del tipo di conflitto non è data da "ah! Adesso fotto il giocatore! Così lui si rompe le palle e poi le romperà a me e nessuno si divertirà, che bello!", ma è data dalla conoscenza che ha il GM della situazione? La trollbabe non ha altra via se non la fuga, o c'è una possibilità che convinca qualcuno?
Simone Micucci:
Saverio mi pare che su un paio di dettagli parti per una tangente strana:
"Ti trovi in un cerchio di pietre magico, dei druidi cantano una nenia. Conflitto Magia! (Non so se ha senso, ma se può chiamare i conflitti quando vuole e stabilirne il tipo senza consultarsi con nessuno è un caso possibile)"
Chi è questo GM? No perché, fa un framing di una scena, dice cosa fanno i PnG e poi decide che la TB fa una magia. Come fa a chiamare un Conflitto se la trollbabe ancora non ha fatto niente?
I conflitti emergono da quello che la TB fa, se il giocatore non ha alcuna reazione, non ha parlato, non ha detto niente (in sostanza: se non ha ancora giocato) come diavolo fai a stabilire che c'è un conflitto?
Il giocatore di quel GM lo guarda e dice "eh? io non ho detto niente".
Segui il normale flusso del gioco invece di immaginarti dei folli a un tavolino che fanno framing con le orecchie tappate. Come avverrebbe?
Il GM fa un framing
"Ok...arrivi sul luogo dei cerchi di pietre, con i druidi che fanno questo rituale. C'è una donna al centro immobile, bagnata dalla luce della luna, sembra come ipnotizzata, e loro si stanno preparando a sacrificarla"
fa una pausa, come una persona normale, e guarda il giocatore come reagisce e come fa reagire la TB.
Se la trollbabe sta nascosta, immobile, nessuno l'ha vista...non c'è conflitto. Come fai a dire che c'è?
Oppure il giocatore dice "Ok, esco allo scoperto e chiedo loro di fermarsi!!"
GM: "Caspita, Conflitto, Sociale!" (qui il GM SA che c'è un conflitto. Come lo sa? Perché lui SA che per quei personaggi la semplice intrusione della TB è una fonte di tensione.)
Giocatore "Obiettivo: salvo la donzella!!"
GM "sarebbe un conflitto sociale, mi dichiari un obiettivo adeguato?"
Giocatore "ups scusa, ma io voglio salvarla! Mi stai obbligando a non salvarla!"
GM "ok, hai detto che esci allo scoperto e chiedi loro di fermarsi. Vuoi che cambino il loro atteggiamento. Vuoi che smettano al momento, ho capito bene quello che hai detto o mi sto sbagliando?"
Giocatore "si, non ci avevo fatto caso. Ok allora il mio obiettivo è che mi spieghino cosa stanno facendo"
(e via a decidere il passo e la fase equa e trasparente, come da regole)
Ora...il giocatore perde il conflitto. è ostacolata. Narrazione: il capo dei druidi ordina a alcuni dei suoi di tenere la TB lontana in modo che non possa interferire con il rituale.
Giocatore: "AHAH, me ne batto, COnflitto, combattimento! Voglio salvare la donzella!!"
I conflitti emergono sempre dalle interazioni tra i giocatori. Non è che uno parla, si fa i cazzi suoi, non aspetta neanche l'altro e dichiara conflitto. Su cosa lo dichiara? Sui suoi sogni erotici?
"La guardia non ti vuol far passare con addosso armi. Conflitto sociale!"
C'è stato un qualche momento del gioco in cui c'è stata interazione tra TB e il PnG che non la voleva far passare? La trollbabe passava per strada senza cagarsi la guardia e questa ha detto "tu non passi!! COnflitto sociale!!"
Com'era in gioco?
Sira chiede cosa stia succedendo e l’uomo risponde: «Cosa vuoi? Ti ha mandato Washu?». Ovviamente Sira non sa di chi si tratti e dice di essere lì solo di passaggio. L’uomo non ci crede e pensa che sia imparentata o alleata del troll, ma Sira dice di voler solo entrare nel villaggio. L’uomo risponde che nessuno con quelle corna entra armato al villaggio e che, se vuole entrare, dovrà lasciare l’ascia. Sira risponde che l’ascia è un regalo importante per lei e che non intende darla a nessuno.
Ora...come fai a non vedere lì un conflitto sociale? Sira sta spiegando ragioni provando a convincerlo e a entrare con l'ascia. è un conflitto. è sociale.
Tira
Conflitto. Sociale. Qual è il tuo obiettivo? è entrare con l'ascia.
E metti caso che invece nel frattempo alla Trollbabe è presa la fregola di spaccargli la testa? Ci pensa dopo. Ora in quel momento c'è un conflitto.
Se vince la Trollbabe entra con l'ascia.
Se perde la Trollbabe non la fa entrare (è ostacolata...magari narra come la guardia si fa aggressiva) -> E ora guarda un pò può dichiarare che gli spacca la testa con un colpo d'ascia (che conflitto dichiarerà? Magia? Sociale? Sarà mica combattimento?)
Ma a volte succede che c'è uno scambio di opinione tra giocatori. Perché magari il GM dice "conflitto sociale" ma il giocatore stava già covando dentro di se l'idea di ammazzare il tizio (solo che non la esprimeva in gioco. Il GM doveva essere telepatico e capirlo. O forse giocano in hangout e non è così immediato capirlo). O si è disposti a fare un rewind ("oh scusa, non avevo capito che non te ne frega più niente e vuoi solo il sangue. Ok! Combattimento allora") oppure si fa il conflitto sociale e si vede come prosegue la fiction.
"Supponiamo che il vecchio saggio del paese supplica la trollbabe di andare a recuperare l'idolo trafugato, il GM chiama Conflitto Sociale perché il vecchio vuole convincere la trollbabe"
Ma la TB che sta facendo?
I PnG non dichiarano obiettivi. Stai giocando con un giocatore che ha delle reazioni o con un baccalà immobile che non interagisce?
Però prendiamo il caso estremo. Diciamo che io sto giocando la mia TB.
Il GM mi manda il vecchio rompicoglioni perché vuole che io recuperi l'idolo. E mi dice "Conflitto, Sociale".
A me i GM che non mi fanno parlare mi sono sempre stati sui coglioni (me ne sono capitati anche a TB. E no, non eri tu. Tu giochi bene =P ) e dico:
IO: "ok, il mio obiettivo è che smetta di rompermi le palle. Mi faccio vedere scorbutica e disinteressata"
GM: "ma...lui vuole convincerti"
IO: "mi spiace per lui. Passo?"
GM: "ok, il passo è 3"
Io: "passo 2, lo calo"
Riesco: nel conflitto il png smette di rompermi i coglioni.
Fallisco: sono ostacolata, lui è li tra le palle, si uniscono altri a dargli manforte "daaii, recuperaci l'idolo!"
Quindi io dico "sai cosa? Sorrido e dico di si. Ditemi dov'è l'idolo, ve lo riprendo io!" Prendo uno di loro come relazione Amante.
Nelle scene seguenti scopo con l'amante, cerco di sapere cose sull'idolo e poi cercherò di trafugarlo. Oppure magari li aiuterò. Oppure mi farò altri affari. A seconda di come va la storia.
Il mio obiettivo non è "quello che si aspetta il GM".
Il mio obiettivo è mio. A volte il giocatore ha un obiettivo chiaro e il conflitto nasce da quell'obiettivo. A volte invece non è chiaro...perché il GM invece di aspettare le reazioni del giocatore mette conflitti dove il giocatore non ne vede. Quindi? Il giocatore dichiara un obiettivo valido cercandolo nella Trollbabe (come nel caso de "il vecchio non mi rompe i coglioni") oppure il giocatore guarda il GM e gli dice "eh? Io ancora non ho parlato...magari accettavo senza bisogno di un conflitto...mi dai un pò di contesto? Perché dovrei voler cambiare il suo atteggiamento?"
edit: crosspost con Moreno.
In effetti non avevo pensato al rituale come trappola magica. Non ci sono molti agguati e cose simili nelle mie giocate. XD
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